Pisa
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Paese: | Italia |
Regione: | Toscana |
Provincia: | Pisa di Pisa (PI ) |
Latitudine: | 43° 43‘ Nord |
Longitudine: | 10° 24‘ Est |
Altitudine: | 4 m s.l.m. |
Superficie: | 185 km2 |
Popolazione: - Totale - Densità | 85.379 462 ab/km2 |
Frazioni: | |
Comuni limitrofi: | Calci Cascina Castelfranco di Sotto Pontedera Ponsacco San Giuliano Terme San Miniato Santa Croce sull'Arno Santa Maria a Monte Vecchiano |
CAP: | 56100 |
Prefisso telefonico | 050 |
Codice ISTAT: | 050026 |
Codice fiscale: | G702 |
Abitanti (nome): | pisani |
Sito istituzionale: | comune.pisa |
Pisa - È un comune della Toscana ed il capoluogo della omonima provincia.
A Pisa si trova l'Aeroporto «Galileo Galilei».
Table of contents |
2 Cultura 3 Amministrazione 4 Vedi anche: 5 Link |
Storia
Antica repubblica marinara assieme ad Amalfi, Venezia e Genova, Pisa ha tracce antiche che, per quanto riguarda la presenza dell’uomo nell'area cittadina sembrano risalire al Paleolitico superiore.
La città sorse in prossimità della confluenza delle foci dei fiumi Arno ed Auser, oggi scomparso, in una zona all’epoca lagunare. Le origini di Pisa state nel tempo attribuite ai Pelasgi, ai greci (Teuti o della Focide), ai Greci, agli Etruschi e ai Liguri e sono tuttora incerte. In base ai ritrovamenti archeologici si può sostenere con certezza l’esistenza di una città marittima e dedita a traffici con i Greci, i Fenici e i Galli almeno dalla metà del VI secolo a.C. Anche gli autori romani attribuiscono a Pisa una non giovane età.
Tra questi in particolare Virgilio, Plinio, Strabone e Servio. Servio sostiene che i fondatori della città furono i Teuti mentre secondo Plinio la città sarebbe stata fondata dai Teuti oppure da Pelope, Re dei Pisei, tredici secoli prima di Cristo. Strabone ne attribuisce invece le origini a Nestore, Re di Pilo, successivamente alla caduta di Troia, mentre in quello stesso periodo, stando all’Eneide, Pisa appare già una città grande e potente.
Il ruolo marittimo della città era già spiccato all’epoca se vero che gli autori antichi attribuivano ad un pisano l’invenzione del rostro. Studi recenti sostengono che l’espansione della città abbia comportato la necessità di utilizzare, oltre al porto fluviale, nuovi porti marittimi tra i quali uno a S.Piero a Grado, uno nella zona di S.Rossore e uno nei pressi di Livorno. I primi due furono in seguito abbandonati per l’interramento della laguna e gli scali furono trasferiti lungo il corso dell’Arno.
Col passare del tempo entrò nell’orbita politica di Roma e fu base di numerose imprese navali romane contro Liguri, Galli e Cartaginesi. Nel 180 AC divenne colonia romana. e sotto il consolato di Giulio Cesare ottenne lo status di colonia Julia Obsequens e una maggiore autonomia.
Con la caduta dell’impero romano Pisa non subì la decadenza di altre città probabilmente a causa della complessità del suo sistema fluviale di allora, che permetteva una facile difesa della città, e del possesso di una flotta. Il rilievo militare della città pare non essere stato scarso se, agli inizi del 600, tale flotta sembra aver minacciato la prosecuzione delle trattative di pace tra Bizantini e Longobardi. Inizialmente unico avamposto bizantino nella Tuscia conquistata dai Longobardi, entrò poi a far parte della Tuscia stessa probabilmente non a causa di una guerra ma in quanto lentamente assorbita nel periodo successivo al confronto tra i due regni. Da questo momento inizia l’ascesa di Pisa al ruolo di porto principale del Tirreno e di centro degli scambi della Tuscia con Corsica, Sardegna e coste meridionali di Francia e Spagna. Con la sconfitta di Re Desiderio cui Pisa era fedele, l’avvento dei Franchi e la vittoria di Carlo Magno, la città ebbe una crisi dalla quale si risollevò presto. Dal punto di vista politico essa fu inserita nella contea-ducato di Lucca. Nel 930 fu trasformata in centro di contea, status che perdurò fino all’avvento di Ottone I, all’interno della Marca di Tuscia che aveva in Lucca la sua capitale ma in Pisa la città pi importante se vero che a metà del 900 Liutprando, vescovo di Verona, chiamava Pisa “Tusciae provinciae caput” e un secolo dopo il marchese di Tuscia veniva comunemente chiamato “marchese di Pisa”. Dal punto di vista militare invece, l’emergere dei saraceni nel IX secolo indusse Pisa ad allestire autonome flotte per contrastare i pirati. E furono tali flotte la garanzia dell’espansione della città.
La prima fase dello sviluppo della potenza pisana vede la città impegnata nel contenimento dei pirati saraceni nel Mediterraneo occidentale. Le imprese navali iniziano nell'828 con una spedizione contro le coste africane. Nell'871 Pisa partecipò in forze alla difesa di Salerno dall'attacco dei saraceni. Nel 970, dette un importante contributo alla spedizione dell'imperatore Ottone I che sconfigge una flotta bizantina in Calabria.
Nel 1005 occupò e saccheggiò Reggio Calabria. Altre spedizioni antiarabe furono la conquista e l'occupazione di Bona, in Africa settentrionale, nel 1034, la vittoriosa spedizione contro la città tunisina di El Mehedia nel 1088 ed il saccheggio di Palermo del 1063 con i cui marmi si dette inizio alla costruzione della Piazza dei miracoli. Nel corso dello scontro con gli arabi vi furono i grandi accrescimenti territoriali della città che nel 1016 strappò la Sardegna a Mugahid, detto Musetto, nel 1052 conquistò la Corsica e nel 1116 le Baleari.
La crescita del potere economico e politico Pisa la ebbe principalmente con l’acquisizione di possedimenti e diritti commerciali verso l’est del Mediterraneo durante il periodo delle Crociate. A seguito di tale crescita aumentarono progressivamente i contrasti con le altre Repubbliche marinare e con le città toscane. Nel 1136 vi fu il saccheggio e la distruzione di Amalfi. Durante le lotte con Genova per il possesso della Corsica e della Sardegna, Pisa subì una disastrosa sconfitta nella battaglia della Meloria (1284).
La potenza terrestre non ne risentì immediatamente e ancora nel 1315 truppe pisane sconfiggevano duramente i fiorentini nella battaglia di Montecatini. Il lento declino era tuttavia iniziato e nel 1406 i fiorentini riuscivano ad impossessarsi della città. Nel 1494 il duro regime a cui la città fu sottoposta e l'orgoglio dei cittadini pisani fece sì che al calare in Italia del Re francese Carlo VIII scoppiasse la rivolta. La riconquistata libertà non durò tuttavia che quindici anni e nel 1509 Pisa dovette definitivamente piegarsi a Firenze.
Cultura
Tra i monumenti pi importanti di Pisa c’ la cattedrale (1068-1118), in stile romanico con la facciata in marmo, portali in bronzo di Bonanno Pisano ed il pulpito di Giovanni Pisano) e la Torre pendente del XII secolo, alta 55 metri, che acquisì la sua caratteristica inclinazione immediatamente dopo l’inizio della sua costruzione.
Amministrazione
Vedi anche:
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