Swing
Il genere Swing si sviluppa contemporaneamente in due contesti completamente differenti: New York e Kansas City. Alla fine del decennio 1920 - 1930, in piena crisi economica ed in pieno proibizionismo, si sente il bisogno di novità anche nel campo musicale: le orchestrine New Orleans e Dixieland non soddisfano più il pubblico. I locali di Kansas City e New York ("Cotton Club" in testa) decidono di affidarsi a musicisti giovani con nuove idee. Kansas City diverrà quindi il regno di William "Count" Basie ed il "Cotton Club" quello di Edward "Duke" Ellington: il jazz moderno nasce qui; le loro orchestre, con le loro assolute diversità , scandiranno il procedere del jazz fino al 1940.Lo "Swing" di Kansas City sarà segnato da una totale influenza del blues; quello di New York, grazie a "Duke" Ellington, arriverà al punto di strizzare l'occhio alla musica sinfonica.
A differenza dei generi precedenti, nello "Swing", si assiste ad una maggiore importanza della sezione ritmica, generalmente composta da chitarra, pianoforte, contrabbasso e batteria, la quale ha il compito di creare un tappeto per le improvvisazioni dei solisti; si sviluppano inoltre le cosiddette "Big Bands" costituite anche da 20-25 elementi e, soprattutto, le improvvisazioni si affrancano completamente dalla semplice variazione sul tema divenendo a loro volta temi nel tema.
Peculiarità dello "Swing" rimane comunque la possibilità si essere eseguito sia da "Big Bands" che da gruppi formati anche da tre, quattro o cinque persone: queste ultime daranno vita al genere successivamente denominato Main Stream.
Anche lo "swing", dopo i primi successi "neri", è divenuto fonte di guadagno per i musicisti bianchi i quali sono riusciti a portare il jazz ad Hollywood (Benny Goodman).
Per quanto riguarda gli strumenti utilizzati, si abbandona il banjo in favore della chitarra e assumono sempre maggior importanza i saxofoni a scapito del clarinetto.
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