Tiziano
Tiziano Vecellio (1490, Pieve di Cadore - 1576, Venezia), pittore italiano.
Nasce a Pieve di Cadore nel 1490 e muore a Venezia nel 1576. Passa varie botteghe, tra le quali quella di Bellini e di Giorgione, da cui assimila la sensibilità artistica. Tra il 1518 e il 1521 si trova a Ferrara, a servizio dei d’Este, poi a Mantova, Brescia, Ancona, Venezia, Urbino, Roma (dove incontra Michelangelo), Germania, Milano. Nel 1533 diventa pittore ufficiale di Carlo V. Creerà a Venezia una fiorente bottega, in cui lavorerà fino alla vecchiaia.
Tiziano matura uno stile personale dei colori, che vengono stesi in modo rapido e talvolta impreciso, senza disegni preparatori: il risultato è l’immediatezza e l’espressività , le figure sono accennate e più vive e reali.
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Opere principali
L’assunta
olio su tavola
1518
690x360 cm
Narrazione a tre registri: in basso sono rappresentati gli apostoli, che hanno le braccia rivolte al cielo, verso Maria che si libra tra loro e Dio, in piedi su una nube, attorniata dai cherubini. Ella è in tensione verso il cielo, con le mani levate in alto, e il volto in estasi; la veste è molto naturalistica. Alla sommità si trova Dio, immobile in contrasto con il movimento degli altri corpi, in controluce rispetto allo splendore del cielo che illumina la parte superiore della scena. L’uso del colore e della luce ci proiettano realisticamente nella scena.Pala Pesaro
olio su tavola
1526
Madonna in trono fra i Santi Pietro, Francesco e Antonio e la famiglia committente. La Madonna è sulla destra, sulla diagonale, in evidenza. Lo spazio è complesso, come suggeriscono le ampie colonne (tra le quali, due angeli innalzano una croce su una nuvola), i diversi piani, le immagini dei committenti tagliati. I santi sono rappresentati senza alcuna gerarchia, in modo molto naturale. Attraverso sfumature di luce, i volti assumono moltissime sfumature, i panneggi sono cangianti, i colori contrapposti tra chiari e scuri. L’effetto è quello di grande realismo e di centralità della Vergine.Venere di Urbino
olio su tela
1538
Giovane donna nuda semidistesa su un letto in una casa patrizia; sullo sfondo si vede una finestra e due fantesche che riassettano. Ai piedi del letto dorme un cagnolino, a significare che la donna rappresentata non è una dea. La maggior differenza con la venere del maestro è la consapevolezza e la fierezza della propria bellezza e della propria nudità : la donna è sveglia e guarda in modo deciso chi la osserva. Il colore chiaro e caldo del corpo contrasto con lo sfondo e con i cuscini scuri; la fuga prospettica è verso destra, sottolineata dalle fantesche e dai toni sempre più freddi, che fanno risaltare la donna, posta su una linea obliqua.Paolo III Farnese con i nipoti
olio su tela
1546
Ritrae il vecchio papa, seduto su di una sedia, con il nipote Ottaviano, genuflesso, e dietro Alessandro in abito cardinalizio distratto. Il ritratto mette in evidenza anche i caratteri dei personaggi: il papa malato e curvo rimprovera con lo sguardo Ottaviano, che si inchina per dovere formale (effettivamente successivamente tenterà di uccidere il proprio padre). Lo sfondo e la tovaglia sono scuri e l’uso di colori pastosi e di pennellate poco definite lascia un senso di oppressione e di tetraggine.PietÃ
olio su tela
1576
Sullo sfondo di un nicchione manierista, si trova la Madonna che regge con volto amorevole ed impassibile il Cristo, semisdraiato e sorretto da Nicodemo prostato. Alla sinistra, in piedi si trova la Maddalena, vertice di un ideale triangolo. Un piccolo autoritratto orante con il figlio Orazio è posto alla base di una delle colonna che incorniciano il nicchione. I colori sono lividi, scuri, le pennellate sono imprecise, abbozzate, l’atmosfera spettrale e drammatica. L’artista lo realizzò con l’aiuto di Palma il Giovane e lo volle per la propria tomba.