Joe Kubert
Joe Kubert è uno dei maggiori disegnatori e illustratori americani, fondatore dell'omonima scuola di fumetto. Nella sua carriera ha lavorato per i maggiori editori e sui più importanti personaggi del mondo del fumetto.
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2 Premi e mostre 3 Link esterni e bibliografia |
Nato il 18 Settembre del 1926 a Brooklyn (New York), Kubert inizia molto presto a lavorare nel mondo dei fumetti: già a undici anni collabora come apprendista per la Harry A Chesler, piccolo editore americano. Tra i suoi modelli ci sono Alex Raymond, il creatore di Flash Gordon, Hal Foster, uno degli autori che ha portato Tarzan nel mondo delle nuvolette, e Milton Caniff, l'apprezzato autore di Terry e i Pirati. E seguendo i suoi idoli, anche Joe inizia a vedere le sue opere pubblicate, iniziando nel 1942 con Volton.
Questo è solo l'inizio di una luminosa carriera che lo perterà a collaborare soprattutto con la DC Comics, ma anche con la sua diretta concorrente, la Marvel Comics.
Alla DC inizia una importante collaborazione con lo sceneggiatore Gardner Fox, creatore di molti personaggi della Golden Age e, soprattutto, autore del rilancio di molti di questi personaggi durante la Silver Age. Tra i personaggi che ha il piacere di realizzare si devono citare Hawkman, Batman, Superman, Flash, affiancati ai racconti di guerra di Enemy Ace, Sgt.Rock, Johnny Cloud, senza dimenticare il suo fondamentale apporto alle serie dedicate a Tarzan e al Punitore (quest'ultima per la Marvel). Altro grande personaggio che ha segnato la sua carriera è Tor, protagonista di un fantasy-preistorico di buon successo alla fine degli anni Sessanta.
Vanta, tra gli altri, un importante primato: è il principale ideatore nella creazione del primo comic book in 3-D (1952, Mighty Mouse). E' stato anche supervisore alla DC Comics per ben 25 anni, oltre ad aver realizzato le strisce di Winnie Winkle per il Chicago Tribune e di Big Ben Bolt per la King Features.
Nel 1976, insieme alla moglie Muriel, fonda la Joe Kubert School per avviare all'arte del fumetto i giovani artisti che vogliono accostarsi a questo medium: a tutt'oggi è l'unica scuola del settore ufficialmente riconosciuta in America. Molti sono i cartoonist che ha laureato, tra cui anche gli stessi figli di Kubert, Adam ed Andy.
Tra i suoi altri lavori si ricorda la graphic novel Abraham Stone e il bellissimo Fax from Sarajevo, del 1996, basato sulla storia vera di Ervin Rustemagic.
Ervin, amico di Joe, era in Bosnia all'inizio degli anni Novanta e proprio all'inizio del conflitto si ritrovò, con la famiglia, intrappolato in un paese martoriato dall'odio e dalla guerra. La sua situazione durò dal 1992 fino al 1994, quando finalmente riuscì a fuggire dal paese: durante tutto quel periodo, mentre la sua città , Sarajevo, veniva inesorabilemente distrutta dalle bombe, l'unico modo che Ervin aveva di contattare l'esterno era tramite un fax. Con questo semplice strumento si metteva periodicamente in contatto con Kubert, che, una volta in salvo l'amico, decise di raccontare l'orrore della guerra utilizzando proprio quei fax e il racconto diretto dell'amico.
Nell'Ottobre del 1998, poi, fa il suo esordio il Joe Kubert's World of Cartooning, che produce una serie di corsi di fumetto per corrispondenza. Nel 1999, poi, esce per la Watson-Guptil il libro Superheroes: Joe Kubert's Wonderful World of Comics, un libro per avviare la creazione di efficaci personaggi per gli albi a fumetti.
Infine, nel Luglio 2001, esce, in Italia per la Sergio Bonelli Editore, Il cavaliere solitario, storia di oltre 230 tavole comparsa sul Texone di quell'anno su testi di Claudio Nizzi, originariamente pensata per essere pubblicata anche sul mercato americano (la prima parte è stata effettivamente pubblicata dalla Dark Horse Comics).
La storia, infatti, per la quale Kubert impiegò sette anni di lavoro, vede non solo un Tex che agisce in solitario, ma soprattutto una ben precisa suddivisione in sezioni di circa 45 pagine l'uno, consentendo una migliore trasposizione nel formato americano.
Attualmente Kubert sta lavorando ad un'opera sull'olocausto e promette di essere un'opera completamente differente da quanto fatto fin'ora dall'autore.
Kubert, nella sua carriera, ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, oltre ad essere stato l'ospite principale di mostre e convention in tutto il mondo.
Questi i premi ricevuti: nel 1970 alla Comic Arts Convention, nel 1972 alla Creation Convention, nel 1974 e nel 1980 dalla National Cartoonist Society il premio come miglior autore di comic book, nel 1977 l'Inkpot Awards alla prestigiosa convention di San Diego. Il 1997, poi, è stato un anno particolarmente ricco: l'Hall of Fame dalla Big Five Collectors Society, quindi il Bob Clampett Humanitarian Award e un riconoscimento per la sua scuola a Lucca Comics. Quindi viene premiato agli United Kingdom Art Award, ai Will Eisner Award, agli Harvey Award e ai Jack Kirby Award. Gli utlimi premi sono del 1998: Will Eisner Hall of Fame Award e Ignatz Award alla convention di Orlando.
E' stato poi ospite alle convention e mostre organizzate a San Diego, Chicago, San Francisco/Oakland, Detroit, Atlanta, Dallas, New York, Lucca, Angouleme, Barcellona, Gijon, Londra, Cordoba, San Paolo, Erlangen, Rio de Janeiro, Toronto.
E' inoltre consigliere dell'International Museum of Cartoon Art, membro del New York Press Club e della Society of Illustrators. E' anche consigliere della Valley National Bank e vice-presidente della National Cartoonist Society.
Oltre che dal sito del Joe Kubert's World of Cartooning, le informazioni sono tratte anche dal sito ufficiale della sua scuola, nonché dal 55.mo volume della serie I Classici del Fumetto di Repubblica dedicato a Tarzan (articolo scritto da Francesco Meo), e dal Texone n.15 del Luglio 2001, Il cavaliere solitario.
Inoltre si può dare un'occiata alla biografia presente sulla Fondazione Franco Fossati.
Infine doverosa una capatina al sito ufficiale della Joe Kubert School.Cenni biografici
Fax from Sarajevo e... Tex
Premi e mostre
Link esterni e bibliografia