Pavullo nel Frignano
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Pavullo nel Frignano | |||
Paese: | Italia | ||
Regione: | Emilia-Romagna | ||
Provincia: | Modena di Modena (MO) | ||
Latitudine: | 44° 20‘ Nord | ||
Longitudine: | 10° 50‘ Est | ||
Altitudine: | 682 m s.l.m. | ||
Superficie: | 144 km2 | ||
Popolazione: - Totale - Densità | 14.913 104 ab/km2 | ||
Frazioni: | Benedello, Camatta, Castagneto, Coscogno, Crocette, Frassineti, Gaiato, Iddiano, Niviano, Miceno, Montebonello, Montecuccolo, Montorso, Monzone, Olina, Renno, Sassoguidano, Verica | ||
Comuni limitrofi: | Serramazzoni, Polinago, Lama Mocogno, Montecreto, Sestola, Zocca, Marano sul Panaro | ||
CAP: | 41026 | ||
Prefisso telefonico | 0536 | ||
Codice ISTAT: | 036030 | ||
Codice fiscale: | |||
Abitanti (nome): | pavullesi | ||
Sito istituzionale: | pavullo-nel-frignano.mo |
Pavullo nel Frignano è un comune di 14.913 abitanti dell’Emilia-Romagna meridionale, in provincia di Modena.
Table of contents |
2 Storia 3 Cultura 4 Economia 5 Amministrazioni 6 Mercati |
Geografia
Posta nel centro di un altopiano circondato da crinali di diversa altezza su cui dominano le alture di Montecuccolo e Gaiato, situata sulle colline che fanno da spartiacque tra le valli dei fiumi Panaro e Secchia, a sud del capoluogo.
Storia
Il nome Pavullo deriva da “paule” o “palude”, la palude nei pressi della quale sorgeva e che rimane in piccola parte ancora visibile al limitare dell’abitato verso sud. Inizialmente interessata da insediamenti di Liguri Friniates e Celti, la zona stata in seguito conquistata dai Romani che realizzarono in questi luoghi un vero e proprio accampamento militare, mantenendo l’organizzazione del territorio preesistente. È quindi plausibile che proprio da tale struttura difensiva romana derivi la struttura difensiva alto medievale conosciuta con il nome di Castrum Feronianum. Il Castrum Feronianum aveva il suo fulcro a Poggiocastro il colle fortificato pi alto, e comprendeva tutto l’attuale Frignano.Nei secoli XII, XIII e XIV l’organizzazione delle pievi, dove l’organizzazione civile del territorio coincideva con quella religiosa, sostituì l’organizzazione di stampo militare. Il centro amministrativo dell’intero territorio del Frignano fu per molti secoli, almeno fino al XV, il Castello di Montecuccolo. La Costruzione di tale edificio risale probabilmente al XII secolo.
Elemento di grande importanza nello sviluppo del territorio sono state anche le numerose vie che collegavano l’Emilia alla Toscana. Tra queste, di particolare importanza furono la Via Vandelli e dalla Via Giardini, che diedero impulso allo sviluppo economico e urbanistico di Pavullo nel XVIII secolo. Come conseguenza di ciò, nel 1832 il duca Francesco IV designò Pavullo quale capoluogo del Frignano assegnandogli come stemma l’antica aquila del Frignano, e promosse la costruzione di un palazzo da destinare a propria residenza all’interno del parco che si trova a nord dell’abitato, che venne progettato come complemento del Palazzo Ducale e sistemato “all’inglese”. Tra le varie specie botaniche autoctone ed esotiche presenti in tale parco, spicca un cedro del libano di dimensioni imponenti, soprannominato ‘’il Pinone’’ che, insieme al Castello di Montecuccolo, rappresenta il simbolo della cittadina. Il Palazzo un edificio neoclassico a tre piani con scalone a doppia rampa all’interno del quale hanno sede la Biblioteca Comunale “Giovanni Santini”, la Galleria d’Arte Contemporanea, la Galleria dei Sotterranei, la Fonoteca Comunale, il coro e la banda locali, l’ufficio Informagiovani, l’Associazione Turistica Pro-Loco, ed il Tribunale.
Cultura
Arroccato su una delle colline che circondano la cittadina, il Castello di Montecuccolo sovrasta il piccolo borgo medioevale omonimo, dove spicca la bella chiesa di S. Lorenzo, costruita nel 1577.Il castello, pur se parzialmente danneggiato, conserva ben visibili le caratteristiche dell’impianto originario. Qui nacque Raimondo Montecuccoli, famoso scrittore e condottiero che, al comando delle truppe asburgiche, respinse l'avanzata dei turchi verso Vienna. Grazie ad una serie di restauri conservativi, stato possibile restituirne l’uso al pubblico ed ora sede di mostre dedicate ad artisti locali e di rievocazioni storiche del periodo medioevale. La chiesa Plebana di San Giovanni Battista di Renno, risale al VIII –IX secolo. Poste sulle colline a coronamento difensivo dell’abitato di Pavullo, degne di nota sono anche la torre di Gaiato, a pianta quadrata, e la torre di Lavacchio, circondata da case contraddistinte dai cosiddetti ‘’murales’’, dipinti contemporanei che ne ricoprono la facciata e danno al borgo un aspetto molto pittoresco. Nella frazione di Coscogno possibile ammirare la pieve del XVII secolo, creata dal rimaneggiamento delle precedente pieve risalente al VI-VIII secolo di cui però rimane ancora visibile il portale.
Di particolare importanza storico-artistica il Ponte di Olina costruito nel 1522, che attraversa il fiume Panaro nei pressi dell’omonima frazione.
Economia
La vocazione agricola della zona dà una discreta produzione di ortaggi, frutta, uva da vino, cereali e foraggi e fà del paese il maggiore mercato agricolo dell’Appennino Modenese. Oltre l’allevamento e le tradizionali industrie alimentari, nei passati decenni hanno avuto un certo sviluppo anche le industrie della ceramica, della maglieria e del legno. È frequentato come località di villeggiatura estiva. Da visitare l’Orto botanico di flora appenninica e medicinale e la Riserva naturalistica di Sassoguidano, ove possibile praticare birdwatching.Amministrazioni
La cittadina fa parte della Comunità Montana del Frignano, che qui ha la sua sede.