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Storia della Germania dal 1945

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Storia della Germania dal 1945

Dopo l'inizio della Guerra Fredda, e a seguito della sconfitta tedesca nella seconda guerra mondiale, la Germania č stata divisa in due per circa 40 anni, divenendo il punto focale dei due blocchi contrapposti ad est e a ovest. Solo nel 1990 le due Germanie si sono riunite.

  • Storia della Germania Est
  • Storia della Germania Ovest

Table of contents
1 La Germania dal 1945 al 1949
2 Sviluppi politici nella Germania Ovest
3 Sviluppi politici nella Germania Est
4 Relazioni tra le due Germanie
5 L'unificazione Tedesca
6 La fine del controllo delle quattro potenze

La Germania dal 1945 al 1949

Alla Conferenza di Potsdam dell'agosto 1945, dopo la resa incondizionata della Germania, avvenuta l'8 maggio 1945, gli Alleati divisero la nazione in quattro zone di occupazione mlilitare: francese a sud-ovest, britannica a nord-ovest, statunitense a sud e russa ad est. I territori ad est della Linea Oder-Neisse (Prussia orientale, Pomerania orientale e Slesia) vennero tolti alla Germania e posti sotto amministrazione sovietica e polacca, spostando a tutti gli effetti la Polonia verso ovest. Queste amministrazioni erano state originariamente concepite per durare fino alla firma finale di un trattato di pace, cosa che comunque non avvenne fino al 1990. Si concordò anche un trasferimento di tedeschi da Polonia, Cecoslovacchia e Ungheria, ma le nazioni vennero inivtate a fermare l'espulsione di questi Heimatvertriebene.

Il previsto corpo governante venne chiamato Consiglio di Controllo Alleato. I comandanti in capo esercitavano autoritĂ  suprema sulle loro rispettive zone e agivano di concerto sulle questioni che riguardavano l'intera nazione. Berlino, che giaceva nel settore sovietico, venne anch'essa divisa in quattro aree.

Gli Stati Uniti, il Regno Unito e l'Unione Sovietica si erano accordati a Potsdam su un ampio programma di decentralizzazione, trattando la Germania come una singola entità economica con alcuni dipartimenti amministrativi centrali. Questo piano si ruppe nel 1948, con l'inizio della Guerra Fredda. Le potenze occidentali erano preoccupate dal deteriorarsi della situazione economica nelle loro zone; il Piano Marshall di aiuti economici americani venne esteso alla Germania occidentale, mentre una riforma valutaria introdusse il Marco tedesco e fermò l'inflazione montante. I sovietici non concordarono con la riforma e si ritirarono, nel marzo 1948, dal corpo governativo a quattro e diedero inizio al Blocco di Berlino nel giugno 1948, sbarrando tutte le vie di accesso terrestri tra la Germania Ovest e la citta. Le potenze alleate replicarono con il "Ponte aereo per Berlino", un continuo rifornimento via aria della metà occidentale della città. I sovietici posero fine al blocco dopo 15 mesi.

Nel 1949, nelle zone occidentali occupate venne stabilita la Republica Federale Tedesca (RFT, Bundesrepublik Deutschland, o Germania Ovest). La zona sovietica divenne invece la Republica Demcratica Tedesca (DDR, Deutsche Demokratische Republik, o Germania Est). Sempre nel 1949, il 6 settembre, le autoritĂ  militari alleate cedettero le zone occupate al controllo dei tedeschi.

La Germania Ovest era alleata con gli Stati Uniti, il Regno Unito e la Francia. Era una nazione capitalista occidentale con una cosidetta economia di mercato, la nazione godette di una prolungata crescita economica a seguito della riforma valutaria del giugno 1948 e delle sovvenzioni statunitensi del Piano Marshall (1948-1951).

La Germania Est venne prima occupata e in seguito (maggio 1955) si alleò con l'Unione Sovietica. Era uno stato autoritario con un economia di stampo sovietico, la Germania Est divenne ben presto la piů ricca e piů avanzata tra le nazioni del blocco sovietico, ma molti suoi cittadini guardavano ad ovest per la libertĂ  politica e la prosperitĂ  economica.

Sviluppi politici nella Germania Ovest

Gli Stati Uniti e il Regno Unito si mossero per stabilire un nucleo per il futuro governo tedesco, creando un consiglio economico centrale per le loro due zone. Il programma in seguito fornì le basi per l'assemblea costituente della Germania Ovest, uno statuto di occupazione che governasse le relazioni tra gli alleati e le autorità tedesche, e la fusione politica ed economica tra la zona francese e quelle britannica e statunitense.

