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Vasily Kandinsky

Vasily Kandinsky (4 dicembre 1866 - 13 dicembre 1944), pittore russo ideatore della pittura astratta, il nome esatto č Vasilij Vasil'eviÄŤ Kandinskij.

Biografia

Nacque a Mosca da un'agiata famiglia amante della musica, infatti i suoi genitori incoraggiarono il suo interesse per tutte le arti, ma nel 1866 lo iscrissero all'Università di Mosca perché studiasse diritto ed economia.

Studente brillante conseguì senza fatica la laurea (1892) e divenne poi professore alla facoltà di legge di Mosca, dove si impose come insegnante e venne apprezzato come scrittore in materia di diritto, ma anche quale autore di opere sulla spiritualità. Sempre il quell'anno si sposa con sua cugina Anya Chimikikian.

Nel 1895 visitò a Mosca una mostra di impressionisti francesi rimanendo abbagliato e confuso da quelle opere, fu colpito in particolare dalla serie dei "Covoni" di Claude Monet.
Inizialmente era del tutto scettico sul reale valore artistico di quei dipinti, ma cambiò preso opinione, al punto che dopo una paio di mesi diede le dimissione dall'incarico alla facoltà di legge e partì per Monaco per dedicarsi alla carriera artistica.
Scelse questa città in quanto egli parlava il tedesco ed inoltre, in quegli anni, questa città si era affermata come un centro d’avanguardia per le arti visive.

Si iscrisse ad una stimata scuola d'arte privata diretta dal pittore Anton Azbé, ma in breve tempo si stanco delle interminabili lezioni di disegno dal vivo, trascorrendo invece il tempo libero a dipingere coloratissimi paesaggi impressionisti.
Dopo due anni abbandona la scuola e, l'anno successivo, divenne allievo di Franz von Stuck; il maestro restò molto impressionato dall'abilità di Vasily nel disegno, ma disapprovò l'impiego dei colori troppo brillanti e per tutto l'anno seguente fu costretto a lavorare in bianco e nero.
Nel 1900 lasciò lo studio Von Stuck.
Aveva trentaquattro anni e non č rimasto praticamente niente dei suoi quattro anni di esperienze artistiche a Monaco: non un dipinto, un disegno, nemmeno un album da disegno (non si č mai saputo se i lavori siano andati perduti o siano stati volontariamente distrutti dallo stesso autore).

Nel 1901 fonda il gruppo Phalanx, il cui obiettivo principale č di introdurre le avanguardie francesi nel provinciale ambiente di Monaco, a tale scopo apre una scuola in cui tiene lezione. I suoi dipinti dei primi anni del secolo sono paesaggi eseguiti alla spatola, all'inizio ombrosi, e poi di una intensitĂ  quasi fulva; dipinge anche temi fantastici derivanti dalla tradizione russa o dal medioevo tedesco; questo periodo č caratterizzato dalla sperimentazione tecnica, in particolare dell'uso della tempera su carta scura, per dare l'illusione di una superficie illuminata da dietro in trasparenza. La consistenza tonale del chiaroscuro evidenzia lo schema cancellando la distinzione tra le figure e lo sfondo, dando come risultato una composizione quasi astratta.

Nel 1902 espone per la prima volta con La Secessione di Berlino e realizza le sue prime xilografie.

La fondazione del gruppo e quindi della scuola di pittura fecero di Kandinsky il faro della comunità artistica di Monaco. Nello stesso anno conobbe una giovane studentessa d'arte, Gabriele Münter che nel 1903 diventò la sua compagna.
Separatosi dalla moglie, l’artista lasciò Monaco con Gabriele, con la quale viaggiò per tutta Europa per cinque anni dipingendo ed esponendo le proprie opere.

Nel 1903 e 1904 visita l'Italia, l'Olanda, l'Africa e la Russia.

Nel 1904 espone nel Salone d'Autunno di Parigi.

Nel 1908 tornò a Monaco, in un appartamento vicino allo studio del pittore Paul Klee. I due artisti una decina di anni dopo avrebbe condiviso l’esperienza della Bauhaus.
Comprò anche una casa a Murnau, ai piedi delle Alpi bavaresi, dove lui e Gabriele trascorrevano l’estate dipingendo.

I successivi sei anni furono forse i piů felici e produttivi della vita di Kandinsky. Dipingeva continuamente e, col passare degli anni, al suo interesse figurativo subentrava la pura giustapposizione del colore in composizioni quasi astratte.

