Miele
Il miele č un alimento di riserva prodotto dalle api e da pochi insetti a loro simili come le vespe, in quanto necessitano di scorte di cibo per la stagione invernale. Il miele viene prodotto a partire dal nettare e dalla melata, e non dal polline come molti credono. La melata č prodotta a partire dalla linfa da varie specie di afidi, parassiti delle piante spesso sfruttati da altri insetti, ad esempio le formiche.Il miele, per legge, non può subire aggiunte di sorta, e gli unici trattamenti a cui può essere sottoposto sono:
- Estrazione dai favi per forza centrifuga
- Decantazione
- Filtraggio
- Cristallizzazione guidata
I trattamenti termici, utilizzati per mantenere il miele allo stato liquido, privano il miele di molti principi nutritivi. È quindi preferibile l'utilizzo di miele cristallizzato o cremoso al di fuori del periodo di produzione.
Table of contents |
2 Azione antibatterica 3 Conservazione 4 Tipi di miele diffusi in Italia |
I principali componenti del miele sono:
Principi nutritivi contenuti
Gli zuccheri sono di solito presenti tra il 95% e il 99%, di cui fruttosio e glucosio arrivano tranquillamente all'85% - 95%, con prevalenza del secondo. La presenza del fruttosio, non direttamente digeribile, oltre ad aumentar il potere dolcificante del miele, permette una disponibilitĂ di energia piů a lungo degli altri alimenti, in cui prevale il fruttosio, o delle frutta, che ne ha una concentrazione molto bassa. Il miele č dunque consigliabile agli atleti prima di iniziare un'attivitĂ fisica, grazie anche all'apporto calorico di 3.200 Kcal/Kg.
Azione antibatterica
Nota da tempo č l'azione antibatterica del miele, dovuta alla sua elevata concentrazione zuccherina e al ph acido, e delle soluzioni di miele, grazie all'azione della glucoso-ossidasi contenuta. Questo enzima, inattivo nel miele puro, in soluzione si attiva, trasformando il glucosio in acido gluconico e acqua ossigenata. Questo accorgimento č dovuto alla necessitĂ di proteggere il miele in formazione dai batteri, quando ancora non agiscono l'aciditĂ e la concentrazione di zuccheri. La presenza di polifenoli aumenta queste difese naturali del miele.
Conservazione
Grazie alle qualitĂ di antibatterico naturale, il miele č un alimento che naturalemtne ha una lunga conservazione. Tuttavia, sono possibili alcune alterazioni dovute principalmente a:
L'umiditĂ favorisce la fermentazione, che pur alterando il miele, può essere utilizzata per produrre l'idromele. La temperatura invece influenza direttamente l'aroma e i principi nutritivi: mentre al di sotto dei 10° Celsius č trascurabile (anzi, per evitare la cristallizzazione si può conservare il miele a temperature al di sotto dello zero), due mesi a 30° degradano il miele come un anno e mezzo a 20°. Analogo discorso vale per la luce diretta, quindi č opportuno conservare il miele in recipienti scuri o al chiuso. Inoltre, essendo igroscopico, il miele tende ad assorbire l'umiditĂ e gli odori dell'ambiente, quindi i contenitori dovrebbero essere a chiusura ermetica.
Tipi di miele diffusi in Italia
Vedi anche: