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Ande

Le Ande sono un complesso montagnoso che orla il bordo pacifico dell'America meridionale, estendendosi per una lunghezza di 7000 km.

Tra 10° nord e 55° sud, attraverso Venezuela, Colombia, Ecuador, Perù, Bolivia, Cile, Argentina.
Descrivono un semicerchio da Trinidad fino ad Arica (Cile) e di qui si prolungano, all'incirca lungo il meridiano 70° ovest, fino alla Terra del Fuoco.

Table of contents
1 Morfologia
2 Clima
3 Vegetazione
4 Idrografia
5 Economia
6 Comunicazioni
7 Popolazione

Morfologia

Le Ande non costituiscono un sistema montagnoso unitario, ma mostrano, nei loro particolari, diversità strutturali e morfologiche; a nord consistono di più catene tra loro parallele e ramificate (cordigliere), che racchiudono valli profonde e isolano vasti altipiani, mentre a sud si riuniscono in una unica catena principale.
Sono costituite da rocce la cui età si fa risalire all'era paleozoica ( quarziti, scisti, arenarie), all'era mesozoica ( calcari e conglomerati) e a quella cenozoica (depositi continentali non fossiliferi).
L'eccezionale potenza dei depositi marini, specie giurassici e cretacei, ci rivela che nell'era mesozoica la regione era tutta sommersa e occupata da una geosinclinale entro cui andavano depositandosi sedimenti che verso la fine di tale era, e soprattutto in quella cenozoica successiva, furono innalzati e piegati da intensi moti orogenetici. I piegamenti andini furono accompagnati da potenti intrusioni, specie nelle cerniere delle pieghe, con intense azioni di mineralizzazione, e da effusioni superficiali con estese coperture laviche che raggiunsero la loro massima estensione nel
Pliocene e soprattutto nel Pleistocene.
I fenomeni vulcanici e sismici frequentissimi ancora ai nostri giorni giustificano la definizione di "cintura di fuoco pacifica" attribuita al sistema andino. A questo appartengono numerosi vulcani, attivi o spenti: Chimborazo (6267 m), Cotopaxi (5897 m), Tupungato (6800 m), che rappresentano con l'Aconcagua (6959 m), l'Illimani (6682 m), il Misti (5822 m), l'Huascara'n (6768 m), il Llullaillaco (6723 m) le cime più elevate della catena.

Clima

Il clima delle Ande presenta aspetti diversi a seconda della latitudine, dell'altitudine, dell'esposizione dei versanti, della distanza dal mare.
L'altitudine di permette di distinguere tre zone: le tierras calientes, fino a circa 1000 m, le tierras templadas, fin verso i 2500 m, e le tierras frias, dai 2500 ai 3200m.
Riguardo ai versanti, quelli pacifici ricevono maggiori quantità di precipitazioni di quelle orientali, con un aumento di piovosità da nord a sud.
Il limite delle nevi perenni varia con la latitudine: dai 4500-4800 m delle Ande tropicali, sale ai 5000 m nella Ande peruviane, attorno a 5500-6000 m a 25° latitudine sud; si abbassa ai 4500-5000 m a 35° latitudine sud, per poi scendere rapidamente fino ai 700 m della Terra del Fuoco.

Vegetazione

La vegetazione, è anch'essa differenziata secondo altitudine e latitudine, comprende la foresta tropicale e subtropicale (zone poco elevate dell'Ecuador e della Colombia, con frequenti precipitazioni), cui seguono, verso l'alto, praterie con arbusti di piante xerofile ( páramo) e zone aride (puna) ove la vegetazione è estremamente ridotta. Dal Perù alla Terra del Fuoco la vegetazione diventa più scarsa, con erbe nelle zone più aride, arbusti e boschi nelle zone più umide, specie quelle più vicine alla costa.

Idrografia

Le Ande costituiscono lo spartiacque principale dell'America meridionale. I fiumi che si gettano nell'Oceano Pacifico sono corti e rapidi; possenti e tortuosi, tra i maggiori del mondo, quelli che si gettano nell'Oceano Atlantico.

Tra i principali laghi, il Buenos Aires e il Nahuel Huapi, i cui bacini furono scavati dai ghiacciai pleistocenici, il Titicaca e il Poopò di origine tettonica.
Numerosi i laghi salmastri (salares); caratteristiche le salinas, vaste distese ricche di incrostazioni saline e parzialmente coperte dall'acqua.

Economia

L'economia della regione è basata soprattutto su agricoltura, allevamento ed estrazione di minerale.

L'agricoltura è praticata sugli altipiani e nel fondovalle, tra i 2000 e i 3000 m di altitudine o dove è possibile l'irrigazione.
Le colture principali sono quelle dei cereali. Nei territori più settentrionali, si coltivano caffè, cacao, canna da zucchero e cotone.
Dalle foreste tropicali vengono ricavati caucciù e chinchona.

Le vaste praterie permettono l'allevamento di bestiame, agli originali lama e alpaca si sono aggiunti bovini, equini ed ovini.

Fin prima dell'arrivo degli spagnoli, le Ande furono sfruttate per la loro ricchezza mineraria, specie per oro, argento, rame, piombo, stagno. E spesso per lo sfruttamento di depositi di minerali che gli insediamenti umani si sono spinti fino a notevoli altezze.

Comunicazioni

Le Ande costituiscono un notevole ostacolo per le comunicazioni, ma già in epoca precolombiana gli incas avevano stabilito un sistema stradale, valendosi dei lama per il trasporto delle merci.
Gli spagnoli ne perfezionarono il tracciato introducendo come animali da trasporto il
cavallo e il mulo. La rete stradale a comunque uno sviluppo assai limitato.
Le linee ferroviarie, costruite per la maggior parte tra la fine del secolo scorso e l'inizio del nostro, superano spesso i 4000 m di altezza, raggiungendo l'altezza massima di 4829 m (galleria di Galera, linea Lima-La Oroya, Perù); esse sono per lo più adibite al trasporto di minerali.
Tra i passi più elevati ricordiamo quello della Cumbre (3842 m), tra Santiago e Mendoza, presso l'Aconcagua.

Popolazione

La popolazione è composta prevalentemente da bianchi nelle zone temperate e da amerindi i quelle tropicali e sugli altipiani.
Sulle Ande alcune grandi città si trovano ad altitudini notevoli: La Paz (3577 m), Quito (2825 m), Bogotà (2630 m).

Montagne delle Ande


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