Nel 1909 viene eletto presidente del Neue KĂĽnstlervereinigung MĂĽnchen (NKVM). La prima esposizione del gruppo, ha luogo nello stesso anno nella galleria Thannhauser di Monaco. Fino alla fine del decennio, le pitture di Kandinsky denotano una gran tendenza all'appiattimento per l'intensitĂ  equivalente delle aree di colore e la superficie rilucente che distrugge ogni illusione di profonditĂ . La serie di quadri di fantini in competizione comincia nel 1909 e in essa la linea dell'orizzonte si va gradualmente sradicando, come del resto ogni altro riferimento spaziale.

Nel 1910 produce il suo primo acquerello astratto, nel quale (...) nelle macchie piů scure predominano due colori, il rosso e l'azzurro che evidentemente considera relazionati perchĂ© si trovano sempre insieme. Il rosso č un colore caldo e tende a espandersi; l'azzurro č freddo e tende a contrarsi. Kandinsky non applica la legge dei contrasti simultanei, ma la verifica; si serve di due colori come di due forze controllabili che possono essere sommate o sottratte e, secondo i casi, cioč secondo gli impulsi che riceve, si avvale di entrambi affinchĂ© si limitino o si esaltino a vicenda. Ci sono anche segni lineari, filiformi; sono, in certo modo, indicazioni di movimenti possibili, sono tratti che suggeriscono la direzione ed il ritmo delle macchie che vagano sulla carta. Danno movimento a tutto l'acquerello (...) (Argan).

Nella IV Composizione del 1911, le figure sono talmente semplificate, il colore č talmente arbitrario e lo spazio talmente confuso che č impossibile distinguere l'argomento senza riferirsi ai quadri precedenti della serie. Lo spettatore č particolarmente disorientato dal modo in cui usa la linea: tanto come elemento indipendente, quanto come limite per il colore.

Nel 1911 Kandinsky e Marc si ritirano dal NKVM e pongono le basi del Blaue Reiter, editando un almanacco nel 1912. La prima esposizione ha luogo a dicembre, nella galleria Thannhauser di Monaco.

Nel 1911 Kandinsky pubblica "La SpiritualitĂ  nell'Arte" in cui espose le proprie idee sulla pittura non figurativa, la forza psicologica del colore puro e l’analogia tra arte e musica; nel 1912 si pubblica l'almanacco con le opere di Kandinsky e Marc, ed ha luogo la seconda esposizione del Blaue Reiter nella galleria Hans Goltz.Este. Nello stesso anno si tiene la prima mostra personale di Kandinsky nella galleria Der Sturm di Berlino. I temi preferiti di Kandinsky in questo periodo sono violenti e apocalittici, e traggono origine dalle immagini religiose popolari di Germania e Russia. Prima del 1912 il suo lavoro č giĂ  passato per diverse evoluzioni produttive.

La reazione del pubblico alle sue opere non fu del tutto entusiasta e ciò depresse Kandinsky, che non aveva certo un carattere portato all'ottimismo.

Nel 1913 quando dipinge 'Linee Nere' giĂ  non si può piů parlare di astrazione a partire da un soggetto; il colore e la linea hanno assunto tanta autonoma espressivitĂ  da non seguire piů un modello prestabilito. Opere come questa sono le prime realmente astratte.

Il percorso di Kandinsky verso l'astrazione trova giustificazione teorica in 'Astrazione e Empatia' di Wilhem Worringer, pubblicato nel 1908. Worringer argomenta che l'usuale gerarchia di valori, basata su leggi rinascimentali , non č valida per considerare l'arte di altre culture; molti artisti creano dalla realtĂ  ma con un impulso astratto, cosicchĂ© le ultime tendenze dell'arte si trovano in societĂ  meno materialiste.

Kandinsky era anche interessato nella Teosofia, intesa come la veritĂ  fondamentale che fa da sottofondo alla dottrina ed ai rituali in tutte le religioni del mondo; il credere in una realtĂ  essenziale nascosta dietro le apparenze, fornisce una naturale razionalitĂ  all'arte astratta.

In 'La SpiritualitĂ  nell'Arte', parla di una nuova epoca di grande spiritualitĂ  e del contributo che le dĂ  la pittura. La nuova arte deve basarsi sul linguaggio del colore e Kandinsky dĂ  indicazioni sulle proprietĂ  emozionali di ciascun tono e di ciascun colore, a differenza delle precedenti teorie sul colore, egli non si interessa dello spettro, ma solo della risposta dell'anima.

Nel 1913 una sua opera partecipa al 'Armory Show' de New York e, allo scoppio della Prima Guerra Mondiale torna in Russia a Mosca fino al 1921.

Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale Kandinsky, in quanto russo, era formalmente un nemico della Germania ed il 3 agosto 1914, due giorni dopo la dichiarazione della guerra, partì con Gabriele per la Svizzera dove cominciò a lavorare ad un nuovo saggio "Punto, linea e superficie", che sarebbe stato pubblicato oltre un decennio dopo durante l’incarico alla Bauhaus.
In novembre, non essendoci speranze di una veloce soluzione della guerra e dato che il rapporto con Gabriele si era deteriorato si separarono, lei a Monaco e lui a Mosca.
Fu un periodo particolarmente difficile per il pittore, il cui lavoro, a parte una piccola serie di disegni, di acqueforti e di xilografie, subì un brusco arresto per quasi due anni.

Nel 1916 conobbe Nina Andreevskij, una ragazza di circa vent'anni piů giovane, figlia di un generale russo. Se ne innamora e dopo pochi mesi la sposa e con lei formò una coppia ideale.
La loro felicitĂ  fu breve, compromessa dalla Rivoluzione d'ottobre scoppiata in Russia.
A quei tempi, Kandinsky godeva di una buona condizione economica in quanto ereditò da suo padre alcuni appartamenti, senonché le case vennero confiscate dal governo e si ritrovò per la prima volta nella sua vita a fare i conti con la povertà.

Nella primavera del 1918, Kandinsky entrò a far parte del Dipartimento delle Belle Arti del "Commissariato popolare dell'Illuminismo" come capo della sezione cinema e teatro.
L'anno successivo venne nominato professore di estetica all'Università di Mosca e costituì l'Istituto per la cultura artistica e nei tre anni successivi si occupò dell'organizzazione di non meno di ventidue nuove gallerie d'arte in altre città russe.
Nonostante questa mole di lavoro come dipendente statale, Kandinsky riuscì in qualche modo a trovare il tempo per dipingere, e doveva farlo perché aveva bisogno di guadagnare.

Nel 1921 il governo si appropriò delle arti ed annunciò che tutte dovessero servire esclusivamente a scopi di propaganda. L'arte astratta fu dichiarata decadente e sovversiva e lo stesso Kandinsky venne accusato di essere un "iconoclasta borghese".
Era ora di partire di nuovo, ma le possibilitĂ  erano estremamente limitate. Per fortuna ricevette da Walter Gropius l'offerta di insegnare nella scuola d'arte di Bauhaus di Weimar nel 1922.
L'artista ebbe mano completamente libera per l'organizzazione di un corso di base che imperniò "sull'indagine delle proprietà della forma".

Ancora prima dell'arrivo di Kandinsky questa scuola era stata oggetto di critica da parte delle forze ultraconservatrici che la consideravano un focolaio di macchinazioni e di propaganda comunista.
Quando nel 1924 le elezioni regionali di Weimar portarono ad uno slittamento verso destra, vennero tagliati i fondi alla scuola che fu costretta a chiudere.
Indomito Gropius si trasferì a Dessau dove progettò e costruì la scuola dei suoi sogni.

I successivi cinque anni, nonostante gli impegni accademici, rappresentarono per Kandinsky un periodo di attivitĂ  artistica senza precedenti.
Tra il 1926 ed il 1936 produsse 259 dipinti ad olio e 300 acquarelli, nonché innumerevoli altre opere realizzate con veri mezzi.

Ma purtroppo, alla fine degli anni Venti il Bauhaus di Dessau stava diventando sempre piů politicizzato andando incontro alla propria distruzione, nel 1932 venne chiuso e trasferito in una fabbrica dimessa di telefoni alla periferia di Berlino; l'anno successivo, dopo un'irruzione della Gestapo, il Bauhaus venne chiuso per sempre.

Per Vasily la vita non era stata tranquilla sin dall'ascesa al potere di Hitler: pur avendo ottenuto la cittadinanza tedesca restava sempre un russo che non poteva dare prove certe della propria origine ariana ed era anche un pittore astratto, attivitĂ  decretata decadente.
Dopo undici anni relativamente felici ed eccezionalmente produttivi, si ritrovò nuovamente in esilio a Parigi.
Qui incominciò a dipingere nuovamente pensando di poter vendere i suoi quadri in qualche galleria parigina, ma nessuna grande galleria si mostrò interessata alla sua opera.
Nonostante l'insuccesso professionale, le difficoltà economiche e la salute che si faceva cagionevole, Kandinsky conservò una grande passione per il suo lavoro.

Finalmente nel 1939, quando aveva settantatre anni, ebbe il primo segno di riconoscimento dalla critica ufficiale francese.
Il direttore del museo Jeu de Paume di Parigi acquistò una sua tela intitolata "Composizione IX", fu il primo grande quadro di arte astratta ad entrare in un museo francese.
Grazie a questo piccolo successo, il pittore continuò a dipingere ogni giorno quadri contro le brutture ed i pericoli dell'occupazione tedesca, fino al giorno della sua morte, avvenuta il 13 dicembre del 1944 all’età di settantotto anni.


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