Gioachino Rossini
Gioachino Rossini |
Per buona parte, la sua vita fu come uno dei suoi celeberrimi crescendo (compose la prima opera all'etĂ di quattordici anni); poi, come se fosse pronto ad iniziare una seconda esistenza, il precoce e improvviso abbandono del "teatro per musica" e il ritiro nella pace della campagna parigina. Con molte pagine di musica ancora da scrivere.
Due grandi, un cambio di "testimone"
Nato tre mesi dopo la morte di Mozart, il "Cigno di Pesaro" - come fu definito - impresse al melodramma uno stile destinato a far epoca e del quale chiunque, dopo di lui, avrebbe dovuto tener conto; musicò decine di opere liriche senza limite di genere, dalle farse alle commedie, dalle tragedie alle opere serie e semiserie .
In fuga. Tra spinette e prove di canto
La sua famiglia era di semplici origini: il padre - Giuseppe, detto "Vivazza", fervente sostenitore della Rivoluzione francese, era originario di Lugo e suonava per professione nella banda cittadina e nelle orchestre locali che appoggiavano le truppe francesi d'occupazione; la madre, Anna Guidarini, era nata ad Urbino ed era una cantante di discreta bravura.
Così il giovane Gioachino trascorre gli anni della giovinezza o presso la nonna o in viaggio fra Ravenna, Ferrara e Bologna dove il padre era riparato nel tentativo di sfuggire alla cattura dopo il restauro del governo pontificio. Ed è proprio a Bologna che si avvicina alla musica ed in particolare allo studio del canto (fu contralto e cantore all'Accademia filarmonica) e della spinetta presso Giuseppe Prinetti, suo primo maestro.
http://en.wikipedia.org/upload/6/6b/Pesaro_-_casa_natale_Rossini-wiki.jpg |
la casa natale |
È il 1800 e Rossini ha otto anni; a quattordici (1806), si iscrive al Liceo musicale bolognese, studia intensamente composizione appassionandosi alle pagine di Haydn e di Mozart (è in questo periodo che si guadagna l'appellativo di tedeschino) e scrive la sua prima opera ("Demetrio e Polibio", che sarĂ rappresentata però solo nel 1812). Conosce Isabella Colbran, cantante lirica, maggiore di etĂ , che sposerĂ anni dopo e da cui si separarerĂ intorno al 1830.
Questo sarĂ il catalogo
A neanche vent'anni tre sue opere sono già state rappresentate e la quota, un anno dopo, salirà a dieci. L'esordio ufficiale sulle scene era avvenuto nel 1810 al teatro S.Moisé di Venezia con "La cambiale di matrimonio". Il lungo viaggio nel melodramma era iniziato. Rossini ha composto opere per i maggiori teatri italiani ed europei. Il Guglielmo Tell - rappresentato a Parigi il 3 agosto 1829 sarà l'ultima sua opera.
L'autore di opere come "Il Barbiere di Siviglia", "La Cenerentola", "Semiramide", "Tancredi" e "La Gazza ladra" (solo per citarne alcune) si spense per una forma tumorale nella sua villa di Passy, presso Parigi, dove viveva da tempo. I francesi, e il mondo intero, si stavano preparavando a festeggiare il suo settantasettesimo compleanno. Le sue spoglie furono tumulate nel cimitero parigino Pčre Lachaise e portate in Italia solo nel 1887, nove anni dopo la morte della PĂ©lissier. Riposano nella basilica di Santa Croce, a Firenze.
Rossini ha lasciato ogni suo bene alla cittĂ natale, Pesaro, nella quale è attivo ancor oggi un importante Conservatorio a lui intitolato, fucina di nuovi talenti.
I suoi capolavori - alcuni dei quali riportati in auge un paio di decenni prima con la interpretazione di Maria Callas, sono ritornati ormai stabilmente nel repertorio e vengono rappresentati dai maggiori teatri lirici. A Pesaro viene organizzato annualmente il Rossini Opera Festival: appassionati giungono da tutto il mondo appositamente per ascoltare opere del Maestro eseguite filologicamente, se non raramente eseguite.
Famosissima, anche se per molti critici eccessivamente romanzata, è la "Vita di Rossini" scritta da Stendhal, quando il compositore aveva trentadue anni:
Tra pigrizia e piaceri della vita
Rossini, uomo dalle mille sfaccettature, è stato descritto dai numerosi biografi in molte maniere: ipocondriaco, umorale e collerico oppure preda di profonde crisi depressive, ma pure gioviale "bon vivant" amante della buona tavola e delle belle donne; spesso č stato ritenuto afflitto da pigrizia, ma la sua produzione musicale, alla fine, si rivelerĂ incomparabile (sebbene arricchita da numerosi "centoni", brani musicati precedentemente e riutilizzati per nuove opere che il compositore prestava a sĂ© stesso in una sorta di auto-plagio). Dopo Tell "solo" peccati senili
Rossini smise di comporre musica per opere liriche all'etĂ di trentasette anni con il "Guglielmo Tell" (o Guillaume Tell, come nel titolo originale per l'edizione parigina) continuando fino all'ultimo a comporre musica (per sĂ©, per Olympe PĂ©lissier, sposata in seconde nozze dopo la morte nel 1845 di Isabella Colbran, e per gli amici): oltre che per innumerevoli brani di musica da camera, sonate e composizioni per pianoforte, ci sarĂ spazio anche per quelli che egli stesso definì autoironicamente i suoi PĂ©chĂ©s de vieillesse, "semplici" (ma in effetti non era semplicemente così) "senili debolezze". È pronto a ricevere la Legion d'onore.Una "renaissance" (anche grazie a Maria)
Dai primi anni Settanta ad oggi sta prendendo campo una rivalutazione delle molte e famosissime opere del compositore pesarese, una riscoperta che ha dato vita ad una vera e propria Rossini renaissance. Un uomo da invidiare. Parola di Stendhal
Rossini è stato ed è molto amato anche all'estero; sulla sua figura sono stati scritti numerosi libri e biografie. Link
vedi anche:
link esterno: