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Apterygidae

  

Apterigidi
Regno: Animali
Tipo:Cordati
Classe: Uccelli
Ordine: Struzioniformi
Sottordine: Apterigi
Famiglia: Apterygidae
Generi e specie

La famiglia degli Apterigidi (Apterygidae) appartiene all'ordine degli Struzioniformi ed č composta da 1 genere:

  • Apteryx a cui appartengono 3 specie e 5 sottospecie.

Table of contents
1 Sistematica
2 Aspetti morfologici
3 Habitat
4 Abitudini Generali
5 Voce
6 Cibo ed Alimentazione
7 Riproduzione
8 Spostamenti
9 Relazioni con l’uomo
10 Status e conservazione
11 Bibliografia
12 Link

Sistematica

Endemici della Nuova Zelanda, i kiwi formano la piů antica famiglia di uccelli sopravvissuta in queste isole. Hanno un’origine comune con i piů grandi uccelli non volatori, struzzi, nandů, emů e casuari, cinque famigli diverse, chiamati anche ratiti, che insieme formano l’ordine degli Struzioniformi. I progenitori dei kiwi, si separarono da questa linea comune, in uno stadio molto primordiale, prima di perdere la capacitĂ  di volare. Vivevano nell’antico continente del Gondwana e raggiunsero la piattaforma neozelandese attraverso la parte occidentale dell’Antartide, prima che si separassero (70 milioni di anni fa). Da questi primordiali uccelli, si originarono due tipologie, i moa e i kiwi, che seguirono due direzioni evolutive diverse. I moa si differenziarono in molte specie diverse estinguendosi prima del XVII secolo, anche se probabilmente una specie piů piccola č sopravvissuta fino agli inizi del XIX secolo. I kiwi, invece, si differenziarono molto poco e nessuna specie recente č conosciuta oltre alle tre ancora esistenti. Tracce fossili di kiwi si trovano nel Quaternario. La similitudine tra moa e kiwi, li ha fatti porre in uno stesso ordine (o sottordine), altri studiosi li hanno tenuti separati in ordini diversi, ma le recenti convinzioni tassonomiche li pongono insieme tra gli Struzioniformi. La famiglia dei kiwi comprende un solo genere, con tre specie: kiwi australe (Apteryx australis), kiwi maculato minore (Apteryx owenii), kiwi maculato maggiore (Apteryx haastii).

Aspetti morfologici

Oltre ad essere i piů piccoli dell’ordine, i kiwi sono anche molto atipici, avendo una morfologia molto diversa. La lunghezza del corpo va da 35 a 65 cm, in funzione della specie, con femmine piů grandi dei maschi. Pesano da 3-5 kg (kiwi australe) a 1 kg (kiwi maculato minore), il loro peso č molto superiore quando le femmine sono in prossimitĂ  della deposizione delle uova. La testa č proporzionalmente piccola, il collo č lungo e forte, i muscoli toracici sono molto ridotti. La parte bassa del corpo, č invece molto robusta, specialmente bacino, zampe e piedi. Queste caratteristiche danno al kiwi una forma a pera.
Le ali atrofizzate sono lunghe solo 4-5 cm con un uncino all’estremitĂ  e rimangono nascoste sotto il piumaggio. Non hanno coda. Sono normalmente notturni, specializzati nel muoversi nel buio del sottobosco. Per questo motivi hanno acuito i sensi dell’udito e dell’olfatto, mentre la loro vista č ridotta, caratteristiche piů da mammiferi che da uccelli. I loro occhi sono piccoli e gli permettono di vedere ciò che gli sta di fronte a pochissima distanza. Le cavitĂ  auricolari esterne sono molto grandi e sono stati visti molto spesso girare la testa verso la provenienza dei suoni, per meglio sentirli.
Il becco č lungo, flessibile, leggermente ricurvo verso il basso, con un colore variabile dall’avorio al rosa e al brunastro. Nel kiwi australe misura 20 cm (nelle femmine č lungo il 25-30% in piů). La mandibola superiore č piů sottile di quella inferiore. Viene spesso utilizzato come una terza gamba, formando una specie di treppiede. Ci sono due piccole narici alla base del becco, che aiutano i kiwi nella ricerca dei piccoli invertebrati che vivono sul terreno o leggermente sottoterra. Verso la base del becco, si trova una valvola che permette all’uccello di espellere impuritĂ  o acqua dalle narici. Queste valvole gli permettono di alimentarsi anche in luoghi molto umidi, come ai margini di una palude. Alcune penne alla base del becco si sono trasformate in setole tattili. La lingua č appuntita e callosa.

