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Sacco e Vanzetti

Nicola Sacco (1891-1927) e Bartolomeo Vanzetti (1888-1927) furono due anarchici italiani che vennero arrestati, processati e giustiziati negli Stati Uniti negli anni '20, con l'accusa di omicidio di un contabile e di una guardia di una fabbrica di scarpe. Sulla loro colpevolezza vi furono molti dubbi già all'epoca del loro processo; vennero successivamente assolti dopo che un altro uomo ammise, nel 1925, la responsabilità di quei crimini.

Sacco, di origine pugliese, di professione faceva il ciabattino mentre Vanzetti - che gli amici chiamavano Tumlin, ed era originario di Villafalletto, Cuneo - gestiva una rivendita di pesci. Furono giustiziati sulla sedia elettrica a Dedham, Massachusetts, il 23 agosto 1927.

Table of contents
1 Verdetto condizionato
2 Da un discorso di Vanzetti
3 Intellettuali pro Nick e Bart
4 Link

Verdetto condizionato

Senza alcun dubbio alla base del verdetto di condanna vi furono, da parte di polizia, procuratori distrettuali, giudice e giuria, pregiudizi e una forte volontà di proseguire, piu' subdolamente, e con il beneplacito dell'America democratica, la politica del terrore instaurata dal ministro della giustizia Palmer, culminata nella vicenda delle deportazioni. Sacco e Vanzetti erano due "agnelli sacrificali perfetti per testare la nuova linea di condotta contro gli avversari del governo. Erano infatti immigrati italiani con una comprensione imperfetta della lingua inglese (migliore nel Vanzetti, che terrà un famoso discorso, in occasione della lettura del verdetto di condanna a morte), ed erano inoltre note le loro idee politiche radicali. Il giudice Webster Thayer definì i due anarchici bastardi.

Si trattava di un periodo della storia americana caratterizzato da una intensa paura dei comunisti, la paura rossa del 1917 - 1920. Né Sacco né Vanzetti avevano avuto precedenti con la giustizia, ne si consideravano comunisti, ma erano conosciuti dalle autorità locali come militanti radicali che erano stati coinvolti in scioperi, agitazioni politiche e propaganda contro la guerra.

Da un discorso di Vanzetti

Sacco e Vanzetti si ritenevano vittime del pregiudizio sociale e politico. Vanzetti, in particolare, ebbe a dire rivolgendosi per l'ultima volta al giudice Thayer:

Io non augurerei a un cane o a un serpente, alla più bassa e disgraziata creatura della terra — Io non augurerei a nessuna di queste ciò che Io ho dovuto soffrire per cose di cui Io non sono colpevole. Ma la mia convinzione è che ho sofferto per cose di cui Io sono colpevole. Io sto soffrendo perché Io sono un radicale, e davvero Io sono un radicale; Io ho sofferto perché ero un Italiano, e davvero Io sono un Italiano .... - (Discorso di Vanzetti del 19 aprile 1927, a Dedham, Massachusetts)

Intellettuali pro Nick e Bart

Molti famosi intellettuali, compresi Dorothy Parker, Edna St. Vincent Millay, Bertrand Russell, John Dos Passos, Upton Sinclair, George Bernard Shaw e H. G. Wells, sostennero a favore di Nick e Bart (come venivano chiamati) una campagna per giungere ad un nuovo processo; l'iniziativa, tuttavia, non approdò ad alcun risultato. Il 23 agosto 1927, dopo sette anni di udienze, i due uomini vennero giustiziati sulla sedia elettrica e la loro esecuzione innescò rivolte popolari a Londra, Parigi e in diverse città della Germania.

Il 23 agosto 1977, esattamente 50 anni dopo, il governatore del Massachusetts Michael Dukakis emanò un proclama che assolveva i due uomini dal crimine, dicendo: "Io dichiaro che ogni stigma ed ogni onta vengano per sempre cancellati dai nomi di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti".

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