Gold standard
Il gold standard č un sistema monetario nel quale la base monetaria č data da una quantitĂ fissata d'oro, oppure può essere convertita in oro su richiesta. La prima nazione ad adottare questo standard fu la Gran Bretagna nel 1816 e la stabilitĂ della valuta fu uno delle chiavi del successo commerciale inglese del XIX secolo. Dopo la crisi del bimetallismo nel 1871, il gold standard venne progressivamente adottato da Germania (1871), Belgio (1873), Italia (1873), Svizzera (1873), Scandinavia (1874), Danimarca (1875), Norvegia (1875), Svezia (1875), Olanda (1875), Francia (1876), Spagna (1876), Austria (1879), Russia (1893), India (1898) e USA (1900).
Nel 1914, con l'inizio della Prima Guerra Mondiale, la piena convertibilitĂ del denaro in oro venne abbandonato , rimanendo, invece, coperta solo una frazione del circolante. Nel 1928 la convertibilitĂ era ristabilita, ma rientro in crisi con la depressione del 1930, tanto che nel 1937 nessuna nazione adottava piů il gold standard. Nella teoria economica, il gold standard fornisce un meccanismo automatico per controllare il disavanzo della bilancia degli scambi internazionali. Infatti, un paese che č in deficit impoverisce le proprie riserve d'oro, dovendo ridurre la circolazione di denaro e, quindi, la domanda ed il livello dei prezzi; ovviamente, una riduzione dei prezzi č la premessa per una ripresa delle esportazioni.
Altro automatismo introdotto da questo standard riguarda l'inflazione. Un'economia in espansione in un paese che ha determinate risorse d'oro deve essere accompagnato da una proporzionale deflazione, con il rischio di recessione. Questo č avvenuto, in effetti in Gran Bretagna nel XIX secolo, dove il prezzo delle merci espresso in oro si č dimezzato nell'arco di cento anni, anche se, invece che portare ad un indebolimento del paese, questo č avvenuto quando questa nazione era indiscutibilmente la maggiore potenza mondiale.
