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Uruguay

Uruguay: simboli nazionali
Bandiera nazionale Stemma nazionale

L'Uruguay č una repubblica dell'America meridionale.

Confina: a nord-est e nord col Brasile, a ovest con l'Argentina, a sud col Rio de La Plata, a est con l'Oceano Atlantico.

Storia

Esplorata nel 1516 dallo spagnolo Dìaz de Solìs, la storia dell'Uruguay nel periodo coloniale si iscrive nelle lotte tra Spagna e Portogallo.

Nel 1618 la Banda Oriental de l'Uruguay, la regione est del fiume Uruguay, diviene parte del governatorato, poi vicereame, spagnolo del Rio de La Plata.

Uruguay in breve
Denominazione ufficiale:
Repůblica Oriental de l'Uruguay
Capitale: Montevideo
Abitanti: 3.200.000 (stima1990)
Superficie: 174.810 km²
Forma di governo: Repubblica
Lingua ufficiale: spagnolo
Valuta: peso uruguayano
Continente: America
Festa nazionale: 25 agosto
Sigla automobilistica: ROU
Fuso orario: UTC-3
Prefisso telefonico: +598
Cod. intern. internet: .uy
Membro ONU dal 1945
Membro Ag. Int. Atomica e Energetica dal
Membro Mercosur dal
Membro Paesi non Allineati dal
Membro Org. Stati Americani dal
Membro Gruppo di Rio dal

Nel 1726 i coloni spagnoli fondano Montevideo.

Nel 1810 José Gervasio Artigas forma un esercito per la guerra d'indipendenza, ma i portoghesi approfittano della situazione sconfiggendo sia Artigas che gli spagnoli ed annettendo l'Uruguay al Brasile. Furono i cosiddetti "Trentatre Immortali", capeggiati da Lavalleja, a portare l'Uruguay all'indipendenza (1825). L'Argentina si unì all'Uruguay per combattere il Brasile, quindi intervenne anche la Gran Bretagna, in quanto venivano bloccati i suoi commerci con i porti di Montevideo e Uruguay. Nel 1828, Brasile e Argentina, riconoscono l'Uruguay come stato indipendente, che si darà la prima costituzione nel 1830 e viene eletto a presidente Fructuoso Rivera.

Ma il paese fu subito scena delle contese di potere tra colorados (liberali di Rivera) e blancos (conservatori di Manuel Oribe). Vincitori della guerra civile furono i colorados dopo 16 anni di combattimenti (1852). La guerra vide anche la partecipazione di Giuseppe Garibaldi, accorso in difesa di Montevideo nel 1843.

Fra il 1865 e il 1870 l'Uruguay č in guerra con il Paraguay.

Nel 1903 viene eletto a presidente JosĂ© Battle y Ordòñez;, che incoraggia l'economia, Battle lavora anche ad una nuova costituzione che verrĂ  adottata nel 1917.

Nel 1945 l'Uruguay dichiara guerra a Germania e Giappone, ma nessuna delle sue forze entrerĂ  mai in combattimento.

Nel 1951 una nuova costituzione elimina la carica di presidente della repubblica, creando un consiglio nazionale di 9 membri.

Tra gli anni 1960 e 1970 si sviluppo il movimento guerrigliero di sinistra dei Tupamaros, stroncato duramente dall'azione congiunta del governo ed esercito.

Nel 1967 si ritorna ad un governo presidenziale con una nuova costituzione, viene eletto a presidente Oscar Daniel Gestido.

Ricoprirono quindi la carica di presidente Mendez, Alvarez, Sanguinetti e Lachalle che hanno consolidato il ritorno alla democrazia.

Nel 1994 viene rieletto Sanguinetti, l'Uruguay aderisce al Mercosur.

Nel 1999 viene eletto a presidente Jorge Battle.

