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Propaganda


Un immagine propagandistica contro gli Stati Uniti fatta dalla Corea del Nord. Nell'immagine, un soldato Nordcoreano distrugge il Congresso Statunitense

La Propaganda è l'informazione, vera o falsa, disseminata per supportare un'azione (politica o di governo). Quando è vera potrebbe essere di parte o non rappresentare un quadro completo della situazione.

Table of contents
1 Storia del termine "Propaganda"
2 Tipi di Propaganda
3 Storia della Propaganda
4 La Germania Nazista
5 La Propaganda nella Guerra Fredda
6 Tecniche di produzione della Propaganda

Storia del termine "Propaganda"

In tardo latino, propaganda significa "cosa da propagare". Nel 1622, poco dopo l'inizio della Guerra dei trent'anni, Papa Gregorio XV fondò la Congregatio de Propaganda Fide ("congregazione per la propagazione della fede"), un comitato di Cardinali che doveva supervisionare la diffusione della cristianità, da parte dei missionari inviati nei paesi non cristiani. Originariamente il termine non era inteso per riferirsi a informazioni fuorvianti. Il moderno senso politico del termine risale alla prima guerra mondiale.

Tipi di Propaganda

La Propaganda condivide molte tecniche con la pubblicità; infatti, la pubblicità potrebbe definirsi come propaganda per la promozione di un prodotto commerciale. Ad ogni modo, la propaganda ha generalmente un tema politico o nazionalistico. Esempi di propaganda comprendono i volantini o le trasmissioni preparate per un pubblico nemico in tempi di guerra, oppure i messaggi di molte campagne elettorali. La propaganda è anche uno dei metodi utilizzati nella guerra psicologica.

In senso più stretto e più comune, con propaganda ci si riferisce a informazioni deliberatamente false o fuorvianti che supportano una causa politica o gli interessi di un gruppo di potere. I propagandisti cercano di cambiare il modo in cui la gente comprende una questione o una situazione, allo scopo di cambiarne le azioni o le aspettative, in un modo che sia quello auspicato dal gruppo di interesse. In questo senso, la propaganda serve come corollario alla censura, nella quale lo stesso scopo viene raggiunto, non riempiendo la testa della gente di false informazioni, ma prevenendo la conoscenza di informazioni vere. Ciò che rende la propaganda differente da altre forme di controllo e la volontà del propagandista di cambiare l'orientamento delle persone, attraverso l'inganno e la confusione, piuttosto che tramite la persuasione e la comprensione.

La propaganda è anche un arma potente in guerra. In questo caso il suo scopo è quello di disumanizzare il nemico e di creare odio nei confronti di un determinato gruppo. La tecnica consiste nel creare una falsa immagine nella mente. Questo può essere fatto usando particolari parole, o evitando di usare particolari parole, o ancora dicendo che il nemico è responsabile di certi fatti che non ha mai commesso. In ogni guerra di propaganda sono necessarie due cose: ingiustizia e poca chiarezza. Entrambe possono essere fittizie o basate sui fatti, lo scopo e sempre quello di creare odio.

Esempi di propaganda:

In senso ancor più stretto, ma meno comunemente usato (per quanto legittimo), la propaganda si riferisce solo alle informazioni false che hanno lo scopo di rassicurare la gente che già ci crede. L'assunto è che, se la gente crede a qualcosa di falso, sarà costantemente assalita dai dubbi. Poiché questi dubbi sono spiacevoli (vedi dissonanza cognitiva), la gente è desiderosa di estinguerli, e quindi recettiva alle rassicurazioni di chi è al potere. Per questo motivo la propaganda è spesso indirizzata a coloro i quali sono già simpatizzanti con il potere.

La propaganda può essere classificata in base alla fonte. La propaganda bianca arriva da una fonte chiaramente identificabile. La propaganda nera pretende di arrivare da fonte amica, ma è in realtà dell'avversario. La propaganda grigia pretende di arrivare da fonti neutrali, ma arriva in realtà dall'avversario.

Storia della Propaganda

La Propaganda è stata una delle attività umane fin dagli albori della civiltà. Gli scritti di antichi Romani come Livio sono considerati capolavori della propaganda a favore degli statisti romani. Il termine stesso ha origine con la "Sacra Congregazione per la Propagazione della Fede" (sacra congregatio christiano nomini propagando o in breve, propaganda fide), il dipartimento dell'amministrazione pontificia incaricato della diffusione del Cattolicesimo e della regolamentazione degli affari ecclesiastici nel paesi non-cattolici (territori missionari). La radice latina propagand- porta un significato di "che deve essere diffuso".

