Radio (elettronica)
Con il lemma radio si intende, generalmente, l'apparecchio elettronico che permette di ricevere o trasmettere informazioni usando le onde radio.
Introduzione
Per poter coprire la distanza tra la radio trasmittente e la radio ricevente, č necessario usare l'antenna.
L'antenna č un dispositivo in grado di trasformare una grandezza elettrica in segnali elettromagnetici.
La lunghezza delle antenne trasmittenti e riceventi č proporzionale alla lunghezza d'onda della frequenza usata.
Nelle comunicazioni professionali o amatoriali, le antenne sono particolarmente curate, mentre nelle comunicazioni broadcast, generalmente l'antenna trasmittente emette una grande potenza, in questo modo le radio riceventi possono usare antenne anche di piccole dimensioni.
Per poter trasmettere informazioni da una trasmittente ad una ricevente, č necessario definire una frequenza ed una modulazione.
Ad esempio per poter ricevere le emittenti radiofoniche private, č necessario usare un semplice apparato che riesca a sintonizzare le frequenze tra gli 88 ed i 108 MHz, in modulazione di frequenza (FM).
Maxwell scrisse la teoria per la descrizione del fenomeno delle onde elettromagnetiche, nel suo "Trattato di elettricitĂ e magnetismo (1873)".
Hertz mise in pratica la teoria e generò onde elettromagnetiche usando dei semplici circuiti elettrici nei quali venivano create delle scariche elettriche ad alta frequenza (rocchetto di Runkorff). Mediante dei circuiti risonanti riusciva a rivelare queste onde elettromagnetiche.
Hertz realizzò così il primo oscillatore in grado di irradiare onde elettromagnetiche rilevabili a breve distanza.
Questo rudimentale sistema fu perfezionato nel tempo, passando dai semplici circuiti elettrici, ai sistemi coherer, molto piů sensibili dei precedenti.
Popov prima, Marconi dopo, riuscirono a superare distanze maggiori, usando questi semplici trasmettitori e ricevitori.
E' famoso l'esperimento realizzato a Pontecchio (BO), durante il quale fu trasmesso un segnale morse oltre i 2 Km di distanza.
Gli ultimi anni del secolo, vedono un notevole incremento delle prestazioni, tanto che furono attivate le prime stazioni radio commerciali.
Nei primi anni del XX secolo, Marconi apportò una grandissima quantità di modifiche e miglorie, che permisero alle trasmissioni radio, di superare le centinaia di chilometri, e mediante l'uso di circuiti di sintonia (brevetto di Marconi), migliorare ulteriormente le prestazioni e l'affidabilità della trasmissione.
Le prime trasmissioni erano effettuate usando il codice Morse, quindi un semplice sistema di comunicazione, basato su punti e linee, lo stesso usato sulle linee telegrafiche.
Intorno agli anni 1910 vennero realizzati i primi tentativi di trasmissione della voce umana, e di li a pochi anni vennero effettuate le prime trasmissioni transoceaniche.
Marconi studiò le caratteristiche delle onde corte, e scoprì che le trasmissini radio su queste frequenze potevano essere udite a distanze grandissime.
Il 30 maggio 1924 Marconi realizza la prima trasmissione della voce umana fra Poldhu e Sydney (Australia).
Questa nascita in realtĂ č una leggenda metropolitana, i segnali di SOS venivano trasmessi sin dal 1906, e precedentemente era utilizzato il codice CQD (altri dettagli qui). SOS fu scelto in quanto immediato da ricordare anche per i meno esperti, " ... --- ... ". Recentemente, alcuni telefoni cellulari utilizzano il codice morse di "SMS", che č molto simile ("... -- ..."), al ricevimento di un messagio di testo breve.
vedi anche:
La nascita della Radio
La "leggenda" dell'SOS
Il 15 aprile 1912 il Titanic affonda nell'Atlantico. Per la prima volta č usato il segnale Morse di soccorso SOS (Save Our Souls). Marconi, in quel periodo era a New York, sentendo del disastro, si fa trasportare sulla nave che ha raccolto i superstiti per incontrare il radiotelegrafista. La radio incontra in questo modo il suo primo grande successo.
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