Geografia

Geografia fisica

Morfologia

L'Uruguay ha una morfologia molto semplice essendo costituito da piane costiere e da aeree intensamente spianate dall'erosione, che ha loro conferito un aspetto dolcemente ondulato; l'altitudine media si aggira infatti intorno ai 100 m, mentre i modesti rilievi, che superano a malapena i 500 m (501 m al sud del paese), interessano appena il 3% della superficie complessiva.
Il territorio rappresenta l'estrema sezione meridionale degli altopiani facenti parte del grande scudo precambriano del
Brasile. Le rocce, (gneiss e graniti in prevalenza), intensamente metamorfosate e fratturate, affiorano allo scoperto nella parte meridionale del paese, spingendosi fin sulle coste del Rio della Plata, dove l'erosione le ha modellate spesso a falesie (note localmente col nome di barrancos); nell'Uruguay settentrionale sono invece in genere coperte da potenti serie sedimentarie di arenarie, argilliti e calcari di etĂ  da devoniana (Paleozoico) a triassica (Mesozoico): sono anch'esse notevolmente peneplanate e fratturate e in piů punti fenomeni di denudamento erosivo hanno messo allo scoperto il substrato cristallino.
Numerosi sono gli espandimenti lavici di natura basaltica, manifestatisi nel cenozoico, nell'ambito dell'altissima attivitĂ  orogenetica di quell'era.
Depositi neozoici, sia continentali sia marini, ricoprono le fasce costiere e le aree piů basse del fondovalle. Il rilievo si articola essenzialmente su due principali allineamenti che attraversano da nord-est a sud-ovest il paese, le dorsali collinose della Cuchilla de Haedo, a nord-ovest, e della Cuchilla Grande, a sud-est, delimitanti l'ampio bacino del Rio Negro; da esse si diramano in varie direzioni piů basse e dolci ondulazioni, che si spengono con sporgenze rocciose e barrancos sul Rio de La Plata e con superficie piatte, orlate di cordoni di dune sabbiose e di lagune, tra cui la vasta Laguna Merìn (in portoghese Lagoa Mirim), sull' Atlantico.

Idrografia

Idrograficamente la maggior parte del territorio appartiene al bacino del fiume Uruguay, il cui corso si č impostato proprio al contatto tra penepiano e depressione platense. L'Uruguay č qui per grande parte navigabile, ma ostacolato dalle rapide di Salto Grande e di Salto Chico; vi si gettano il Cuareim, il cui corso segna parte del confine col Brasile, dove č detto Quaraì, l'Arapey Grande e il Queguay Grande, la cui lunghezza oscilla tra i 200 e i 300 km, tutti provenienti dalla Cuchilla de Haedo, e soprattutto il Rio Negro (750 km), che drena oltre un terzo del territorio uruguayano. Il Rio Negro nasce poco oltre il confine brasiliano e attraversa diagonalmente la fascia mediana del paese, ricevendo numerosi affluenti; č stato sbarrato nel tratto medio del suo corso, dando origine a un vasto (1100 km²) lago artificiale omonimo.
Modesti sono i fiumi che raggiungono direttamente il mare come il Santa Lucia, tributario del Rio de La Plata; altri si gettano nella [[Laguna Merin], tra i quali il fiume Yaguaròn, che segna per un gran tratto del suo corso il confine col Brasile.

Clima

Il clima č temperato, con forti influssi oceanici. La piovositĂ  media č di 1000-1200 mm annui, con aumento graduale da sud a nord; i periodi piů piovosi cadono nei mesi di marzo e aprile e di settembre, quando č piů sensibile l'influsso dell'anticiclone dell'Atlantico meridionale; le differenze stagionali sono pero molto contenute.
Le temperature sono miti: a Montevideo oscillano tra i 12,5 C di luglio (durante cioč l'inverno australe) e i 22,6 C di gennaio; lungo la costa atlantica le escursioni termiche annue sono attenuate dagli influssi delle ultime terminazioni della corrente calda del Brasile, che rende particolarmente ospitali i centri balneari uruguayani.

Temperatura e precipitazioni

Uruguay
http://en.wikipedia.org/upload/1/14/Uruguay_Clima.jpg
Temperature e precipitazioni mensili

Geografia umana

Popolamento

I piů antichi abitanti furono gruppi di cacciatori di estrazione pampide e altri di raccoglitori e coltivatori propri dell'ambiente amazzonico.
Quando i bianchi iniziarono ad insediarsi in Uruguay nel XVI secolo la popolazione era costituita da tribů indie prevalentemente appartenenti ai Ciarrua (Charrua), popolo di guerrieri e di cacciatori delle praterie e quindi di ambiente pampide; lungo il corso dell' Uruguay si erano insediati, probabilmente da poco, anche gruppi di Guarani, culturalmente superiori ai Ciarrua e di estrazione amazzonica.
I Ciarrua si opposero fieramente alla colonizzazione bianca, ma furono man mano sospinti, dall'avanzata dei bianchi, verso l'interno; il loro numero si ridusse progressivamente tanto da annullarsi complessivamente poco dopo il
1830.