Le tecniche di propaganda vennero codificate e applicate in maniera scientifica per la prima volta dal giornalista Walter Lippman e dallo psicologo Edward Bernays (nipote di Sigmund Freud) agli inizi del XX secolo. Durante la prima guerra mondiale, Lippman e Bernays furono assunti dal Presidente degli Stati Uniti, Woodrow Wilson per orientare l'opinione pubblica ad accettare l'entrata in guerra a fianco della Gran Bretagna.

La campagna di propaganda a favore della guerra di Lippman e Bernays produsse nel giro di sei mesi un isteria anti-tedesca così intensa da impressionare permanentemente il mondo degli affari americano (e Adolf Hitler, tra gli altri) con il potenziale su larga scala della propaganda per controllare l'opinione pubblica. Bernays coniò i termini "mente collettiva" e "fabbrica del consenso", concetti importanti nel lavoro pratico della propaganda.

L'attuale industria delle pubbliche relazioni è una conseguenza diretta del lavoro di Lippman e Bernays, ed è tuttoggi usata estensivamente. Per la prima metà del XX secolo, gli stessi Bernays e Lippman diressero un'azienda di pubbliche relazioni di grande successo.

La seconda guerra mondiale vide un uso continuativo della propaganda come arma di guerra, sia da parte di Joseph Goebbels, il Ministro della Propaganda di Hitler, che da parte del Political Warfare Executive britannico.

La Germania Nazista

La maggior parte della propaganda in Germania venne prodotta dal "Ministero per la Chiarezza Pubblica e la Propaganda" ("Promi" era l'abbreviazione in tedesco). Joseph Goebbels venne posto alla guida di questo ministero poco dopo che Hitler prese il potere nel 1933. A tutti i giornalisti, scrittori e artisti veniva richiesto di registrarsi presso una delle camere subordinate al ministero, per la stampa, le belle arti, la musica, il teatro, il cinema, la letteratura, o la radio.

I nazisti credevano che la propaganda fosse uno strumento vitale per il conseguimento dei loro scopi. Adolf Hitler, il Führer tedesco, fu impressionato dal potere della propaganda alleata durante la prima guerra mondiale e riteneva che fosse stata una delle cause principali del crollo del morale e delle rivolte sul fronte interno e nella marina tedesca nel 1918. Hitler si incontrava quasi quotidianamente con Goebbels per discutere le notizie e Goebbels ne ricavava i pensieri di Hitler sui vari argomenti; quindi Goebbels si incontrava con i funzionari capi del ministero e passava loro la linea ufficiale del partito sugli eventi mondiali. I radiocronisti e i giornalisti necessitavano di approvazione prima di poter divulgare i loro lavori. Inoltre, Adolf Hitler e alcuni altri potenti gerarchi nazisti come Reinhard Heydrich non avevano remore morali a diffondere propaganda che essi stessi sapevano falsa, ed anzi la diffusione deliberata di informazioni false era parte di una dottrina conosciuta come "la grande menzogna".

La propaganda nazista, prima dell'inizio della seconda guerra mondiale, era rivolta a varie categorie:

  • Ai cittadini tedeschi veniva continuamente ricordata la lotta del partito nazista e della Germania contro i nemici esterni ed interni, specialmente gli ebrei.
  • Alle persone di etnia tedesca che vivevano in stati come: Cecoslovacchia, Polonia, Unione Sovietica e Stati Baltici veniva detto che i legami di sangue con la Germania erano più forti della loro lealtà alle nuove patrie.
  • Ai nemici potenziali, come Francia e Regno Unito, veniva detto che la Germania non aveva problemi con le popolazioni di tali stati, ma che i loro governi stavano cercando di provocare una guerra con la Germania.
  • A tutti veniva ricordata la grandezza dei conseguimenti culturali, scientifici e militari della Germania.

Fino alla conclusione della Battaglia di Stalingrado, il 4 febbraio 1943, la propaganda tedesca enfatizzava l'abilità e il coraggio delle armate tedesche e l'umanità che i soldati tedeschi mostravano alle genti dei territori occupati. Per contro, gli aviatori britannici e alleati erano dipinti come codardi assassini, e gli americani in particolare come gangster in stile Al Capone. Allo stesso tempo la propaganda tedesca cercava di alienare l'un l'altro britannici e americani, e entrambi i belligeranti occidentali dai sovietici.

