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Vino

"In vino veritas" – (proverbio Latino); la frase č pronunciata da Alcibiade nel Simposio di Platone.

Il Vino č una bevanda alcolica ottenuta esclusivamente dalla fermentazione alcolica (totale o parziale) di uva (frutto della vite) pigiata o no, o di mosto d’uva.
Il vino si può ottenere da qualità di uve appartenenti alla specie Vitis vinifera o provenienti da un incrocio tra questa specie e altre specie del genere Vitis, come ad esempio la Vitis labrusca, la Vitis rupestris, ecc.; in Italia per la produzione di vino possono essere usate solo uve appartenenti alla specie Vitis vinifera.
La viticoltura comprende le attività relative alla coltivazione della vite ed alla cura ed organizzazione delle vigne; la vinificazione comprende le attività relative alla trasformazione dell’uva in vino; l’enologia si occupa dello studio del vino.
La terminologia relativa al vino utilizza molti vocaboli in lingua francese; per alcuni di essi esistono i corrispondenti termini in italiano, mentre per altri č possibile usare solo i termini francesi.

Table of contents
1 Storia del vino
2 Viticoltura
3 Vinificazione
4 Classificazione dei vini
5 Legislazione
6 Tipi di vino
7 Etichetta
8 Contenitori
9 Enologia
10 Zone italiane di produzione
11 Elenco dei vini italiani
12 Le produzioni straniere

Storia del vino

Il termine vino prende origine dalla parola sanscrita vena (amare) da cui derivano anche i termini Venus e Venere. Diversi ritrovamenti archeologici dimostrano che la vitis vinifera cresceva spontanea giĂ  300.000 anni fa, ma le piů antiche tracce di coltivazione della vite sono state rinvenute sulle rive del Mar Caspio. I primi documenti riguardanti la coltivazione della vite risalgono al 1700 AC, ma č solo con la civiltĂ  egizia che si ha lo sviluppo delle coltivazioni e di conseguenza la produzione del vino. L'impero romano da un'ulteriore impulso alla produzione del vino, che passa dall'essere un prodotto elitario a divenire una bevanda di uso quotidiano. In questo periodo le colture della vite si diffondono su gran parte del territorio, e con l'aumentare della produzione crescono anche i consumi. Ad ogni modo il vino prodotto a quei tempi era molto differente dalla sostanza che conosciamo oggi. A causa delle tecniche di conservazione (soprattutto la bollitura), il vino risultava essere una sostanza sciropposa, molto dolce e molto alcolica. Era quindi necessario allungarlo con acqua e aggiungere miele e spezie per ottenere un sapore piů gradevole. Con il crollo dell'Impero Romano la viticoltura entra in una crisi dalla quale uscirĂ  solo nel medioevo, grazie soprattutto all'impulso dato dai monaci benedettini e cistercensi. Proprio nel corso del medioevo nasceranno tutte quelle tecniche di coltivazione e produzione che arriveranno praticamente immutate fino al XVIII secolo. Nel settecento si arriva ad ottenere un prodotto "moderno"; grazie alla stabilizzazione della qualitĂ  e del gusto dei vini, nonche all'introduzione delle bottiglie di vetro e dei tappi di sughero. Nel XIX secolo l'oidio e la filossera, malattie della vite provenienti dall'America, distruggono enormi quantitĂ  di vigneti. I coltivatori sono costretti a innestare i vitigni sopravvissuti sopra viti di origine americana, resistenti a questi parassiti, e ad utilizzare regolarmente antiparassitari come lo zolfo. Nel novecento invece si ha, inizialmente da parte della Francia, l'introduzione di normative che vanno a regolamentare la produzione (origine controllata, definizione dei territori di produzione, ecc.) che porteranno a un incremento qualitativo nella produzione del vino a scapito della quantitĂ .

