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Michelangelo Buonarroti


Michelangelo Buonarroti (Caprese, Arezzo, 6 marzo 1475 - Roma, 18 febbraio 1564) č stato uno dei massimi artisti italiani del tardo Rinascimento. Fu scultore, pittore e architetto ma scrisse anche poesie su semplici fogli di carta. Intese fare della sua attivitĂ  un'incessante ricerca dell'ideale di bellezza. Fu artista geniale quanto irrequieto, sicuramente uno dei protagonisti della storia dell'arte occidentale del suo tempo. Il nome di Michelangelo č essenzialmente collegato ad una serie di opere che lo hanno consegnato alla storia dell'arte. Alcune di esse - situate nella CittĂ  del Vaticano, sede della Chiesa cattolica - sono conosciute in tutto il mondo, come l'affresco alla volta della Cappella Sistina (con la Creazione di Adamo - uno dei piů importanti lavori dell'arte occidentale - e il grande Giudizio Universale posto sopra l'altare.

Altri suoi capolavori sono, sempre in Vaticano ma nella Cappella Paolina, il Martirio di San Pietro e la Conversione di San Paolo. Come scultore, Michelangelo ha lasciato, fra le altre, opere come la celebre Pietà (alta 1,80 mt, scolpita intorno al 1499 dall'artista ventiquatreenne), il David e il Mosé, considerati sublimi esempi di questo tipo di arte.

Figlio di Ludovico di Leonardo Buonarrota Simoni, podestà al Castello di Chiusi e di Caprese, e di Francesca di Neri del Miniato del Sera, all'età di tredici anni Michelangelo fu inserito nella bottega di Domenico Ghirlandaio. Dopo appena un anno, però, preferì dedicarsi allo studio delle sculture antiche presso Bertoldo di Giovanni che operava nel giardino di Lorenzo de' Medici.

Fu la frequentazione di Palazzo Medici che gli consentì di conoscere personalità del suo tempo, come Poliziano, Marsilio Ficino e Pico della Mirandola. Ebbe modo così di crescere nutrendosi della dottrina platonica ed elaborando un proprio gusto artistico derivato dalle opere di Masaccio, Donatello, Giotto.


A renderlo celebre non ancora ventenne furono La Madonna della Scala e la Battaglia dei Centauri (dipinti intorno al 1492 circa, ora conservati presso la Casa Buonarroti a Firenze). Quando Lorenzo il Magnifico morì, dovette riparare prima a Venezia e poi a Bologna. Il XVI secolo era appena iniziato quando ricevette la commissione del David, opera per l'epoca di travolgente innovazione: l'artista affrontava il tema dell'eroe in maniera insolita rispetto all'iconografia data dalla tradizione, rappresentando il simbolo della fede ebraica con il corpo di un uomo giovane e privo di vesti, dall'atteggiamento pacato ma pronto ad una reazione, quasi a simboleggiare - secondo molti - il nascente ideale politico repubblicano.

Passeranno piů di quarant'anni e Michelangelo sarĂ  chiamato a progettare la nuova basilica di San Pietro. Il complesso monumentale era stato ideato da Bramante e poi rimaneggiato da vari architetti (Antonio da Sangallo il Giovane e Raffaello), ma Michelangelo rispettò l'idea della pianta centrale disegnando la maestosa cupola, tutt'oggi simbolo della cristianitĂ .

Deluso dalla realizzazione della tomba di Papa Giulio II (completata poi dai suoi aiutanti, anche se per essa aveva scolpito verso il 1515, su marmo bianco di Carrara, una delle sue piů conosciute opere, il Mosč), Michelangelo smise improvvisamente di dipingere preferendo dedicarsi totalmente all'architettura. Diresse allora la Fabbrica di San Pietro, seguendo - sia pure da lontano - i lavori portati avanti sulla base del suo progetto alla Biblioteca Laurenziana di Firenze.

A Roma rinnovò piazza del Campidoglio, terminando la costruzione di Palazzo Farnese e disegnando - verso il 1561 - la monumentale Porta Pia. Si occupò anche dell'inserimento della chiesa di Santa Maria degli Angeli nelle Terme di Diocleziano.

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