Dopo Stalingrado, il tema principale cambiò e divenne quello della Germania come unico difensore della cultura occidentale contro le "orde bolsceviche". L'introduzione delle V-1 e V-2, le "armi della vendetta", venne enfatizzata per convincere i britannici dell'impossibilità di sconfiggere la Germania.

Goebbels si suicidò poco dopo Hitler, il 30 aprile 1945. Al suo posto, Hans Fritzsche, che era a capo della Camera per la radio, venne processato e assolto al Processo di Norimberga.

La Propaganda nella Guerra Fredda

Gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica usarono entrambi massicciamente la propaganda durante la Guerra Fredda. Da ambo le parti si fece uso di film, televisione e programmi radio per influenzare a vicenda i propri cittadini, e quelli delle nazioni del Terzo Mondo. L'Agenzia per l'informazione degli Stati Uniti dirigeva la stazione radio Voice of America come stazione ufficiale del governo. Radio Europa Libera e Radio Libertà, in parte supportate dalla CIA, fornivano "propaganda grigia" nei notiziari e nei programmi di intrattenimento rivolti all'Europa Orientale e all'Unione Sovietica rispettivamente. La stazione radio ufficiale del governo sovietico era Radio Mosca, trasmetteva "propaganda bianca", mentre Radio Pace e Libertà trasmetteva "propaganda grigia". Entrambe le parti trasmettevano anche "propaganda nera" in occasione di particolari momenti di crisi.

Uno dei più rappresentativi autori della Guerra Fredda fu George Orwell, i cui romanzi La fattoria degli animali e 1984 sono praticamente dei libri di testo sull'uso della propaganda. Anche se non sono ambientati in Unione Sovietica, i loro personaggi vivono sotto un regime totalitario nel quale il linguaggio è costantemente corrotto per scopi politici. Questi romanzi vennero usati per della propaganda esplicita, come quando la CIA commissiono in segreto un adattamento a cartoni animati di "La Fattoria degli Animali" negli anni '50.

Tecniche di produzione della Propaganda


Saddam Hussein dipinto come condottiero decisivo in una immagine propagandistica Irachena
Un numero di tecniche vengono usate per creare messaggi persuasivi ma falsi. Molte di queste tecniche si possono trovare anche all'articolo falle logiche, in quanto i propagandisti usano argomenti che, anche se a volte convincenti, non sono necessariamente validi.

Del tempo è stato speso per analizzare i mezzi con cui i messaggi propagandistici vengono trasmessi, e questo lavoro è importante, ma è chiaro che le strategie di disseminazione dell'informazione diventano strategie di diffusione della propaganda solo quando sono accoppiate a messaggi propagandistici. Identificare questi messaggi è un prerequisito necessario per studiare i metodi con cui questi vengono diffusi. Ecco perché è essenziale avere qualche conoscenza delle seguenti tecniche di produzione della propaganda:

Ricorso alla paura: Il ricosro alla paura cerca di costruire il supporto instillando paura nella popolazione. Per esempio Joseph Goebbels sfruttò la frase I tedeschi devono morire!, di Theodore Kaufman, per sostenere che gli alleati cercavano la distruzione del popolo tedesco.

Ricorso all'autorità: Il ricorso all'autorità cita prominenti figure per supportare una posizione, idea, argomento o corso d'azione.

Effetto gregge: L'effetto gregge o l'appello alla "vittoria inevitabile" cercano di persuadere il pubblico a prendere una certa strada perché "tutti gli altri lo stanno facendo", "unisciti alla massa". Questa tecnica rafforza il naturale desiderio della gente di essere dalla parte dei vincitori. Viene usata per convincere il pubblico che un programma è espressione di un irresistibile movimento di massa e che è nel loro interesse unirsi. La "vittoria inevitabile" invita quelli non ancora nel gregge ad unirsi a quelli che sono già sulla strada di una vittoria certa. Coloro che sono già (o lo sono parzialmente) nel gregge sono rassicurati che restarci è la cosa migliore da farsi.