Il 23 maggio 1949, la Grundgesetz, la costituzione della Republica Federale Tedesca, venne promulgata. A seguito delle prime elezioni in agosto, il primo governo federale venne formato il 20 settembre 1949, da Konrad Adenauer (CDU). Il giorno successivo, lo statuto di occupazione entro in vigore, garantendo i poteri di autogoverno con alcune eccezioni.

La Germania Ovest progredì rapidamente verso una piena sovranità e l'associazione con i suoi vicini europei e del Patto Atlantico. Gli accordi di Londra e Parigi del 1954 ripristinarono gran parte della sovranità dello stato (con alcune eccezioni) nel maggio 1954 e aprirono la strada all'ingresso della Germania Ovest nella NATO. Nell aprile 1951, la Germania Ovest, si unì, assieme a Francia, Italia e ai paesi del Benelux nella Unione Europea del Carbone e dell'Acciaio, che preconfigurava l'Unione Europea, inizialmente stabilita cone Comunità Economica Europea nel marzo 1957.

Lo scoppio della Guerra di Corea (giugno 1950), portò gli USA a chiedere il riarmo della Germania Ovest, allo scopo di difendere l'Europa Occidentale dalla percepita minaccia sovietica. Ma i ricordi delle passate aggressioni tedesche portarono gli altri stati europei a cercare uno stretto controllo sull'esercito della Germania Ovest. I partner tedeschi della Comunità del Carbone e Acciaio, decisero di fondare una Comunità Europea di Difesa, con esercito, marina e aeronautica integrati, composti dalle forze armate degli stati membri. L'esercito della Germania Ovest sarebbe stato sotto il completo controllo della CED, ma gli altri stati membri (Belgio, Francia, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi) avrebbero cooperato nella CED pur mantenendo un controllo indipendente delle loro forze armate.

Anche se il trattato della CED venne firmato (maggio 1952), non entrò mai in vigore. La Francia Gollista lo rifiutò sulla base del fatto che minacciava la sovranità nazionale, e quando l'Assemblea Nazionale francese si rifiutò di ratificarlo (agosto 1954), il trattato morì. Si dovettero allora trovare altri sistemi per permettere il riarmo della Germania Ovest. Come risposta, il Trattato di Bruxelles venne modificato per includere la Germania Ovest e l'Unione Europea Occidentale (UEO). Alla Germania Ovest veniva permesso di riarmarsi, e di avere pieno controllo sovrano delle sue forze armate; la UEO avrebbe comunque regolamentato le dimensioni dell'esercito permesso ad ognuno dei suoi stati membri. Le paure di un ritorno al nazismo, ben presto scomparvero, e come conseguenza, le disposizioni del trattato UEO hanno oggi poco valore.

I tre alleati occidentali mantennero i poteri di occupazione a Berlino e certe responsabilità per l'intera Germania. In base ai nuovi accordi, gli Alleati mantenevano truppe all'interno della Germania Ovest, per scopi della difesa NATO, conformemente agli accordi di stazionamento e stato delle forze. Con l'eccezione dei 45.000 soldati francesi, le forze alleate erano sotto il comando congiunto di difesa della NATO (La Francia si ritirò dalla struttura di comando militare collettivo della NATO nel 1966).

La vita politica fu notevolmente stabile ed ordinata. L'era di Adenauer (1949-63) venne seguita da un breve periodo guidato da Ludwig Erhard (1963-66) che, successivamente, venne rimpiazzato da Kurt Georg Kiesinger (1966-69). Tutti i governi tra il 1949 e il 1966 erano formati dall'unione tra Unione Cristiano-Democratica Tedesca (CDU) e Unione Cristiana Sociale (CSU), o da sola o in coalizione con il piů piccolo Libero Partito Democratico (FDP).

La "Grande Coalizione" di Kiesinger (1966-69), comprendeva i due principali partiti tedeschi: la CDU/CSU e il Partito Socialdemocratico Tedesco (SPD).

Negli anni '60 sorse il desiderio di confrontarsi con il passato nazista. Con grande successo, le manifestazioni di massa reclamarono una nuova Germania. La generazione del dopoguerra era nata. Femminismo, ambientalismo e antinazionalismo divennero parti fondamentali dell'identitĂ  tedesca (occidentale).

Nelle elezioni del 1969, la SPD – guidata da Willy Brandt – guadagnò abbastanza voti da formare una coalizione di governo con l'FDP. Il Cancelliere Brandt rimase a capo del governo fino al maggi 1974, quando si dimise dopo che uno dei membri anziani del suo staff venne scoperto come spia dei servizi segreti della Germania Est, la Stasi.

