Medicago sativa
L'erba medica (Medicago sativa) č una pianta erbacea della famiglia delle Leguminose (Leguminosae).
Table of contents |
2 Sistematica 3 Importanza economica 4 Storia 5 Alimentazione umana 6 Componenti 7 Erboristeria |
Il fusto č eretto o suberetto e raggiunge un'altezza di 50-80 cm, ramificato e ricco, a livello del colletto, di numerosi germogli laterali dai quali, dopo il taglio, si originano nuovi fusti.
Il frutto č un legume spiralato (in media tre volte) con superficie reticolata e pubescente.
Può essere coltivata fino ad un'altitudine di 1.500 m.
L’erba medica č stata impiegata per anni come alimento per gli animali erbivori, solo da poco viene impiegata anche come alimento umano,č un legume come i fagioli e i piselli, di questa pianta si consumano sia i semi che le foglie che lo stelo. Ogni tipo di animale di allevamento si nutre di erba medica, che viene consumata sia fresca che dopo essiccazione.
La coltivazione č presente in tutte le regioni italiane, ad un altitudine compresa tra 0 e 1.200 m. Fiorisce tra aprile e luglio.
In Italia giunse tra il 200 ed il 150 a.C.: gli scrittori latini ne esaltarono le qualitĂ .
Nel primo secolo l'erba medica apparve nelle oasi dell'Africa settentrionale e in Spagna, probabilmente introdotta dai romani; da questi introdotta anche nei paesi d'oltre Alpe.
Durante il periodo delle invasioni barbariche, la sua coltivazione in Europa fu quasi abbandonata, tanto che in Italia rimase quasi sconosciuta fino al 1500, quando venne reintrodotta con semi importati dalla Spagna, dove fu nuovamente diffusa dagli Arabi nell'VIII secolo.
Nel XVI secolo i conquistadores spagnoli la portarono in Messico e Perů e da qui in Argentina e Uruguay.
George Washington la fece conoscere in tutti gli USA nei primi anni dell'Ottocento.
In Grecia Dioscoride la chiamò medikai, perchč originaria della Media.
Poichč reintrodotta dalla Spagna nel XV secolo, in Italia viene anche chiamata erba spagna.
Descrizione
L'erba medica č una pianta perenne, ha radici profondissime (dai 3 ai 6 metri, si ha notizia di radici eccezionalmente lunghe fino a 39 metri), a fittone, ed č quindi utile al trattenimento del terreno; sotto il colletto la radice ha un diametro di 2-3 cm.
Le foglie sono oblunghe, alterne, trifogliate e picciolate; la fogliolina centrale presenta un picciolo piů lungo rispetto a quelle laterali. All'ascella delle foglie, soprattutto delle inferiori, si originano nuove foglie trifogliate, mentre all'ascella delle foglie inferiori lunghi peduncoli portano le inflorescenze.
Il fiore č di colore violetto, in racemi con una media di 10, con brevi peduncoli. La forma del fiore č quella tipica delle leguminose, con 5 petali: i due inferiori, piů o meno saldati fra loro, formano la carena, ai lati altri due petali od ali e superiormente il quinto petalo (lo stendardo).
Gli stami sono dieci; il pistillo č costituito da un ovario di 2-7 ovuli, da uno stilo corto e da uno stigma bilobato.
La sutura dorsale del legume presenta una costolonatura che al momento della deiscenza dei semi origina un filamento ritorto su se stesso.
I semi sono piccoli (2 mm di lunghezza e 1 mm di larghezza).Sistematica
In Italia sono state classificate alcune sottospecie di erba medica:
Nella regione Caspica (zona di origine dell'erba medica), le forme selvatiche vengono identificate nelle sottospecie falcata giĂ citata e coerulea, con legume avvolto in 3-5 spire.Importanza economica
È l'unica specie di questo genere che abbia importanza nel campo dei foraggi.
Contiene notevoli quantitĂ di proteine, minerali e vitamine.
Cresce su molti tipi di suolo.
Viene spesso piantata in rotazione, per arricchire il suolo: come altre leguminose aiuta a riportare azoto nel suolo.Coltivazione in Italia
In Italia rappresenta circa il 60% del totale della superficie coltivata a foraggere prative.
Nel decennio 1980-90 la superficie investita a medica č diminuita dagli iniziali 1.300.000 ettari a poco meno di un milione di ettari nel 1989, aumentando leggermente nel 1990.
Il recente miglioramento genetico e le innovazioni tecnologiche in campo zootecnico, incrementando le potenzialitĂ produttive e quindi i fabbisogni alimentari delle bovine, hanno rinnovato l'interesse degli agricoltori verso l'erba medica.Storia
Il nome arabo "alfa-alfa" significa padre di tutti i cibi.
È una delle piante piů antiche della famiglia dei legumi, la sua storia č lunga millenni, originaria dell'Asia occidentale.
Con i nomadi delle steppe migrò verso la Cina, il Nord Africa e l'Europa.
Fu importata da Dario nel bacino del Mediterraneo nel 492-490 a.C. ed in seguito largamente usata dai Romani.
Columella scrisse: "La migliore foraggera č l'erba medica, primo perchĂ© seminata una volta dura dieci anni, poi perchĂ© ogni anno si sfalcia quattro volte ed anche sei, perchĂ© ingrassa il campo, perchĂ© anche l'armento piů patito si rimette mangiandola, perchĂ© č un ottimo rimedio per il bestiame malato, perchĂ© un solo iugero di erba medica basta ed avanza per nutrire tre cavalli per tutto un anno (....)".
Successivamente i missionari spagnoli la portarono in California.
Il XVIII secolo la vede coltivata nelle regioni semiaride dell'America meridionale.Storia del nome
L'erba medica č conosciuta con diversi nomi: erba spagna, alfalfa, luzerne, ecc.
La denominazione italiana deriva da Columella che la chiamò Herba medica.
In croato č denominata meteljka, mentre in Spagna il termine "alfalfa", sembra derivare dall'arabo alfachpacah che significa "il miglior cibo".Alimentazione umana
Nell'alimentazione umana può essere utilizzata per ricavarne pane, frittelle e tč.