Viticoltura

(da sviluppare)

Vinificazione

Con il termine “vinificazione” si intende l’insieme delle operazioni necessarie per trasformare l’uva in vino; essa consiste sinteticamente nella pigiatura o spremitura dell’uva con conseguente formazione del mosto, nell’eventuale macerazione (fase in cui la buccia rimane a contatto, per un periodo di tempo piů o meno lungo, con la polpa), nella trasformazione del mosto in vino (fermentazione alcolica, processo chimico in cui l’azione dei lieviti provoca la trasformazione degli zuccheri in alcol e anidride carbonica), nella svinatura (separazione del vino dalle bucce), e nel travaso del vino nei contenitori per l’eventuale affinamento e invecchiamento o direttamente per il consumo.
Esistono vari sistemi di vinificazione: le cosiddette vinificazioni in bianco, in rosato ed in rosso (che permettono di ottenere rispettivamente i vini bianchi, i vini rosati ed i vini rossi) e le vinificazioni che permettono di ottenere i vini spumanti (Metodo Classico o Champenoise, o Metodo Charmat), i vini passiti, i vini liquorosi ed i vini aromatizzati.
Un tipo particolare di vinificazione č quella che permette di ottenere i vini novelli.

Classificazione dei vini

I vini possono essere classificati sia in funzione del vitigno (varietĂ  di vite utilizzata per la produzione) che in funzione della zona di produzione.
I vitigni piů famosi e diffusi nel mondo ( i cosiddetti “Vitigni internazionali”) sono fra i rossi il Cabernet-Sauvignon, il Cabernet franc, il Merlot, il Pinot noir, lo Zinfandel e la Syrah; tra i bianchi il Sauvignon blanc, lo Chardonnay, il Muscat ed il Riesling.
Le zone di produzione piů famose nel mondo sono il Bordeaux, la Bourgogne la Champagne e l’Alsace in
Francia, La Rioja in Spagna e la Napa Valley in California.
In Italia i vitigni piů diffusi sono tra i rossi il Nebbiolo, il Sangiovese, il Primitivo ed il Montepulciano; tra i bianchi il Trebbiano, il Vitigno VermentinoVermentino, la Vernaccia ed il Moscato.
Le zone di produzione piů rinomate in Italia sono il Barolo, il Barbaresco, il Chianti e Montalcino.

Legislazione

Nella ComunitĂ  Europea la produzione e la classificazione dei vini sono disciplinate da appositi regolamenti comunitari e dalle relative norme nazionali applicative.
La regolamentazione comunitaria divide i vini in due grandi categorie:
  • Vini da tavola
Sono i vini prodotti nella ComunitĂ  Europea utilizzando le uve autorizzate, e che non sono sottoposti ad un particolare disciplinare di produzione.
  • Vini di QualitĂ  Prodotti in Regioni Determinate (V.Q.P.R.D)
Sono i vini prodotti nella Comunità Europea nel rispetto di uno specifico “Disciplinare di produzione” che definisce i tipi di uva che si possono utilizzare, la zona di produzione, il grado alcolico, l’invecchiamento ed altri parametri.

I Vini di QualitĂ  Prodotti in Regioni Determinate comprendono inoltre le seguenti sottocategorie:

  • Vini Liquorosi di QualitĂ  Prodotti in Regioni Determinate (V.L.Q.P.R.D)
  • Vini Spumanti di QualitĂ  Prodotti in Regioni Determinate (V.S.Q.P.R.D)
  • Vini Frizzanti di QualitĂ  Prodotti in Regioni Determinate (V.F.Q.P.R.D)