Il Ministro delle Finanze Helmut Schmidt (SPD) formò allora un governo e ricevette l'apoggio unanime dei membri della coalizione. Fu Cancelliere dal 1974 al 1982. Hans-Dietrich Genscher, uno degli esponenti di spicco dell'FDP, divenne Vice Cancelliere e Ministro degli Esteri. Schmidt, un convinto sostenitore della Comunità Europea e dell'Alleanza Atlantica, enfatizzo il suo impegno per la "unificazione politica dell'Europa in ssociazione con gli USA".

In questo periodo, la Rote Armee Fraktion, attiva a partire dal 1968, portò avanti una serie di attacchi terroristici che si protrassero fino agli anni '90.

Nell'ottobre 1982, la coalizione SPD-FDP si sciolse quando l'FDP unì le sue forze con la CDU/CSU per eleggere il segretario della CDU Helmut Kohl come Cancelliere, con un voto di sfiducia costruttiva. A seguito delle elezioni nazionali del marzo 1983, Kohl emerse con il pieno controllo del governo e della CDU. La CDU/CSU andò molto vicina alla maggioranza assoluta, a causa dell'ingresso al Bundestag dei Verdi, che ricevettero il 5,6% dei voti.

Nel 1987, al governo Kohl-Genscher venne rinnovato l'incarico, ma l'FDP e i Verdi guadagnarono a spese dei partiti piů grossi. La CDU di Kohl e il suo "partito fratello" bavarese, scivolarono dal 48,8% dei voti del 1983 al 44,3%. La SPD cadde al 37%; e Brandt, da lungo tempo segretario del partito, si dimise nell'aprile 1987, sostituito da Hans-Jochen Vogel. La quota dell'FDP salì dal 7% al 9,1%, il miglior risultato dal 1980. I Verdi passarono dal 5,6% del 1983 all'8,3%.

Sviluppi politici nella Germania Est

Nella zona di occupazione sovietica, il Partito Socialdemocratico venne costretto a fonsersi con il Partito Comunista nell'aprile 1946, formando un nuovo partito, il Partito dell'UnitĂ  Socialista (SED). Le elezioni dell'ottobre 1946 risultarono in governi di coalizione in tutti e cinque i parlamenti regionali, con la SED come leader indiscusso.

Una serie di congressi del popolo vennero convocati nel 1948 e agli inizi del 1949 dalla SED. Sotto la direzione sovietica, venne stesa la costituzione del 30 maggio 1949, che venne adottata il 7 ottobre, data che venne in seguito celebrata come il giorno della proclamazione della Repubblica Democratica Tedesca. La Camera del Popolo (Volkskammer) – la camera bassa del parlamento della DDR, e la camera alta, la Camera dei Länd (Länderkammer) – vennero create. (La Länderkammer venne abolita di nuovo nel 1958). L'11 ottobre 1949, le due camere elessero Wilhelm Pieck come Presidente, e venne formato un governo della SED. L'Unione Sovietica e i suoi alleati est-europei riconobbero immediatamente la DDR, anche se non venne riconosciuta da molte nazioni non comuniste fino al 1972-73.

La DDR fondò le strutture di uno stato monopartitico, centralizzato e comunista. Il 23 luglio 1952, i tradizionali Länder vennero aboliti, e al loro posto vennero costituiti 14 Bezirke (distretti). Anche se gli altri partiti formalmente esistevano, il controllo completo del governo era nelle mani della SED, e praticamente tutte le posizioni piů importanti all'interno del governo erano occupate dai suoi membri.

Il Fronte Nazionale era una organizzazione di copertura, che era nominalmente composta dallla SED, quattro altri partiti politici controllati e diretti dalla SED, e dalle quattro principali organizzazioni popolari: quella della gioventů, delle donne, della cultura e del sindacato. Ad ogni modo, il controllo era solo ed unicamente nelle mani della SED. Il ballottaggio nelle elezioni della DDR non era segreto. Come negli altri paesi del blocco sovietico, la partecipazione elettorale era molto alta, con un'approvazione dei candidati praticamente unanime.

