Radiografia computerizzata
Viene normalmente indicata con questo nome (indicato anche con la sigla CR) l'apparecchiatura che consente di ottenere immagini mediche digitali da raggi x, pronte per la diagnosi, utilizzando appositi fosfori a memoria, che vengono cancellati e riutilizzati per un grande numero di volte.
I primi studi su sistemi a memoria risalgono agli anni a cavallo del 1980.
I fosfori utilizzati a questo scopo sono del tipo BaFBr:Eu. All'assorbimento di un fotone x, il fosforo si porta su uno stato eccitato a lunga vita media nel quale rimane, mantenendo così memoria del fotone e della sua localizzazione. Tale informazione viene letta illuminando il fosforo con un raggio laser rosso/infrarosso (630-680nm): tramite il meccanismo dell'emissione stimolata, il cristallo viene portato su uno stato instabile, dal quale decade istantaneamente allo stato fondamentale emettendo luce attorno a 400nm. Data la differenza di lunghezza d'onda, č possibile raccogliere solo la luce in uscita dal fosforo, che quindi ripete lo schema di arrivo dei raggi x.
Un fotomoltiplicatore raccoglie tale luce, collegandola alla posizione spaziale da cui č uscita; un normale computer desktop raccoglie le informazioni di posizione e intensitĂ e mostra sul monitor un'immagine dei raggi x che hanno generato il segnale. Da questo momento č possibile mandare in stampa l'immagine, effettuare il referto a monitor, spedire l'immagine all'archivio (PACS), il tutto anche dopo averla elaborata.
La CR č considerata molto utile perchĂ© fornisce la possibilitĂ di passare ad un sistema digitale di archiviazione e refertazione senza richiedere un grosso investimento. Inoltre, il reparto di radiologia può continuare a lavorare allo stesso modo usato per i sistemi convenzionali analogici, in quanto tali schermi a memoria sono contenuti all'interno di cassette, come per i normali schermi di rinforzo e la loro lettura e cancellazione viene effettuata su attrezzature centralizzate, come prima avveniva per le pellicole radiografiche. Non č apportato alcun vantaggio in termini di tempi; utile invece la possibilitĂ di archiviare le immagini in modo digitale.
Dall'altro lato, la CR fornisce una qualitĂ d'immagine inferiore ai sistemi analogici; in alternativa, volendo una qualitĂ d'immagine paragonabile, č necessario aumentare la dose fornita al paziente.
Voci collegate
- tomografia assiale computerizzata
- radiografia digitale
- angiografia
- ecografia
- risonanza magnetica nucleare
- medicina nucleare
- Radiologia