Antonino Pio
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Avendo ricoperto le cariche di questore e pretore, ed essendo stato due volte console, Antonino fu inserito dall'imperatore Adriano fra i quattro ex consoli incaricati di amministrare l'Italia, successivamente la sua reputazione aumentò ancora per il suo comportamento come proconsole in Asia. Godeva di molto favore presso l'imperatore Adriano che lo adottò come figlio e successore il 25 febbraio 138 dopo la morte del suo primo figlio adottivo Elio Vero, a condizione che a sua volta adottasse Marco Annio Vero, figlio del fratello di sua moglie, e Lucio, figlio di Elio Vero. Entrambi successivamente divennero imperatori: Marco Aurelio e Lucio Elio Vero.
Antonino per molti versi fu l'ideale "gentiluomo di campagna" apprezzato non solo dai Romani antichi come Varro e Catone il Vecchio, ma anche dai moderni studiosi di storia antica come Edward Gibbon o l'autore dell'articolo su Antonino Pio dell'Enciclopedia Britannica (ed. 1911)
Qualche mese più tardi, alla morte di Adriano, Antonino fu entusiasticamente acclamato imperatore dal popolo romano, che, per una volta, non sarebbe stato deluso nella speranza di un regno illuminato. Antonino si accinse al suo nuovo ufficio con gusti semplici, atteggiamento gentile, grande esperienza, intelligenza ben allenata ed il più sincero desiderio del benessere dei suoi sudditi. Invece del saccheggio per sostenere la propria prodigalità , egli vuotò il suo tesoro privato per assistere città e provincie disastrate, applicando ovunque rigide economie (da cui la fama di avaro). Anziché trasformare in tradimenti le situazioni suscettibili di interpretazione sfavorevole, al contrario sfruttò le vere cospirazioni ordite contro di lui trasformandole in opportunità di mettere in luce la sua clemenza. Invece di rilanciare le persecuzioni contro i cristiani, stese su di loro la sua protezione in tutto l'impero. Piuttosto che dare occasione a questa oppressione, che considerava inevitabile in caso di viaggio dell'imperatore attraverso i suoi domini, preferì trascorrere tutti gli anni del suo regno a Roma o nelle vicinanze.
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Uno dei suoi primi atti come Imperatore fu di convincere i Senatori a tributare onori divini ad Adriano, cosa che questi avevano inizialmente rifiutato; i suoi sforzi per persuadere il Senato a concedere quegli onori è uno dei motivi del suo titolo di "Pio". Altri due motivi sono che volle sostenere con le sue mani il suo anziano suocero alla riunione del Senato, e che egli aveva salvato quell'uomo che Adriano, durante la sua malattia , aveva condannato a morte. Costruì templi, teatri e mausolei, promosse le arti e le scienze, assegnando onori e vitalizi agli insegnanti di Retorica e Filosofia.
In quel periodo c'erano alcuni tumulti fra i militari dell'Impero, in Mauritania, Giudea e fra i Briganti in Britannia, ma nessuno di questi era considerato pericoloso. Si pensa che l'inquietudine in Britannia fosse dovuta alla costruzione del Vallo di Antonino.
Dalla moglie Faustina la Vecchia, ebbe due figli e due figlie, tutti morti prima che salisse al trono, salvo Faustina la giovane, che divenne la moglie di Marco Aurelio. Alla morte di lei, nel terzo anno del suo regno, volle onorarne la memoria con una fondazione di carità in favore delle ragazze orfane, seguendo l'esempio dei primi imperatori che donavano derrate alimentari per promuovere il benessere dell'infanzia e la crescita della popolazione.
Antonino morì di febbre a Lorium in Etruria a circa 12 miglia da Roma, il 7 marzo 161, dando la chiave di lettura della sua vita nell'ultima parola che pronunciò quando il tribuno della guardia di notte, venne a chiedere la parola d'ordine: "Equanimità ".
Le uniche informazioni sulla sua vita giunte fino a noi sono quelle degli Scriptores Historiae Augustae.
Antonino fu il primo degli Imperatori romani a comparire in fonti storiche cinesi.
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