Relazioni tra le due Germanie

Il flusso costante di tedeschi dell'est che fuggivano ad Ovest, pose molta tensione nelle relazioni tra RFT e DDR negli anni '50. La DDR sigillò i confini con la Germania Ovest nel 1952, ma la gente continuava a scappare da Berlino Est a Berlino Ovest. Il 13 agosto 1961, la Germania Est iniziò a costruire il Muro di Berlino, attorno ai tre settori occidentali della cittĂ  per ridurre il piů possibile il flusso dei rifugiati, tagliando praticamente in due la cittĂ  e rendendo Berlino Ovest una enclave del mondo occidentale nel territorio comunista. Il Muro divenne il simbolo della Guerra Fredda e della divisione europea. Subito dopo, i confini principali tra le due Germanie vennero fortificati.

Nel 1969, il Cancelliere Brandt annuncò che la Germania Ovest sarebbe rimasta fermamente ancorata all'Alleanza Atlantica, ma avrebbe intensificato gli sforzi per migliorare le relazioni con l'Europa dell'est e la DDR. La RFT diede il via alla cosidetta Ostpolitik, inizialmente contro la feroce opposizione dei conservatori, negoziando del trattati di non aggressione con Unione Sovietica, Polonia, Cecoslovacchia, Bulgaria e Ungheria.

Le relazioni della Germania Ovest con la DDR posero delle questioni particolarmente difficili. Benchč ansiosa di alleviare le serie difficoltĂ  delle famiglie divise, e di ridurre la frizione, la Germania Ovest tramite la Ostpolitik di Brandt intendeva sostenere il suo concetto di "due stati tedeschi in una nazione tedesca". Le relazioni comunque migliorarono, e nel settembre 1973, RFT e DDR vennero ammesse alle Nazioni Unite. Le due Germanie si scambiarono delle rappresentative diplomatiche permanenti nel 1974 e, nel 1987, il capo di stato della Germania Est, Erich Honecker andò in visita ufficiale ad Ovest.

L'unificazione Tedesca

Durante l'estate del 1989, dei rapidi cambiamenti ebbero luogo nella Germania Est, che alla fine portarono alla Riunificazione tedesca. Un numero crescente di tedeschi dell'est emigrava nella Germania Ovest attraverso l'Ungheria, dopo che gli ungheresi decisero di non usare la forza per fermarli. Migliaia di tedeschi dell'est cercarono anche di raggiungere l'Ovest inscenando dei sit-it davanti alle rappresentanze diplomatiche della Germania Ovest in altre capitali est europee. L'esodo generò richeste interne alla DDR per un cambiamento politico, e dimostrazioni di massa con centinaia di migliaia di persone in diverse cittĂ  – particolarmente a Lipsia – continuarono a svolgersi. Il 7 ottobre, il leader sovietico Mikhail Gorbachev visitò Berlino per celebrare il 40° anniversario della fondazione della DDR e fece pressione sulla dirigenza della DDR per perseguire le riforme, senza successo.

Il 18 ottobre, Erich Honecker venne costretto a dimettersi da capo della SED e da presidente e venne sostituito da Egon Krenz, ma l'esodo continuò senza ridursi, e la pressione per delle riforme politiche crebbe. Il 4 novembre, una dimostrazione a Berlino Est porto in piazza circa un milione di abitanti. Infine, il 9 novembre 1989, il Muro di Berlino venne aperto e ai tedeschi dell'est venne consentito di viaggiare liberamente. A migliaia si riversarono attraverso il muro e nella parte ovest di Berlino e il 12 novembre la DDR iniziò a smantellarlo.

Il 28 novembre il Cancelliere della Germania Ovest Helmut Kohl, delineò un piano in 10 punti per l'unificazione pacifica delle due Germanie, basato su elezioni libere ad est e sull'unificazione delle due economie. In dicembre, la Volkskammer della DDR eliminò il monopolio della SED sul potere, e l'intero Politburo e il Comitato Centrale – compreso Krenz – si dimisero. La SED cambiò il suo nome in Partito del Socialismo Democratico (PDS) e la formazione e crescita di numerosi gruppi politici e di partiti, segnò la fine del sistema comunista. Il Primo Ministro Hans Modrow guidò un governo di transizione che condivise i poteri con i nuovi partiti democraticamente orientati. Il 7 dicembre 1989, venne raggiunto l'accordo per tenere libere elezioni nel maggio 1990 e riscrivere la costituzione della DDR. Il 28 gennaio, tutti i partiti di accordarono per anticipare le elezioni al 18 marzo, principalmente a causa dell'erosione dell'autoritĂ  statale e perchč l'esodo dalla Germania Est stava continuando con lo stesso ritmo; in piů di 117.000 se ne andarono nel gennaio e febbraio del 1990.

