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Thomas Edward Lawrence

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Lawrence d'Arabia
Thomas Edward Lawrence, alias Lawrence d'Arabia - (Tremadoc, Galles 1888 - Bovington, Dorset 1935). Anche noto come T.E. Smith, T.E.Shaw e John Hume Ross. Nella scultura funebre che lo ricorda, in una piccola chiesa di Wareham (contea del Dorset, Inghilterra) - poco distante dal luogo dell'incidente che gli fu fatale - è raffigurato così: abbigliato come un principe della Mecca, sandali ai piedi, il corpo avvolto in una candida djellaba, per cuscino una sella di cammello, alcuni libri e una spada con l'impugnatura d'oro.

Lawrence d'Arabia

Era, secondo i dagherrotipi d'epoca, di esile costituzione, non molto alto, carnagione chiara, occhi azzurri e biondo di capelli. Quando, molto giovane, lasciò l'Inghilterra per compiere i primi viaggi in Medio Oriente, sicuramente non sapeva che sarebbe entrato nella leggenda, arabo tra gli arabi, con il nome di Lawrence d'Arabia. Le sue epiche gesta sono state raccontate dal giornalista americano Lowell Thomas, suo primo biografo.

Il colonnello Thomas E. Lawrence fu archeologo, ufficiale dei servizi segreti di Sua Maestà britannica e scrittore (fra l'altro tradusse l'Odissea di Omero). Paladino del nazionalismo arabo, viene ricordato come uno dei più controversi e discussi protagonisti della insurrezione delle tribù arabe contro la dominazione ottomana a inizio del 1900 nella zona compresa fra l'Hegiaz e la Transgiordania.

Archeologo e agente segreto

Nacque il 15 agosto 1888 a Tremadoc, Caernarfonshire, nel Galles settentrionale, da una relazione che suo padre, un irlandese di nome Chapman, ebbe con la propria governante. A circa vent'anni si stabilì a Oxford. La ricerca delle proprie origini, nella fase adolescenziale, lo aveva provato sia nel fisico - ritardandogli lo sviluppo - che nello spirito.

Entrato nelle grazie di David Hogarth (influente esponente dell'associazione Round Table, che lo aveva appoggiato negli studi al Jesus College di Oxford e introdotto nell'esclusivo quanto misterioso circolo) iniziò a viaggiare fra la Francia e il Medio Oriente, visitando la Palestina, la Giordania e l' Egitto. Nel 1910 è a Karkemish, fra Siria e Turchia, dove sulle rive dell'Eufrate compie scavi per conto del British_Museum. Arruolato nel 1914 al Servizio cartografico dello Stato maggiore dell'esercito inglese in Egitto, passa due anni dopo all'Intelligence militare e politica.

La rivolta araba

Nel 1916 la prima guerra mondiale era in pieno svolgimento; sul fronte africano Il Regno Unito tentava di tenere testa e porre un freno alle forze dell'Impero ottomano; in questo contesto, le popolazioni nomadi che abitavano il territorio fra l'Arabia e la Palestina, e che fino ad allora erano disseminate in un rivolo di tribù, guidate dall'emiro Faisal e dallo sceriffo della Mecca Abd Allah ibn Hussein, decisero di unirsi e sollevarsi per giungere alla fondazione di uno Stato indipendente. Lawrence, nel frattempo arruolatosi come agente dell'Intelligence britannica al Cairo era un profondo conoscitore degli usi e costumi arabi e ne sposò totalmente la causa.

I "raid" di "Aurans Iblis"

Condottiero (o solo sconsiderato soldato di ventura, secondo i suoi detrattori) alla guida della rivolta araba, quindi, ma soprattutto stratega della guerriglia, che teorizzò successivamente nell'edizione del 1929 della Encyclopaedia Britannica. Per molti biografi, fu solo un mitomane e un millantatore, per i beduini del deserto, suoi compagni nelle lunghe traversate fra le dune, era semplicemente Aurans Iblis, Lawrence il diavolo.

Di fatto, in maniera totalmente autonoma rispetto alle gerarchie militari, Lawrence riorganizzò le truppe arabe, riunite in un esercito di settantamila uomini, e ponendosi alla loro guida iniziò a compiere azioni di sabotaggio alla linea ferroviaria che congiungeva le città di Damasco e di Medina. Scopo di tali raid - ispirati alle tattiche adottate durante la Guerra boera - era impedire il passaggio dei rifornimenti per i reparti turchi e, nel contempo, sottrarre forti contingenti nemici ad altre azioni difensive su altri fronti.

