Pagina iniziale | Navigazione |
Google

Giovanni Guareschi

Generi letterari
Autobiografia e Biografia | Poesia | Teatro | Fantascienza | Fantasy | Fantapolitica
Letteratura Epica, Mitica, Gotica, Horror, per ragazzi, Satirica, Western
Narrativa e Romanzo: Romanzo d'appendice, d'avventura, storico, giallo
Fumetto e Manga
La letteratura nel mondo
Letteratura bulgara, francese, giapponese, greca, inglese, italiana, latina, russa, tedesca, ungherese
Scrittori celebri | Poeti celebri | Scrittori e poeti italiani
Giovanni Guareschi (Roccabianca, Parma 1 maggio 1908 - Cervia, Ravenna 22 luglio 1968) è stato un giornalista ed uno scrittore umorista italiano. La sua creazione più famosa è Don Camillo, il robusto parroco che parla col Cristo dell'altare maggiore. Il suo antagonista è il sindaco comunista del piccolo paese di provincia, Brescello, l'agguerrito Peppone, diviso tra il lavoro nella sua officina e gli impegni della politica.

Ambito e corteggiato dalle diverse fazioni politiche - di destra e di sinistra - che hanno attraversato almeno trent'anni di storia italiana, Guareschi è stato prima di tutto il cantore della propria personale libertà di espressione.

Giovannino Guareschi, come lo appellavano gli amici, nacque in una famiglia di classe media. Nel 1926 la sua famiglia andò in bancarotta ed egli non poté continuare gli studi.

Dopo aver provato alcuni lavori assolutamente precari, iniziò a scrivere per un quotidiano locale. Nel 1929 divenne redattore della rivista satirica Corriere Emiliano e dal 1936 al 1943 fu redattore capo di una rivista destinata ad una certa futura notorietà, il Bertoldo.

Durante la seconda guerra mondiale, Guareschi - penna pungente e pronta ad attaccare senza paura e reverenza i bersagli che più gli sembravano meritevoli di critica - mosse osservazioni al governo di Benito Mussolini. Nel 1943 venne arruolato nell'esercito, il che apparentemente lo aiutò ad evitare problemi con le autorità fasciste. Finì come ufficiale di artiglieria.

Quando l'Italia firmò l'armistizio con le truppe Alleate, si trovava sul fronte orientale e venne arrestato e rinchiuso in un campo di prigionia in Polonia per due anni, assieme ad altri soldati italiani. In seguito scrisse su questo periodo in Diario Clandestino.

Dopo la guerra, Guareschi fece ritorno in Italia e fondò una rivista satirica monarchica, il Candido. Dopo che l'Italia divenne repubblica, iniziò ad appoggiare la Democrazia Cristiana. Egli criticò e rese oggetto di satira i comunisti nella sua rivista. I comunisti erano stati sconfitti nelle elezioni del 1948 e pur tuttavia Guareschi non abbassò la sua penna, criticando anche la Democrazia Cristiana.

Nel 1964 Guareschi venne accusato di diffamazione per aver fatto pubblicare l'evidente falso di una lettera risalente al tempo di guerra dell'allora capo della Resistenza Alcide De Gasperi (poi Primo ministro nel dopoguerra) nella quale lo stesso de Gasperi avrebbe chiesto agli Alleati anglo-americani di bombardare Roma allo scopo di demoralizzare i collaboratori dei tedeschi.

Guareschi venne condannato a quattordici mesi di prigione nel carcere di Parma, ma venne rilasciato prima di aver espiato per intero la condanna per buona condotta.

Nel 1956 la sua salute si era deteriorata ed egli iniziò a trascorrere lunghi periodi in Svizzera per motivi si salute. Nel 1957 si ritirò da redattore del Candido rimanendo tuttavia un contributore della rivista. Nel 1968 morì per un attacco di cuore.

Alcuni libri (oltre a quelli di Don Camillo):

  • La scoperta di Milano (1941)
  • Il destino si chiama Clotilde (1943)
  • Il marito in collegio (1944)
  • Favola di natale (1945)
  • Diario Clandestino 1943-1945 (1946)
  • Italia Provvisoria (1947)
  • Lo zibaldino (1948)
  • Corrierino delle famiglie (1954)
  • Vita in famiglia (1968)


GNU Fdl - it.Wikipedia.org




Google | 

Enciclopedia |  La Divina Commedia di Dante |  Mappa | : A |  B |  C |  D |  E |  F |  G |  H |  I |  J |  K |  L |  M |  N |  O |  P |  Q |  R |  S |  T |  U |  V |  W |  X |  Y |  Z |