Un certo apporto alla formazione della popolazione č stato dato anche dell'elemento nero, costituiti da discendenti di negros ladinos, schiavi provenienti dal Brasile e non direttamente dall'Africa, introdotti fino al 1842, quando fu abolita la schiavitů.

Il ruolo fondamentale nella formazione dell'attuale popolazione uruguayana č stato invece svolto dall'immigrazione europea. I primi nuclei di diffusione furono alcune fattorie lungo la sponda settentrionale del Rio de La Plata, grazie alle quali fu introdotto nel paese l'allevamento del bestiame: questo fin dall'inizio rappresento la base dello sviluppo economico dell'Uruguay, condizionandone modi di vita e costumi, data la mancanza di risorse minerarie e attivitĂ  di piantagione.

Sviluppo demografico

Nel 1778 la popolazione dell'Uruguay, indios esclusi, assommava a circa 20.000 abitanti (di cui oltre un quinto a Montevideo), saliti a circa 75.000 al momento della conquista dell'indipendenza e a 132.000 al censimento del 1852.
Ma fu la prosperitĂ  dovuta alle fortune dell'allevamento ad attirare, a iniziare dalla seconda meta del 1800, un numero assai ingente di immigrati. Le ripercussioni della crisi economica mondiale del 1929 imposero delle restrizioni all'immigrazione, riadottate anche dopo la seconda guerra mondiale.

Il coefficiente medio di accrescimento annuo č modesto (0,6%), sia per l'attuale ridotta immigrazione, sia per la bassa natalitĂ  (18,3 per mille).

Popolazione

DensitĂ : 18 per km²

Insediamenti

La densitĂ  media della popolazione (17,6) pone l'Uruguay tra i paesi piů densamente popolati dell'America latina; il valore medio non rispecchia minimamente la reale distribuzione della popolazione, che per metĂ  č concentrata nella capitale e in genere diffusa soprattutto nella parte meridionale del paese, lungo il Rio de La Plata.

Montevideo (1,2 milioni di abitanti) ospita tutte le principali attivitĂ  culturali, economiche e finanziarie dell'Uruguay ed č un porto attivissimo. Le altre cittĂ  hanno ruoli nettamente inferiori: le principali sono Salto e Paysandů, porti fluviali sull' Uruguay, Rivera e Melo, nella fascia a ridosso del confine brasiliano.

Numerosi sono i centri balneari sulla costa atlantica, come l'elegante Punta del Este. Nell'interno si hanno solo cittadine con funzioni commerciali, cui fanno capo le estancias, l'elemento insediativo piů caratteristico dell'Uruguay, con al centro la residenza dell'estanciero e attorno, ad una certa distanza, gli steccati per la raccolta del bestiame, i magazzini per la lana e le abitazioni dei dipendenti.

Etnie

In conseguenza delle vicende del popolamento la composizione della popolazione nazionale č molto eterogenea: conservano la loro nazionalitĂ  circa 400.000 persone; i maggiori gruppi etnici sono quelli italiano e spagnolo, seguiti da quelli brasiliano, argentino, francese, tedesco, ecc.
A differenza di quelli europei, prevalentemente insediati nella capitale, gli immigrati brasiliani e argentini gravitano di preferenza intorno alle zone di frontiera dei rispettivi paesi di origine.

Bianchi 90%, meticci 6%, neri 4%.

Religione

Cattolici 66%, protestanti 2%, ebrei 2%, non praticanti 30%.