Il piumaggio ha un aspetto ispido, assomigliante piů a capelli che a penne. Come gli altri ratiti, le penne mancano degli uncini sulle barbule. Non ci sono notizie certe a riguardo della muta, ma č possibile che sia continua, non ci sono differenze nel piumaggio tra maschi e femmine o tra adulti e giovani, a parte il fatto che il piumaggio dei giovani č piů soffice.
Le zampe forti sono fornite di muscoli potenti, anche i piedi sono ben sviluppati ed hanno quattro dita, 3 in avanti e uno all’indietro (poco sviluppato), a differenza degli altri struzioniformi che ne hanno due o tre. Ogni dito termina con un artiglio robusto.
I kiwi sono buoni nuotatori.

Habitat

L’habitat ottimale per i kiwi č la foresta pluviale, ma a causa della distruzione delle foreste può essere trovato anche in altri ecotipi, come foreste subtropicali o temperate, macchie arbustive o praterie. Il kiwi australe può vivere anche in foreste commerciali di pino.

I kiwi hanno un ampio range altitudinale, passando dalle coste a livello del mare alle regioni alpine di 1200 m. Vivono in un caldo clima subtropicale, necessitando di alte percentuali di umiditĂ  relativa. Fattori critici per tutte e tre le specie sono: la struttura del suolo, i suoi contenuti di humus e la densitĂ  della vegetazione, influenzando la loro capacitĂ  di scavarsi la tana.
Le tane sono normalmente situate su scarpate umide ai margini della foresta, dove il drenaggio č buono ed č piů facile scavare. Gli stessi fattori, influenzano anche la fauna del suolo e, conseguentemente, la disponibilitĂ  di cibo. Non ci sono reali differenze negli habitat delle tre specie. Anche se la maggior concentrazione di Kiwi maculato maggiore nella Isola Sud si trova nelle foreste subalpine e alpine, ma ciò può essere dovuto alla decimazione in anni recenti delle specie che vivevano in altri ambienti, piuttosto che ad una vera preferenza specifica.

Abitudini Generali

I kiwi sono fondamentalmente notturni, durante il giorno rimangono nelle tane o in nascondigli naturali, divenendo attivi solo al tramonto del sole. Per questo sono difficili da vedere e quindi da studiare, ma negli ultimi anni, le ricerche sono migliorate grazie ai sistemi di visione notturna e al monitoraggio radio, comunque, ancora molte sono le questioni irrisolte.

Tendono ad occupare il territorio in coppia, uccelli solitari sono giovani o adulti che non hanno ancora trovato un compagno. La grandezza del territorio varia da regione a regione, dipendendo dal tipo di habitat, dall’abbondanza di cibo e dalla densità dei kiwi. Per il kiwi australe il territorio e’ di 5-50 ettari per coppia, per il kiwi maculato maggiore 8-25 ettari, mente il kiwi maculato minore occupano spazi molto piccoli di 2-3 ettari.

Entrambi i sessi difendono il territorio, specialmente durante il periodo riproduttivo, scacciando chiunque, adulti o giovani, con suoni o inseguimenti, molto occasionalmente con combattimenti. Il Kiwi australe č piů tollerante e le aree territoriali possono sovrapporsi parzialmente.

Le tane sono usate sia dai maschi che dalle femmine e vengono utilizzate anche per nidificare, di solito hanno un solo ingresso largo 9-15 cm, con un tunnel di lunghezza considerevole, terminante in un camera larga abbastanza per contenere due adulti. L’ingresso č nascosto tra la vegetazione, ma molte tane sono state trovate anche in spazi aperti. Le tane possono essere cambiate frequentemente o utilizzate per lungo periodo (anche alcuni anni)

Voce

I richiami dei kiwi sono l’indicazione piů comune della loro presenza. Possono essere sentiti per tutto l’anno, eccetto le notti di luna piena o quando l’aria č molto secca. I richiami giocano un ruolo importante per la difesa del territorio e per il contatti tra le coppie. Molto spesso, specialmente tra i maschi, avvengono duelli canori tra coppie di territori vicini.

I richiami delle tre specie sono molto simili e possono essere uditi fino a 100 m di distanza, in situazioni favorevoli la distanza arriva a 1,5 km per il Kiwi australe.

Il maschio emette altri fischi striduli, che salgono in tonalitĂ  per poi discendere ed assomigliano ad un “ah-eel”, il richiamo consiste nel ripetere questo fischio per venti o piů volte. Le femmine emettono note piů corte, piů dure e gutturali rispetto a quelle del maschio. Il richiamo delle femmine segue la tipologia del maschio, ma differisce per il tono e per il tempo.

