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Giovanni Riccioli

Astronomo italiano e seguace del sistema tolemaico, Giovanni Battista Riccioli ha pubblicato, nel 1651, Almagestum novum, astronomiam veterem novamque complectens, in due volumi, nel quale ha incluso una mappa lunare. A causa della sua visione tolemaica, ha chiamato i crateri maggiori con i nomi di Ipparco, Tolomeo, Brahe, aasegnando i nomi di Copernico e Aristarco a quelli minori.

Biografia

Nato a Ferrara il 17 Aprile del 1598, Riccioli studia presso la scuola dei gesuiti, nel cui ordine entra il 6 Ottobre del 1614.

Dopo aver insegnato per alcuni anni teologia e filosofia, principalmente a Parma e Bologna, il Riccioli dà una svolta completa alla sua vita passando agli studi di astronomia, che a quel tempo, in conseguenza delle scoperte di Keplero e della nuova teoria di Copernico, erano fonte di grandi discussioni. Schierato in un primo momento tra gli avversari di queste nuove idee, pur elogiando il genio di Copernico e ammettendo la validità della sua idea almeno a livello di ipotesi.

Come detto, il suo principale lavoro è stato Almagestum novum, astronomiam veterem novamque complectens, edito a Bologna, nel quale oltre a tracciare una mappa della Luna, proponendo una nomenclatura ancora oggi in larga parte utilizzata, ha anche proposto le sue osservazioni sugli anelli di Saturno.

Ha anche studiato il volo lunare, compilato un catalogo stellare, osservato una stella doppia, notato le bande colorate parallele passanti per l'equatore di Giove.

Ha anche studiato la rifrazione atmosferica e la rifrazione in generale. Ha anche realizzato alcuni esperimenti con i corpi in caduta, nell'intento di confutare le teorie di Galileo sul moto della Terra: secondo Riccioli, infatti, i suoi risultati indicavano che il nostro pianeta era a riposo, ma in realtà i suoi esperimenti hanno semplicemente confermato i risultati del Galilei.

Riccioli ha poi sritto un trattato di geografia (Geographia et hydrographia reformata), che dovrebbe raccogliere tutto lo scibile geografico del suo tempo. Infine ha tentato di misurare il raggio della Terra e di stabilire il rapporto tra la superficie d'acqua e di terre emerse.

E' morto il 25 Giugno del 1671, a Bologna, dopo aver lasciato numerosi studi e trattati, nonostante la cagionevole salute.

Invenzioni ed opere

Ha sviluppato un dispositivo di livellamento per utilizzarlo nelle misure ed ha pubblicato un lavoro sulla traversata geografica. Ha sviluppato un metodo per misurare il diametro del Sole e, con Grimaldi, ha perfezionato il pendolo come strumento per misurare il tempo (vedi orologio a pendolo). Infine ha pubblicato le tabelle della latitudine e della longitudine per tantissime località (Tabula latitudinum et longitudinum - Vienna, 1689), correggendo i dati precedenti. Inoltre ha pubblicato il Geographiae et hydrographiae reformatae libri duodecim (Bologna, 1661).

Sostenitore del calendario gregoriano, ha poi pubblicato Chronologia reformata (1669).

Link esterni

Informazioni sul Riccioli possono essere trovate alle seguenti pagine (in inglese): In altre lingue si può andare su Per vedere, infine, un estratto dalla sua mappa lunare, andare su Il volto della Luna


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