Ottenere disapprovazione: Questa tecnica viene usata per portare il pubblico a disapprovare un'azione o un idea suggerendo che questa è popolare in gruppi odiati, temuti o tenuti in scarsa considerazione dal pubblico di riferimento. Quindi, se un gruppo che supporta una certa politica e portato a pensare che anche persone indesiderabili o sovversive lo appoggiano, i membri di tale gruppo possono decidere di cambiare la loro posizione.

Banalità scintillanti: Le "banalità scintillanti" sono parole con un intensa carica emotiva, così strettamente associate a concetti o credenze di alto valore, che portano convinzione senza supportare informazione o ragionamento. Esse si appellano a emozioni come l'amore per la patria, la casa, il desiderio di pace, la libertà, la gloria, l'onore, ecc. Chiedono approvazione senza esaminare la ragione. Anche se le parole o le frasi sono vaghe e suggeriscono cose differenti a persone differenti, la loro connotazione è sempre favorevole: "I concetti e i programmi dei propagandisti sono sempre, buoni, auspicabili e virtuosi".

Razionalizzazione: Individui o gruppi possono usare generalizzazioni favorevoli per razionalizzare atti o credenze. Frasi vaghe e piacevoli sono spesso usate per giustificare tali atti o credenze.

Vaghezza intenzionale: le generalizzazioni sono sempre vaghe, di modo che il pubblico possa fornire la propria interpretazione. L'intenzione è quella di muovere il pubblico tramite l'uso di frasi indefinite, senza analizzare la loro validità o tentare di determinare la loro ragionevolezza o applicabilità.

Transfer: Questa è una tecnica di proiezione di qualità positive o negative (lodare o condannare) di una persona, entità oggetto o valore (un individuo, gruppo, organizzazione, nazione, il patriottismo, ecc.) ad un altro soggetto per rendere quest'ultimo più accettabile o per screditarlo. Questa tecnica viene generalmente usata per trasferire il biasimo da un attore del conflitto all'altro. Evoca una risposta emozionale che stimola il pubblico ad identificarsi con l'autorità riconosciuta.

Ipersemplificazione: generalizzazioni favorevoli sono utilizzate per fornire semplici riposte a complessi problemi sociali, politici, economici o militari.

Uomo comune: L'approccio dell'"uomo comune" tenta di convincere il pubblico che le posizioni del propagandista riflettono il senso comune della gente. Viene designato per vincere la confidenza del pubblico comunicando nel suo stesso stile. I propagandisti usano un linguaggio e un manierismo ordinario (e anche gli abiti nelle comunicazioni faccia a faccia o audiovisive) nel tentativo di identificare il loro punto di vista con quello della persona media.

Testimonianza: Le testimonianze sono citazioni, dentro o fuori contesto, dette specificatamente per supportare o rigettare una data politica, azione, programma o personalità. La reputazione o il ruolo (esperto, figura pubblica rispettata, ecc.) dell'individuo che da la dichiarazione viene sfruttata. La testimonianza pone la sanzione ufficiale di una persona rispettata o di un'autorità sul messaggio propagandistico. Questo viene fatto in un tentativo di far sì che il pubblico si identifichi con l'autorità o che accetti le opinioni e le convinzioni dell'autorità come se fossero sue.

Stereotipizzazione o Etichettatura: Questa tecnica tenta di far sorgere pregiudizi nel pubblico etichettando l'oggetto della campagna propagandistica come qualcosa che la gente teme, odia, evita o trova indesiderabile.

Individuare il Capro espiatorio: Colpevolizzare un individuo o un gruppo che non è realmente responsabile, alleviando quindi i sentimenti di colpa delle parti responsabili o distraendo l'attenzione dal bisogno di aggiustarre il problema per il quale la colpa è stata assegnata.

Parole virtuose: Sono parole appartenenti al sistema di valori del pubblico, che tendono a produrre un immagine positiva quando assegnate ad una persona o a un soggetto. Pace, felicità, sicurezza, guida saggia, libertà, ecc., sono parole virtuose.

Slogan: Uno slogan è una breve frase a effetto che può includere la stereotipizzazione o l'etichettatura.

Tecniche di trasmissione della Propaganda

Metodi comuni di trasmissione della propaganda comprendono; notiziari, rapporti governativi, revisioni storiche, junk science, libri, volantini, film propagandistici e poster.


Vedi anche:
Nota:: I Propaganda furono un gruppo pop britannico degli anni'80 che incideva per la casa discografica ZTT di Paul Morley e Trevor Horn.

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