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Duns Scoto

Giovanni Duns Scoto (Duns, Edimburgo, 1265 ca - Colonia, 1308), filosofo e teologo inglese. Duns Scoto è conosciuto come il filosofo dell'haecceitas, ossia della "questità", l'essere un "questo" hic et nunc, qui ed ora, in un dato spazio-tempo. L'haecceitas è il limite che la filosofia non può esplorare: la filosofia arriva all'individualità, ma non all'individuo.

Il limite della filosofia

Parlando delle idee platoniche, il filosofo nota come fra due copie di uno stesso oggetto (es. due libri uguali) la filosofia non può dire nulla se non che siano in due spazi e/o tempi diversi. Ciò vale anche per le idee-attributi fra soggetti: la filosofia parla di noi solo per ciò che abbiamo in comune. Del resto partiva con Talete dall'archè che è ciò che è comune a tutti gli enti e culminava in Parmenide con la massima generalità dell'essere e in Platone con i 5 generi sommi.

Dell'albero delle idee restano inesplorabili i due estremi: l'Uno plotiniano sopra e l'individuo-persona in fondo, esseri simili ed opposti. Per Scoto il limite non è della filosofia, ma di ogni sapere (anche della scienza); alcuni filosofi ancora oggi concordano nell'inesplorabilità dell'Uno e dell'Io, o almeno che ci sia un'intimità di ognuno che non può essere indagata, il sensus sui , il sapere e sentire che esisto di cui parlerà Tommaso Campanella.

(Vedi: Portale Filosofia | Progetto Filosofia)

 


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