Trio Lescano
Le tre sorelle erano figlie di un contorsionista ungherese e di una cantante d'operetta olandese. In Olanda, dove erano cresciute, lavorarono prima come acrobate e poi formarono un trio vocale.
Arrivarono in Italia a metà degli anni Trenta, dove presero il nome di Trio Lescano. Dirette dal maestro Carlo Prato e grazie alla radio, divennero in breve tempo così famose che persino Benito Mussolini, passando un giorno sotto il loro balcone, le riconobbe e si fermò a salutarle.
Nel 1939, l'anno della canzone Se potessi avere mille lire al mese, il Trio Lescano guadagnava mille lire al giorno! Nel 1941 le sorelle Lescano ottennero la cittadinanza italiana, e la notizia ebbe grande risalto sulla stampa italiana, che per loro aveva coniato definizioni come "Le tre grazie del microfono", "Il fenomeno del secolo", "Le sorelle che realizzano il mistero della trinità celeste".
Ma appena due anni dopo, il loro periodo d'oro finì drammaticamente: a causa dell'origine ebrea della madre, furono prima cancellate da qualsiasi programma radiofonico, poi arrestate ed incarcerate con l'accusa di spionaggio. La tesi era che attraverso le loro canzoni mandassero messaggi in codice al nemico.
Finita la guerra, dopo due anni di silenzio, il Trio Lescano volle congedarsi dal pubblico italiano con una ultima interpretazione, alla radio, il 1 settembre 1945. Le tre sorelle si trasferirono poi in Sudamerica, dove continuarono la loro carriera artistica nel dopoguerra.
Lo stile del trio era basato su raffinati virtuosismi vocali, una tecnica che prese il nome di vocalese, su armonizzazioni swing e jazz. Tra le loro canzoni più celebri, si ricordano Signorine Grandi Firme, Maramao perché sei morto, Ma le gambe, Pippo non lo sa, Camminando sotto la pioggia, La famiglia canterina, C’è un’orchestra sincopata, Tulipan, Il pinguino innamorato.