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Karl Hermann Konrad von Burmeister

Karl Hermann Konrad von
Burmeister
Karl Hermann Konrad von Burmeister (15 gennaio 1807- 2 maggio 1892) zoologo e medico tedesco.

Table of contents
1 Biografia
2 Attività e riconoscimenti
3 Opere
4 Bibliografia

Biografia

Nacque a Stralsund, una città tedesca sul Mar Baltico, figlio di Christian H. Burmeister e Guillermina Elisabeth Freund.

Completò gli studi nel Ginnasio nella sua città natale (1814-1825): si interessò particolarmente alla medicina e alla entomologia. Successivamente studiò alle Università di Greifswald (1825) e di Halle (1827), laureandosi come medico il 4 novembre 1829 ed ottenendo il dottorato con una tesi sul sistema naturale degli insetti ("De Inséctorum systemae naturali",).

Prestò servizio militare nel Reggimento Granatieri "Kaiser Franz" in Slesia. Lavorò a Berlino come professore di storia naturale (1831), continuando l'attività a Colonia (1832, nel "Kölnisches Gymnasium", e, dal 1837, all'Università di Halle come professore di zoologia.

Nel 1836 sposò María Elena Sommer, con la quale ebbe due figli: Hermann e Enrique.

Ebbe un'effimera carriera politica tra il 1848 e il 1950, arrivando ad essere deputato all'Assemblea Nazionale, nella file di un partito di sinistra; scontento degli sforzi fatti in politica e scoraggiato dagli avvenimenti dell'epoca decise di ritornare alla sua attività scientifica.

Mantenne una stretta corrispondenza con Alexander von Humboldt, che elogiò il suo libro sulla storia della creazione, tradotto in quattro lingue, che raggiunse rapidamente sei edizioni. Humbolt patrocinò Burmeister, facendogli ottenere un sussidio per visitare il Brasile.
Ottenne così di visitare nel 1850 lo Stato di Rio de Janerio e di Minas Gerais e ritornò in Germania nell'aprile del 1852.

Rientrato in patria, gli fu difficile svolgere la sua attività, fino a quando Humboldt non gli propose un'altra esplorazione negli stati platensi. Fece ottenere per lui una raccomandazione da parte del re di Prussica per il Ministro della confederazione argentina Juan Bautista Alberdi, che, a sua volta, lo raccomandò al generale Justo José de Urquiza.

Ripartì quindi per il nuovo mondo nel 1856, con l'intento di studiare e conoscere le meraviglie di queste terre. Nel 1857 visitò il Museo Público de Buenos Aires, nel febbraio dello stesso anno, partì per Rosario via fiume, lungo il Paraná, per giungere alla sede del governo della federazione. Consegnò le sue credenziali al vicepresidente Carril, che autorizzò la sua spedizione a Mendoza e l'invio del suo equipaggiamento.

Partì quindi con un carro trainato da 4 cavalli, descrivendo lungo il viaggio tutto quello che incontrò: gli splendidi paesaggi, i gaucho e i loro costumi, il mate, i rancho, ecc.
Durante il suo viaggio raggiunse Río Cuarto y San Luis e quindi Mendoza, dove rimase per un anno. Nell'aprile 1858, iniziò il suo viaggio di ritorno a Paraná, dove rimase per nove mesi come proprietario terriero.

Lavorò con suo figlio Hermann, realizzando una serie di studi geologici e paleontologici. Nel giugno 1859 spedì quanto raccolto ad Amburgo, dove lo aspettava il secondo figlio Enrique.

Intraprese un altro viaggio verso Tucuman, dove rimase per sei mesi; esplorò la Cordigliera di Catamarca, attraversò le Ande, visitando il Cile e da qui in Perù, a Lima e El Callao, proseguendo fino all'istmo di Panamá, da dove si imbarcò per rientrare in Europa

Karl Hermann Konrad von
Burmeister

Riprese ad insegnare all'Università di Halle, pubblicando tutti i dati raccolti nel suo viaggio nel sudamerica.

Nel marzo 1861, rinunciò all'insegnamento offrendo i suoi servizi al governatore della provincia di Buenos Aires, il generale Bartolomé Mitre e al Ministro dell'Educazione Faustino Sarmiento; si fece carico della gestione del Museo Público. Burmeister arrivò a Buenos Aires il 1° settembre 1861, ma a causa di problemi politici (la provincia di Buenos Aires si era separata dall'Argentina), ottenne l'incarico il 21 febbraio 1862.

Divenne così direttore generale del Museo Público de Buenos Aires, ma quando gli fu detto che il suo lavoro era subordinato all'Università di Buenos Aires, diede le dimissioni, argomentandole con la necessità di poter operare in piena autonomia, il rettore Juan María Gutiérrez comprese le argomentazioni di Burmeistere gli assicurò una completa indipendenza.
Da un insieme di curiosità, creò un'istituzione scientifica.
Burmeister divise la collezione esitente in tre parti: artistica, storica, scientifica; nel 1863 iniziò la pubblicazione degli Annali ("Anales").

Lavorò soprattutto sui mammiferi fossili della Pampa, facendoli conoscere attraverso monografie ben illustrate, con sue litografie ed incisioni. Burmeister descrisse vari mammiferi fossili nella "Revista Farmacéutica", pubblicata dalla Sociedad de Farmacia Argentina, fondata da Antonio Demarchi nel 1857.