Geografia politica

Dipartimenti dell’Uruguay
DipartimentoCapoluogoAbitanti cap. Sup. Km² Abitanti DensitĂ 
ArtigasArtigas34.55111.92868.9945,8
CanelonesCanelones17.3164.536359.91379,3
Cerro LargoMelo42.32913.64877.9855,7
Colonia Colonia del Sacramento 19.0776.106112.34818,4
DuraznoDurazno27.60211.64353.8644,6
FloresTrinidad18.2715.14424.3814,7
Florida Florida28.56010.41765.8736,3
LavallejaMinas34.63410.01661.2416,1
MaldonadoMaldonado33.4984.79392.61819,3
MontevideoMontevideo--5301.303.9422.460
PaysandůPaysandů75.08113.922103.4877,4
Rio NegroFray Bentos20.4319.28248.5905,2
RiveraRivera56.3359.37088.8019,5
RochaRocha23.91010.55166.4406,3
SaltoSalto80.78714.163105.6177,5
San JoséSan José de Mayo31.7324.99288.02017,6
SorianoMercedes37.1109.00879.042 8,8
TacuarembòTacuarembò40.47015.43882.8095,4
Treinta y TresTreinta y Tres30.956 9.52946.5994,9

Geografia economica

Prodotto Nazionale Lordo: 6.130$ pro capite (63° posto della classifica mondiale).
Bilancia dei pagamenti: - 321 milioni di $.
Inflazione: 19,8%.
Disoccupazione: 10%.

Un tempo indicata come la Svizzera dell'America latina per le conquiste sociali e la relativa prosperitĂ  che lo distinguevano, l'Uruguay ha visto successivamente deteriorarsi le proprie istituzioni democratiche e le proprie strutture economiche.
All'origine della crisi, divenuta gravissima, si pone un pluridecennale immobilismo degli organismi produttivi, sempre piů pericoloso in un paese, come l'Uruguay, privo di materie prime e le cui uniche risorse poggiavano sull'allevamento, in paese quindi costretto a gravose importazioni di combustibile e della maggior parte dei generi industriali.
La contrazione sui mercati esteri dell'acquisto dei tradizionali prodotti zootecnici urugagi causò la rovina economica del paese; il governo rispose con la svalutazione della moneta, il blocco dei salari e una serie di altre misure restrittive.
Crisi, dunque, a cominciare dal 1981, nei settori agricolo, zootecnico, della pesca e dell'industria e difficoltĂ  crescenti nel bilancio.

Punti di forza. Profitti notevoli dal settore bancario offshore. Turismo in crescita. Fertili praterie. Secondo esportatore mondiale di lana.

Punti di debolezza. Poche risorse naturali. Dipendenza dai mercati del Brasile e dell'Argentina. Industria modesta. Settore statale debole.

Risorse

Produzione di energia elettrica: 2.100.000 kw.
Pesca: 123.382 tonnellate.
Petrolio: raffinazione 28.500 b/g.
Allevamento: pecore 17,8 milioni, bovini 10,5 milioni, cavalli 270.000.
Minerali:
oro, ferro, gemme, rame, zinco, piombo, manganese.

Agricoltura Tra le colture agricole prevalgono i cereali, in particolare il frumento (4,2 milioni di q), il riso (5,1 milioni di q), il mais (1 milioni di q), l'orzo e il sorgo (in totale 2 milioni di q). Le altre principali colture alimentari riguardano le patate (1,4 milioni di q), le batate (600.000 q), la vite (1,2 milioni di q), gli agrumi (1,5 milioni di q) e la frutta in genere, mentre fra le colture industriali hanno discreto rilievo quelle olifere (lino, girasole, arachidi, soia), della canna e della barbabietola da zucchero, infine il tabacco.
Modestissimo il patrimonio forestale, che copre poco piů del 3% del territorio nazionale e fornisce circa 3,2 milioni di m³ di legname annui.

Allevamento L'allevamento del bestiame, che fruisce di spazi amplissimi, rappresentano sempre la principale attivitĂ ; organizzato tuttora sulle grandi estancias, fa capo a moderni macelli, che alimentano impianti conservieri ottimamente attrezzati.
Prevalgono i bovini e gli ovini, cui si aggiungono suini e cavalli; relativamente minore importanza hanno i volatili da cortile.

Pesca Grazie a rilevanti prestiti internazionali il governo ha pero provveduto a incentivare il settore della pesca, che oggi ha raggiunto posizioni di tutto rispetto: il quantitativo di pesce pescato si č addirittura quintuplicato, passando da 26.000 t a 122.000 t circa. In Uruguay si catturano anche 13.000 tra foche e leoni di mare l'anno.

Risorse minerarie Il sottosuolo, del tutto privo di minerali energetici, fornisce quarzo, marmo, graniti e talco, oro, ferro, gemme, rame, zinco, piombo, manganese.

