Ruggero II
Ruggero II (1093 - 1154), figlio e successore di Ruggero I di Sicilia inizia a regnare nel 1112. È suo vanto quello di aver unificato in un unico regno tutte la conquiste Normanne e di aver offerto loro un governo scientifico, personalizzato e centralizzato.
Quando Guglielmo, duca di Puglia, nipote di Roberto il Guiscardo, morì senza figli nel giugno del 1127,
Ruggero reclamò tutti i possedimenti Altavilla e la Signoria di Capua. Tuttavia l'unione di Sicilia e Puglia
era osteggiata dal Papa Onorio II e dai Signori locali stessi.
A Capua (dicembre 1127), il Papa predicava una "crociata" contro Ruggero, mettendo Roberto II di Capua e
Rainulfo III di Alife (cognato di Ruggero) contro di lui. Tuttavia questa coalizione fallì, e nell'agosto 1128
Onorio a Benevento nominò Ruggero Duca di Puglia. La resistenza dei baroni fu sostenute da Napoli, Bari,
Salerno ed altre città che avevano l'obiettivo delle libertà civiche. A settembre del 1129 Ruggero fu
pubblicamente riconosciuto come duca da Napoli, Bari, Capua e le altre. Egli cominciò allora ad imporre l'ordine nei
possessi Altavilla, dove il potere del duca era andato a lungo indebolendosi.
Per legare assieme tutti questi stati,
il titolo reale sembrava essenziale e la morte di Onorio nel febbraio 1130, seguita da una duplice elezione
(Papa e Antipapa) avvenne nel momento decisivo. Nell'elezione del nuovo Pontefice scoppiò uno scisma fra
Innocenzo II, eletto con l'appoggio dei Frangipane e Anacleto II sostenuto dai Pierleoni. Nella confusione che ne seguì Innocenzo, pur riconosciuto dalla maggior parte della cristianità , fu costretto a rifugiarsi
in Francia, rimase a Roma invece Anacleto II che tuttavia aveva bisogno di maggiori consensi. Ruggero lo appoggiò ed il prezzo fu la corona: il 27 settembre 1130 una Bolla di Anacleto fece Ruggero Re di
Sicilia. L'incoronazione avvenne a Palermo il 25 dicembre 1130.
Tutto ciò spinse Ruggero in una guerra di dieci anni. Bernardo di Chiaravalle, campione di Innocenzo mise in piedi
una coalizione contro Anacleto ed il suo "Re mezzo pagano". Ad esso si aggiunsero Luigi VI di Francia, Enrico I di Inghilterra e l'Imperatore Lotario II, Sacro Romano Imperatore. Nel frattempo il Sud
Italia insorse. I ribelli sbaragliarono il Re a Nocera il 24 luglio 1132. Tuttavia nel luglio 1134
le sue truppe costrinsero Rainulfo, Sergio duca di Napoli e gli altri ribelli a sottomettersi, mentre Roberto fu
espulso da Capua. Contemporaneamente il previsto attacco di Lotario a Ruggero aveva guadagnato l'appoggio di Pisa,
Genova e dell'Imperatore d'Oriente, ciascuno dei quali temeva la crescente potenza del regno Normanno.
Nel febbraio 1137 Lotario cominciò a spostarsi verso il Sud e fu raggiunto da Rainulfo e dai ribelli. A giugno
assediò e prese Bari. A San Severino, dopo una campagna vittoriosa, egli ed il Papa insieme nominarono Rainulfo
duca di Puglia (agosto 1137), quindi l'Imperatore rientrò in Germania. Ruggero, liberato dal pericolo
incombente, riprese terreno, saccheggiò Capua e costrinse Sergio ad accettarlo come Signore di Napoli.
A Rignano Garganico Rainulfo di nuovo sconfisse il Re, ma nell'aprile del 1139 morì e Ruggero sottomise gli ultimi
ribelli.
Salita al potere nell'Italia meridionale
Tomba di Ruggero II Cattedrale di Palermo |
Ruggero era divenuto uno dei più potenti Re d'Europa. A Palermo Ruggero attrasse intorno a se i migliori uomini di ogni razza, come il famoso geografo Arabo Idrisi e lo storico Nilus Doxopatrius. Il Re accolse tutti gli eruditi e mantenne nel regno una completa tolleranza per tutti i credi, razze e lingue. Egli fu servito da uomini di ogni nazionalità come l'inglese Thomas Brun nella Curia, il rinnegato musulmano Muslim Christodoulos nella flotta, e George di Antiochia che nel 1132 fu fatto "amiratus amiratorum", in effetti primo Visir.
Ruggero rese la Sicilia la potenza dominante del Mediterraneo. Una potente flotta venne costruita sotto diversi ammiragli, o "emiri" fra i quali il principale fu George di Antiochia, formalmente al servizio del principe mussulmano di El Mehdia. Effettuò inoltre una serie di conquiste sulla costa africana (1135 - 1153) che andavano da Tripoli a Capo Bona.
La Seconda Crociata (1147 - 48) offrì a Ruggero l'opportunità di riprendere i progetti di Roberto il Guiscardo sull'Impero Romano d'Oriente. George fu mandato a Corinto alla fine del 1147 e spedì all'interno un esercito che saccheggiò Tebe. Nel giugno 1149 l'ammiraglio apparve avanti a Costantinopoli e sfidò l'Imperatore bizantino con frecce incendiarie contro le finestre del palazzo. Tuttavia l'attacco all'Impero non ebbe risultati durevoli. Il Re morì a Palermo il 26 febbraio 1154, e suo successore fu il quarto dei figli Guglielmo.
Si veda anche: Monarchi di Napoli e Sicilia (in inglese)