Verso Damasco

La prima importante vittoria, Lawrence e Hussein la conseguirono il 6 luglio 1917 con la conquista del porto di Aqaba, sul Mar_Rosso. Da quel momento, preso il comando del contingente arabo con i gradi di tenente colonnello, e ormai diventato Lawrence d'Arabia, si unisce al generale Edmund Allenby, capo delle forze britanniche in Medio Oriente, giungendo 1919 a Damasco.

La vittoriosa campagna di Palestina non porterà però agli uomini di Faisal e ibn Hussein la tanto sospirata unificazione in nazione araba. Infatti, con l' Accordo Sikes-Picot, Francia e Gran Bretagna attribuiranno così i territori conquistati: Libano e Siria, staccati dalle nazioni arabe, verranno posti sotto mandato francese; la Palestina, sotto mandato britannico, con l'inizio della colonizzazione del territorio.

I sette pilastri della saggezza

Deluso dagli eventi post-bellici, Lawrence con gesto eclatante, dopo aver preso parte alla Conferenza per la pace del 1919, si dimette dalla carica di consigliere politico degli Affari Arabi giungendo a rifiutare la carica di viceré delle Indie.

Decide quindi di ritirarsi a vita privata in Inghilterra e per qualche tempo vi riesce, dedicandosi alla stesura de I sette pilastri della saggezza ("The Seven Pillars of Wisdom"), libro di memorie (ma anche racconto poetico) dapprima pubblicato come "La rivolta nel deserto" e, successivamente, nel 1936, nella versione integrale.

Nello stesso anno viene pubblicata anche la sua tesi di laurea, "Castelli crociati". Altri momenti della sua esperienza araba saranno raccontati in un altro libro, The Mint (pubblicato postumo nel 1955, in Italia come "L'aviere Ross").

Altre identità

Dal 1922, in cerca di una nuova identità, Lawrence cancella letteralmente la propria diventando via via il soldato carrista T.E. Smith, quindi l'aviere T.E. Shaw ed infine l'aviere meccanico John Hume Ross, nome con il quale si arruola nella RAF. Da lì a sette anni sarà espulso due volte e altrettante nuovamente arruolato. Come aviere, Lawrence fu al centro di un incidente poco conosciuto avvenuto la sera del 17 maggio 1919 all'aeroporto romano di Centocelle (allora aeroporto "Francesco Baracca").

Durante uno scalo tecnico nel trasferimento dall'Inghilterra verso Il Cairo, il suo aereo - a causa della scarsa visibilità - si capovolse: due dei membri dell'equipaggio morirono mentre gli altri, fra cui lo stesso Lawrence, rimasero leggermente feriti. Avuta notizia dell'incidente, il re Vittorio Emanuele III si recò personalmente a trovare Lawrence (che a trentuno anni era già personaggio di rilievo, almeno tanto da scomodare un sovrano) ricoverato in ospedale.

Nel 1935 Lawrence viene congedato definitivamente e si ritira a Clouds Hill, presso Bovington, nella contea del Dorset. Già da tempo si incrociano voci e indiscrezioni sulla sua vita privata, sulle sue presunte tendenze omosessuali e masochiste, per lo più collegate a quello che lui stesso evocò nei Sette pilastri come l'"incidente di Deraa" (quando, prigioniero dei turchi, sarebbe rimasto vittima di violenze sessuali).

Questo e altri episodi sarebbero avvalorati - anche se i biografi non sempre concordano - da documenti solo di recente resi pubblici dal Public Record Office britannico; fra essi un carteggio composto da diari e lettere consegnato dopo la sua morte alla Bodleaian Library dal fratello Arnold.

Si è saputo così di rimesse di denaro che Lawrence, per il tramite della RAF, fece a più riprese dal 1924 fino alla morte a favore di diverse persone, fra cui due signore; e con una di loro, una insegnante a nome Ruby Bryant, si dice avesse contratto matrimonio.

Misterioso incidente

Il 13 maggio di quello stesso anno, mentre percorre sulla sua motocicletta "Brough" una piccola strada di campagna, Lawrence rimane vittima di un incidente, secondo molti non del tutto casuale. Ne uscirà in coma e morirà pochi giorni dopo, il 18 maggio, nella sua casa di campagna dove abitava.

Aveva scritto ne "I sette pilastri della saggezza": "Non tutti gli uomini sognano allo stesso modo ... Io intendevo creare una Nazione nuova, ristabilire un'influenza decaduta, dare a venti milioni di Semiti la base sulla quale costruire un ispirato palazzo di sogni per il loro pensiero nazionale ...".

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