La normativa italiana divide i vini nelle seguenti categorie:
  • Vini da tavola
Questa categoria identifica i vini prodotti con uve autorizzate, senza dover rispettare particolari disciplinari di produzione; si tratta dei vini da tavola “veri e propri”, cioč quelli generici di qualitĂ  piů modesta, che possono riportare sull’etichetta la sola indicazione “Vino da tavola” ed il nome o la ragione sociale dell’imbottigliatore; facoltativamente possono riportare l’indicazione del colore (Bianco, Rosato, Rosso), ma non il o i vitigni utilizzati e l’anno di produzione
  • Vini ad Indicazione Geografica Tipica (IGT)
Per indicazione geografica tipica dei vini si intende il nome geografico di una zona utilizzato per designare il prodotto che ne deriva. Questa categoria comprende i vini da tavola prodotti in determinate regioni o aree geografiche (autorizzate per legge), talvolta secondo un generico disciplinare di produzione; essi possono riportare sull’etichetta, oltre all’indicazione del colore, anche l’indicazione del o dei vitigni utilizzati e l’annata di raccolta delle uve.
La menzione IGT può essere sostituita dalla menzione Vin de pays per i vini prodotti in Val d’Aosta, e dalla menzione Landweine per i vini prodotti nella provincia di Bolzano.
Generalmente in questa categoria rientrano i vini da tavola di qualitĂ  piů elevata.
È opportuno precisare inoltre che nelle due categorie sopra descritte si possono trovare anche vini di elevatissima qualitĂ  (e costo); la loro collocazione tra i “Vini da tavola“ o tra gli IGT č dovuta sia a scelte commerciali, sia all’impossibilitĂ , per la loro composizione (vitigni utilizzati), di rientrare nei disciplinari dei vini di qualitĂ  delle zone di produzione.
Per denominazione di origine dei vini si intende il nome geografico di una zona viticola particolarmente vocata; esso viene utilizzato per designare un prodotto di qualità e rinomato, le cui caratteristiche sono connesse all’ambiente naturale ed ai fattori umani. La categoria dei vini DOC comprende i vini prodotti in determinate zone geografiche nel rispetto di uno specifico disciplinare di produzione (approvato con Decreto Ministeriale).
Tali vini, prima di essere messi in commercio, devono essere sottoposti in fase di produzione ad una preliminare analisi chimico-fisica e ad un esame organolettico che certifichi il rispetto dei requisiti previsti dal disciplinare; il mancato rispetto dei requisiti ne impedisce la messa in commercio con la dicitura DOC.
  • Vini a Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG)
La categoria dei vini DOCG comprende i vini prodotti in determinate zone geografiche nel rispetto di uno specifico disciplinare di produzione (approvato con Decreto Ministeriale).
Le DOCG sono riservate ai vini già riconosciuti DOC da almeno cinque anni che siano ritenuti di particolare pregio, in relazione alle caratteristiche qualitative intrinseche, rispetto alla media di quelle degli analoghi vini così classificati, per effetto dell’incidenza di tradizionali fattori naturali, umani e storici e che abbiano acquisito rinomanza e valorizzazione commerciale a livello nazionale ed internazionale.
Tali vini, prima di essere messi in commercio, devono essere sottoposti in fase di produzione ad una preliminare analisi chimico-fisica e ad un esame organolettico che certifichi il rispetto dei requisiti previsti dal disciplinare; l’esame organolettico inoltre deve essere ripetuto, partita per partita, anche nella fase dell’imbottigliamento, per i vini DOCG č infine prevista anche un’analisi sensoriale (assaggio) eseguita da un’apposita Commissione; il mancato rispetto dei requisiti ne impedisce la messa in commercio con la dicitura DOCG.
Le DOCG e le DOC sono le menzioni specifiche tradizionali utilizzate dall’Italia per designare i VQPRD (vini di qualità prodotti in regioni determinate).
Alcuni di tali vini possono anche fregiarsi delle diciture “Classico”, “Riserva” o “Superiore”.
La specificazione “Classico” indica un vino prodotto in una zona di origine piů antica nell’ambito della stessa DOCG o DOC.
La menzione “Riserva” č attribuita ai vini che vengono sottoposti ad un periodo di invecchiamento piů lungo rispetto a quello previsto dal disciplinare.
La dicitura “Superiore” č attribuita ai vini che hanno una gradazione alcolica piů elevata rispetto a quella prevista dal disciplinare.