Ai primi di febbraio del 1990, la proposta del governo Modrow per una Germania unita e neutrale venne rifiutato dal Cancelliere Kohl, il quale affermò che la Germania unita avrebbe dovuto essere un membro della NATO. Infine, il 18 marzo, le prime elezioni libere vennero tenute nella DDR, e un governo guidato da Lothar de Maizičre (CDU) venne formato sotto una politica di rapida unificazione con la Germania Ovest. I rappresentanti liberamente eletti della Volkskammer tennero la loro prima sessione il 5 aprile, e la DDR evolse pacificamente da un governo comunista a uno democraticamente eletto. Elezioni comunali, libere e segrete, vennero svolte il 6 maggio, e la CDU vinse di nuovo. Il 1 luglio, le due Germanie entrarono in unione economica e monetaria.

La fine del controllo delle quattro potenze

Durante il 1990, in parallelo con gli sviluppi interni tedeschi, le Quattro Potenze – gli alleati della seconda guerra mondiale: Stati Uniti, Regno Unito, Francia e Unione Sovietica – assieme ai due stati tedeschi, negoziarono la fine dei diritti riservati alle Quattro Potenze per Berlino e l'intera Germania. Questi negoziati "due-piů-quattro" vennero affidati alla Conferenza Cieli Aperti di Ottawa, il 13 febbraio 1990. I sei ministri degli esteri si incontrarono quattro volte nei mesi seguenti: a Bonn (5 maggio), Berlino (22 giugno), Parigi (17 luglio), e Mosca (12 settembre). Il Ministro degli Esteri polacco partecipò alla parte dell'incontro di Parigi che trattava dei confini tra Polonia e Germania.

Di fondamentale importanza fu superare le obiezioni sovietiche a una Germania unita all'interno della NATO. Ciò si ottenne in luglio, quando l'alleanza, guidata dal presidente George H.W. Bush, presentò la Dichiarazione di Londra su una NATO trasformata. Il 16 luglio, il Presidente Gorbachev e il Cancelliere Kohl annunciarono l'accordo sul principio di una Germania unita nella NATO. Questo aprì la via, il 12 settembre, alla firma di Mosca del Trattato sulla Condizione Finale della germania – in effetti il trattato di pace che venne anticipato alla fine della seconda guerra mondiale. In aggiunta alla cessazione dei diritti delle Quattro Potenze, il trattato sancì anche il ritiro di tutte le forze sovietiche dal territorio tedesco per la fine del 1994, rese chiaro che gli attuali confini (specialmente la Linea Oder-Neisse) erano visti come finali e definitivi, e specificava il diritto della Germania unita di appartenere alla NATO. Inoltre prevedeva la continuata presenza di truppe britanniche, francesi e statunitensi a Berlino, durante il periodo di interim del ritiro sovietico. Nel trattato, i tedeschi rinunciavano alle armi, atomiche, biologiche e chimiche e dichiararono la loro intenzione di ridurre le loro forze armate a 370.000 unitĂ  nel giro di 3 o 4 anni dopo la firma del Trattato sulle Forze Armate Convenzionali in Europa (CFE), che avvenne a Parigi, il 19 novembre 1990.

La conclusione dell'accordo sulla situazione finale apri la strada all'unificazione delle due Germanie. L'unione politica formale avvenne il 3 ottobre 1990, eseguita tecnicamente – non senza critiche – tramite l'Articolo 23 della costituzione della Germania Ovest, come l'accessione ai cinque Länder orientali ripristinati. Il 2 dicembre 1990, delle elezioni in tutta la Germania, si tennero per la prima volta dal 1933. In effetti, accessione significava che la Germania Est veniva annessa all'Ovest; la nuova nazione mantenne il nome Bundesrepublik Deutschland, utilizzava il "Deutsche Mark" della germania Ovest, e il suo sistema legale e le istituzioni vennero estese a Est. Berlino sarebbe diventata formalmente la capitale della Germania unita, ma le istituzioni politiche rimasero momentaneamente a Bonn. Solo dopo un rovente dibattito nel 1991 il Bundestag decise di muoversi, assieme a gran parte del governo, a Berlino, un processo che impiegò fino al 1999 per essere completato, quando il Bundestag tenne la sua prima sessione nel ricostruito Reichstag.

La Germania odierna se la sta cavando abbastanza bene, essendo la terza economia mondiale (dopo USA e Giappone). E' tra le prime cinque nazioni per quanto riguarda l'accesso a Internet e molti tedeschi parlano inglese e/o francese, oltre al tedesco e ai dialetti locali (che sono molti).


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