Cibo ed Alimentazione

Cosi come tutti gli Struzioniformi, anche i kiwi sono onnivori, la loro dieta consiste in invertebrati e in misura minore di vegetali (frutti, semi e foglie). Consuma principalmente invertebrati del terreno, come anellidi, millepiedi, adulti e larve di scarafaggi, larve di farfalle notturne e di mosche, grandi cavallette e ragni. Nel suo stomaco sono anche stati ritrovati resti di rane, gamberi e felci.

Per cercare il cibo, utilizza l’olfatto e il becco molto sensibile, movendo il becco sul terreno, č anche in grado di sentire gli invertebrati piů grossi. Quando scopre una preda nel suolo, utilizza il becco per smuovere il terreno, tentando di catturarla.

I kiwi hanno una notevole capacitĂ  di accumulare grasso sottocutaneo e nel kiwi australe del North Island può arrivare al 30% del peso complessivo. Questo č un fatto positivo per il maschio a causa del prolungato periodo di incubazione e per la femmina nel periodo di deposizione, ma soprattutto, per entrambi, durante i periodi estivi, con scarsa disponibilitĂ  di cibo.

I luoghi di alimentazione non sono fissi, ma variano ogni notte, pur sempre all’interno del proprio territorio.

Riproduzione

I kiwi sono esclusivamente monogami, quando la coppia č formata, č molto probabile che resti unita fino alla morte di uno dei due, solo a quel punto il sopravvissuto cerca un nuovo compagno. I kiwi maculati minori rimangono uniti per piů di 10 anni.

La stagione riproduttiva inizia in primavera, la deposizione avviene tra agosto e ottobre, ma può avvenire anche piů tardi, fino a gennaio o febbraio. In cattivitĂ  la deposizione avviene in ogni periodo dell’anno.

Pochissime sono le osservazioni fatte nella fase di pre-accoppiamento e molto frammentarie. L’aspetto visivo č poco importante, predominante č la parte odorosa e uditiva nella parata nuziale. Durante questa fase eseguono inseguimenti, salti, fischi e “grugniti”. Nel kiwi australe, il maschio chiama e la femmina risponde e si inseguendo reciprocamente in circolo, prima di accoppiarsi. Nel kiwi maculato minore, viene eseguito un display becco-a-becco, in cui gli uccelli si pongono di fronte uno all’altro incrociando i becchi e spingendoli verso il basso. Nel kiwi australe, l’accoppiamento č preceduto da delicati colpi del maschio sul dorso o sul collo della femmina; quando la femmina si piega, il maschio le sale sul dorso, appoggiandosi sui tarsi ed iniziando l’accoppiamento.

I kiwi preferiscono fare il nido in tane scavate da loro stessi. La tana scavata non viene mai utilizzata per la nidificazione prima di alcuni mesi o anche un anno, in tal modo la vegetazione può crescere attorno all’imboccatura nascondendola. Due settimane prima della deposizione, il maschio prepara il nido accumulando piante, specialmente muschi, licheni ed erba, nella camera del nido. In caso di sostituzione di una covata persa o di una seconda deposizione, il sito del nido viene sempre cambiato.

Le uova del Kiwi australe sono mediamente di 129 x 78 mm, rappresentando il 14-20% del peso della femmina, mentre per il kiwi maculato minore costituisce il 25%, tale proporzione č la piů alta tra tutti gli uccelli. La grandezza del tuorlo č anch’essa eccezionale, costituendo il 60% dell’intero volume dell’uovo. Vengono deposte una o due uova, raramente tre, con un intervallo di circa 25-30 giorni tra il primo e il secondo per il kiwi australe e di 2-3 settimane per il kiwi maculato minore. La cova č normalmente eseguita dal solo maschio, solo i kiwi maculati maggiori, partecipano entrambi all’incubazione. La femmina della sottospecie Apteryx australis lawryi dell’isola Stewart aiuta il maschio nella cova.

Dopo la deposizione del secondo uovo, a volte anche dopo il primo, la femmina lascia la tana, ma rimanendo nelle aree vicine e dormendo in una tana vicina. Dopo la schiusa delle uova, visiterĂ  il nido regolarmente, probabilmente per aiutare il maschio nella cova. L’incubazione parte, di solito, quando la femmina lascia il nido, ma può anche accadere che inizi fino a 14 giorni piů tardi ed essere intermittente per i primi 20-30 giorni, terminando dopo 63-92 giorni; una durata molto lunga se confrontata con la grandezza dell’animale, dovuta ad una peculiaritĂ  del kiwi, la sua bassa temperatura corporea, che č di 38° C, piů simile ad un mammifero che ad un uccello.