Tipi di vino

I vini si differenziano tra loro per il sistema di vinificazione (vini normali e speciali) e per le proprietĂ  organolettiche: colore, profumo, gusto e retrogusto; altri parametri concorrono a definire le caratteristiche di un vino: alcol, aciditĂ , sapiditĂ , sensazione di astringenza (dovuta ai tannini).
Inoltre ogni vino č caratterizzato da una temperatura di servizio (temperatura ideale per la consumazione) e da abbinamenti ottimali con determinate pietanze.
  • Vini normali
Si intendono per vini normali quei vini immessi al consumo dopo aver subito il solo processo di vinificazione (quindi senza interventi tecnici successivi o aggiunte di altri componenti).
    • Vino bianco
Il vino bianco si presenta all’aspetto di colore giallo in varie tonalitĂ  (dal paglierino all’ambrato, passando per il verdognolo); č generalmente caratterizzato da profumi floreali o fruttati, e va consumato ad una temperatura di servizio compresa fra 8°C e 12°C; al gusto prevalgono le sensazioni di freschezza e aciditĂ , anche se con l’aumentare della temperatura di servizio potrebbero presentarsi sgradevoli sensazioni di amaro.
Gli accoppiamenti ottimali sono con le pietanze a base di pesce, molluschi, crostacei, verdure e carni bianche, ed in generale con piatti di cottura rapida e sughi poco strutturati.
    • Vino rosato
Il vino rosato si presenta all’aspetto di colore tra il rosa ed il rosso leggerissimo; č generalmente caratterizzato da profumi fruttati, e va consumato ad una temperatura di servizio compresa fra 10°C e 14°C; al gusto prevalgono le sensazioni di leggera aciditĂ , di aromaticitĂ  e di lieve corpositĂ .
Gli accoppiamenti ottimali sono con pietanze gustose a base di pesce, paste asciutte con sughi delicati, salumi leggeri.
    • Vino rosso
Il vino rosso si presenta all’aspetto di colore rosso in varie tonalitĂ  (dal violaceo al rubino al granato); č generalmente caratterizzato da un’ampia varietĂ  di profumi (fiori, frutta, confettura, erbe, spezie) e da una piů o meno elevata sensazione di morbidezza, corpositĂ  ed astringenza; va consumato ad una temperatura di servizio compresa fra 14°C e 20°C.
Gli accoppiamenti ottimali sono con le carni rosse, la cacciagione, i formaggi, e tutte le pietanze basate su cotture prolungate e sughi strutturati.
    • Vino novello
  • Vini speciali
    • Vino spumante
    • Vino spumante aromatico
    • Vino passito
    • Vino liquoroso
    • Vino aromatizzato

(da sviluppare)

Etichetta

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Contenitori

(da sviluppare)

Enologia

(da sviluppare)

Zone italiane di produzione

(da sviluppare)

Elenco dei vini italiani

Vini DOCG

In Italia 28 vini hanno ricevuto la Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG)
Inoltre per 2 vini a Denominazione di Origine Controllata č in corso di emanazione il Decreto di approvazione della DOCG

Vini DOC

In Italia piů di 300 vini hanno ricevuto la Denominazione di Origine Controllata (DOC)

Vini IGT

Elenco di vini IGT italiani suddivisi per regione in ordine alfabetico
  • Abruzzo
  • Basilicata
  • Calabria
  • Campania
  • Emilia-Romagna
  • Friuli-Venezia Giulia
  • Lazio
  • Liguria
  • Lombardia
  • Marche
  • Molise
  • Piemonte
  • Puglia
    • Salento
      • Don Carmelo prodotto nella tenuta del cantante Al Bano a Cellino San Marco in provincia di Brindisi
      • Leonardo De Castris prodotto nella provincia di Lecce
  • Sardegna
  • Sicilia
  • Toscana
  • Trentino-Alto Adige
  • Umbria
  • Valle d'Aosta
  • Veneto

(da sviluppare)

Vini da tavola

Elenco di alcuni importanti vini da tavola italiani suddivisi per regione in ordine alfabetico
  • Abruzzo
  • Basilicata
  • Calabria
  • Campania
  • Emilia-Romagna
  • Friuli-Venezia Giulia
  • Lazio
  • Liguria
  • Lombardia
  • Marche
  • Molise
  • Piemonte
  • Puglia
  • Sardegna
  • Sicilia
  • Toscana
  • Trentino-Alto Adige
  • Umbria
  • Valle d'Aosta
  • Veneto

(da sviluppare)

Le produzioni straniere

Francia

Spagna

Germania

Portogallo

Europa

America del Nord

America del Sud

Australia

Sud Africa

(da sviluppare)



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