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Fenomenologia

 

La fenomenologia è una disciplina fondata da Edmund Husserl, un membro della Scuola di Brentano, specificamente un discepolo sia di Franz Brentano che di Carl Stumpf. La fenomenologia ha avuto una profonda influenza sull'Esistenzialismo, ma anche sulle scienze cognitive odierne.

Un elemento importante che Husserl prese da Brentano è quello dell'intenzionalità, l'idea che la coscienza è che sia sempre intenzionale, cioè che sia diretta ad un oggetto, che abbia un contenuto. Brentano definì l'intenzionalità come la caratteristica principale dei fenomeni psichici (o mentali), tramite cui essi possono essere distinti dai fenomeni fisici. Ogni fenomeno mentale, ogni atto psicologico ha un contenuto, è diretto a qualche cosa (l' oggetto intenzionale). Ogni credere, desiderare etc. ha un oggetto: il creduto, il desiderato.

Alcuni anni dopo la pubblicazione della sua opera principale, le Logische Untersuchungen Ricerche logiche (prima ediz. 1900 - 1901), in cui le idee base della fenomenologia presero forma per la prima volta, Husserl fece alcune scoperte essenziali per l'ulteriore sviluppo della fenomenologia, che lo portarono alla distinzione tra l'atto mentale (noesis) ed il fenomeno a cui tale atto è diretto (noema). La conoscenza di essenze o idee pure sarebbe possibile solo eliminando tutte le assunzioni riguardo l'esistenza del mondo come esterno ed indipendente. Questa procedura è chiamata epoché, ma viene spesso anche indicata come solipsismo metodologico e somiglia certi esperimenti mentali di Hobbes e Cartesio. Queste nuove scoperte furono alla base della pubblicazione delle Ideen (Idee) nel 1913, in cui furono incorporate per la prima volta, e istigarono Husserl a intrapprendere una seconda edizione dell Ricerche logiche.

Dalle Idee in poi Husserl concentrò sempre piú sulle strutture ideali ed essenziali della coscienza. Volendo escludere ipotesi sull'esistenza di oggetti esterni, utilizzò il metodo di riduzione fenomenologica per eliminarli. Ciò che rimane è l'ego trascendentale, opposto al ego empirico, concreto nel qui ed ora. Ora la fenomenologia trascendentale è lo studio delle strutture essenziali che rimangono rivelate nell coscienza pura: in pratica questo è lo studio dei noemata.

In un periodo successivo, Husserl si avvicinò ancor di più ad una posizione espressamente idealista, come è formulata nelle sue Cartesianische Meditationen Meditazioni Cartesiane (1931).

(Vedi: Portale Filosofia | Progetto Filosofia)


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