Industria Cospicuo č pero il potenziale idroelettrico; nell'ambito della politica di incentivazione del settore energetico si colloca la realizzazione delle due grandi centrali idroelettriche di Salto Grande (in parte argentina) e di Palmar (in parte brasiliana).
Le principali industrie sono quelle tessili, alimentari (750.000 q di zucchero, 603.000 hl di birra), chimiche, cementifici, sviluppatesi grazie a forti investimenti esteri, hanno accusato una notevole contrazione a causa della pesante restrizione negli scambi.

Trasporti

Ben sviluppate sono le vie di comunicazioni, che si avvantaggiano di una morfologia ovunque pianeggiante e collegano agevolmente l'Uruguay e sia con l'Argentina sia con il Brasile. Le comunicazioni si diramano a ventaglio da Montevideo, che č anche il porto piů attrezzato ed attivo del paese.

La rete stradale ha uno sviluppo di 52.000 km; 2.484 km appartengono alla Carretera Panamericana.

La rete ferroviaria č complessivamente limitata (circa 3.000 km), ma ben collegata con quella brasiliana e, dal 1981, anche con quella argentina.

Svolgono un considerevole ruolo per il trasporto sia merci che passeggeri il Rio de La Plata e l' Uruguay, quest'ultimo č navigabile per circa 500 km, su questo ci sono i porti di Fray Bentos, Paysandů' e Salto.

I servizi aerei raccordano le maggiori cittĂ  (compagnia aerea č la Primera Lineas Uruguayas de Navegaciòn AĂ©rea PLUNA); aeroporto internazionale č quello di Carrasco, presso Montevideo.

Turismo

Un considerevole apporto di valuta č dato dal turismo: 1 visitatore l'anno per ogni 1,4 abitanti.

Esportazioni

Brasile 34%, Argentina 13%, USA 6%, Cina 5%, Germania 4%, altri 38%.

Importazioni

Brasile 22%, Argentina 21%, USA 12%, Italia 5%, Francia 3%, altri 37%.

Cultura

Alfabetizzazione

Tasso di alfabetizzazione: 98%.
Studenti universitari: 76.691. UniversitĂ : 2

Istruzione

L'obbligo scolastico varia fra le zone rurali e urbane (6 o 8 anni). L'istruzione elementare si divide in urbana e primaria, suddivisa in due cicli, di quattro e due anni; suburbana, quadriennale; rurale triennale; "scuole itineranti" per i figli di lavoratori costretti a continui spostamenti, "scuole ausiliarie" di alfabetizzazione. I licei, gli istituti magistrali e le scuole tecniche-professionali forniscono l'istruzione secondaria. L'Universidad del Trabajo č un ente autonomo creato nel 1942 per impartire l'istruzione tecnico-professionale soprattutto nei settori industriali. L'istruzione superiore viene impartita nell'Universidad de la Republica (Montevideo, 1849).

SanitĂ 

Sistema sanitario pubblico.

Ambiente

Lo 1% del territorio č protetto, lo 0,1% č parzialmente protetto.

Trattati ambientali: Ramsar, CITES, rifiuti tossici (Basilea), emissioni CFC (Protocollo di Montreal), biodiversitĂ  (CBD), effetto serra (Protocollo di Kyoto).

Flora

Quanto alla vegetazione, il paesaggio dominante č quello della prateria, regno delle graminacee, presenti in un gran numero di varietĂ  (oltre 500 sono le specie note), il che giustifica il notevole sviluppo dell'allevamento bovino.
Lungo il corso dei fiumi settentrionali e dell' Uruguay si incontra la foresta a galleria, ricca di essenze tropicali; sulle zone piů elevate delle cuchillas la vegetazione č rappresentata da rade boscaglie xerofile.

Fauna

Politica

Repubblica unitaria, potere esecutivo del presidente della repubblica, eletto direttamente e in carica per 5 anni, lo stesso per il vicepresidente; potere legislativo all'Assemblea generale composta da due camere (Senato di 30 membri, Camera dei Deputati di 99 membri) elette per 4 anni.

Politica estera

Bibliografia

Uruguay
http://www.wikipedia.org/upload/4/46/Uy-map.png
Mappa geografica

Link

Altre voci


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