L'11 luglio 1866 fondò la Sociedad Paleontológica de Buenos Aires.

Nel 1856, sposò in seconde nozze Petrona de Tejeda, discendente dei conquistadores spagnoli di Tucuman; dal matrimonio nacquero: Carlos, Amelia, Federico e Gustavo.

Il 16 marzo 1870, ricevette l'incarico dal presidente della repubblica Domingo Faustino Sarmiento e dal ministro Nicolás Avellaneda di organizzare per due anni l'Accademia Nazionale delle Scienze di Córdoba, con la qualifica di Commissario Straordinario e Curatore della Facoltà di Scienze Naturali della Universidad Nacional de Córdoba.

Tra il 1876 e il 1886, appare una sua opera monumentale che descrive la Repubblica Argentina, con osservazioni sue e di altri, con un atlante di vedute e di figure di storia naturale, in 4 volumi.
In quest'opera, Burmeister si avvicinò alla meteorologia, alla geologia e alla fauna vivente; l'opera fu pubblicata dall'Instituto Geográfico Argentino e guadagnò la medaglia d'oro alla Esposizione Geografica di Venezia. (1891).

Intanto il museo presso il quale lavora, viene nazionalizzato, pur mantenendo l'autonomia operativa, il 1° ottobre 1884.

Morì a Buenos Aires, nella sua casa di calle Belgrano, a causa delle complicazioni seguite ad un incidente avvenuto l'8 febbraio 1892 nel museo, quando cadde da una scala andando a sbattere con forza contro un armadio e provocandosi una ferita, con grande perdita di sangue.
Il presidente Carlos Pellegrini e il Ministro della Pubblica Istruzione Juan Balestra decretarono i funerali di stato.
Nella sua carica al museo, venne sostituito da Carlos Berg (1843-1902).

Alla sua memoria venne innalzato un monumento, opera di Richard Aigner nel Parco Centenario del Museo Argentino de Ciencias Naturales Bernardino Rivadavia.

I suoi resti mortali furono traslati al museo il 2 maggio 1967

Attività e riconoscimenti

Karl Hermann Konrad von
Burmeister
Burmeister fu apprezzato e molto considerato nell'ambiente scientifico e politico.

Don Pedro II lo nominò Dignitario dell'Ordine della Rosa.
Gugliemo I gli conferì la croce di 3° classe dell'Ordine della Corona di Prussia.
Fu membro onorario di 8 diverse istituzioni scientifiche, corrispondente di altre 18; più di 50 specie animali e vegetali furono battezzate con il nome di Burmeister.

Affrontò con grande competenza studi diversi:

Opere

  • "Manual de Entomología" 8 volumi
  • " Historia de la Creación" (1843)

Bibliografia

  • O. Taschenberg "Karl Hermann Konrad Burmeister" Leopoldina, 29: 43-46; 62-64; 78-82; 94-97. Halle (1893).
  • C. Berg "Carlos Germán Conrado Burmeister. Reseña biográfica (con un retrato)" Anales del Museo de Historia Natural de Buenos Aires, 4: 315-357. Buenos Aires, Argentina (1895).
  • C. Berg "Carlos Germán Conrado Burmeister. Reseña biográfica" Anales de la Sociedad Científica Argentina, 41: 97-107. Buenos Aires, Argentina (1896).
  • Anonimo "Germán Burmeister, 25† aniversario de su fallecimiento" Physis, 3 (14): 305-306. Buenos Aires, Argentina (1917).
  • B. Houssay "La personalidad de Germán Burmeister " Physis, 19 (53): 279-283. Buenos Aires, Argentina (1942).
  • F. E. Mendilaharzu "Burmeister inédito" Deutsche Lehrerzeitung für Argentinien: 22-25. Buenos Aires, Argentina (1942).
  • C. Withaus "Germán Bumeister. Memorias del Museo de Entre Ríos". Paraná, Provincia de Entre Ríos, Argentina (1942).
  • G. Araoz Alfaro "Un sabio alemán al servicio de la Argentina, Germán Burmeister" Institución Cultural Argentino-Germana, pp. 1-15. Buenos Aires, Argentina (1943).
  • R. Ardissone "Homenaje a Burmeister. Aporte de Burmeister a la geografía" Boletín GAEA, (35): 9-10. Buenos Aires, Argentina (1957).
  • A. Burkart "Burmeister como botánico " Revista de la Universidad Nacional de la Plata, 4: 89-95. La Plata, Provincia de Buenos Aires, Argentina (1958).
  • M. Buraben "Germán Burmeister, su vida, su obra" Ediciones Culturales Argentinas, pp. 1-95. Buenos Aires, Argentina (1968).
  • K. Müller "Hermann Burmeister" Die Natur, 36 (N.F., 13): 136-138. Halle (1887).
  • M. Asua "El apoyo oficial a la Description Physique de la République Argentine de H. Burmeister" Quipú, 6 (3): 339-353. México (1989).
  • N. T. Auza "Germán Burmeister y la Sociedad Paleontológica 1866-1868" Investigaciones y Ensayos, 46: 137-155. Academia Nacional de la Historia. Buenos Aires, Argentina (1997).

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