Il maschio lascia il nido ogni notte, per mangiare e defecare, spendendo fuori dal nido un tempo di 4-5 ore (solo occasionalmente resta fuori dal nido per piů ore). Quando lascia la tana, ricopre l’imboccatura con rami e foglie, ma questo accorgimento non č sufficiente per proteggere le uova dalla predazione, principalmente del Wekas (Gallirallus australis), tanto da essere in grado di predare le uova mentre queste sono coperte dal maschio in cova. La femmina del kiwi maculato maggiore, spesso sostituisce il maschio nella cova, quando questo lascia la tana per nutrirsi di notte, rimanendovi fino al suo ritorno.

La schiusa dura due o tre giorni, con un intervallo di 5-15 giorni fra il primo e il secondo uovo. I pulcini rompono il guscio con i piedi, in quanto sprovvisti del “dente dell’uovo”. Escono dall’uovo rivestiti di piume e sono una replica in piccolo degli adulti. I pulcini hanno un grande sacco vitellino attaccato allo stomaco, con un peso pari ad un terzo del loro totale, che gli fornirĂ  il cibo per i 10 giorni successivi alla nascita. I pulcini sono precoci e nidifughi, possono stare in piedi dopo 4 giorni e camminare dopo 5-6 dalla nascita. Si nutrono da soli e, quando sono fuori dal nido, sono controllati dai genitori in modo blando. Dopo 14-20 giorni i pulcini sono completamente indipendenti, ma rimangono nel territorio dei loro genitori per qualche tempo. Sono stati segnalati casi di adulti di kiwi australe che sono rimasti con i giovani per piů di un anno a volte fino a tre.

Pulcini e giovani sono facile preda di mammiferi carnivori introdotti in Nuova Zelanda, come ermellini (Mustela erminea), gatti e cani. I giovani raggiungono le dimensioni degli adulti dopo 18 mesi.

Poco si conosce sulla longevitĂ  dei kiwi, esemplari in cattivitĂ  hanno vissuto fino a 20 anni, un caso eccezionale di Kiwi australe visse fino a 35 anni.

Spostamenti

I kiwi sono sedentari e, quando un uccello occupa un territorio, vi rimane per tutta la vita. Anche quando il suo habitat č distrutto, purchĂ© riesca ancora a trovare cibo, solo se non ne trova si sposta in uno adiacente, sempre che ne esista uno vivibile.

Di notte, quando cerca il cibo, può percorrere distanze considerevoli. Il Kiwi maculato maggiore può percorre oltre 3 km in una sola notte, anche attraverso una fitta vegetazione o in terreni accidentati.

Relazioni con l’uomo

Sin dai tempi pre coloniali, i kiwi erano perseguitati dall’uomo, che li cacciava per le penne e per la carne. I primi abitanti della Nuova Zelanda, i Maori, provenienti dalla Polinesia, lo cacciavano regolarmente e furono la causa di alcune estinzioni locali.

Insieme all’airone bianco maggiore (Egretta alba), il kiwi occupa un posto d’onore nelle tradizioni maori. Credevano che ricevesse una particolare protezione da parte di Tane, Dio della Foresta, prima della caccia venivano eseguiti canti e rituali speciali. I Maori nella caccia usavano i cani. Il cuore del primo kiwi catturato, veniva arrostito ed offerto al Dio Tane, per placarne l’ira.

Le piume del kiwi, inserite in un tessuto a base di lino, impreziosivano i mantelli cerimoniali, che erano indossati solo da capi tribů o da persone di alto lignaggio.

Anche i primi colonizzatori bianchi si diedero alla caccia dei kiwi, principalmente utilizzati come cibo, ma anche per prenderne le penne , usate per farne esche (“mosche”) per la pesca della trota sui torrenti. Ma la pressione piů pesante cominciò nel XIX secolo, per soddisfare le richieste del mercato europeo, che richiedeva le penne per farne manicotti e decorazioni di abiti. Erano anche molto popolari nelle collezioni di animali impagliati e molti kiwi fecero questa ingloriosa fine.

Oggi il kiwi č strettamente protetto dalla legge ed č anche il simbolo nazionale della Nuova Zelanda, venendo utilizzato come immagine su monete, francobolli, uniformi militari e prodotti commerciali. I neozelandesi definiscono se stessi o la loro moneta (dollaro) come “kiwi”.

Status e conservazione

Il governo della Nuova Zelanda bandì la caccia, la cattura o l’uccisione di kiwi fin dal 1908 e nel [1921]] il kiwi fu dichiarato “uccello assolutamente protetto”, nonostante questo il numero di kiwi č drasticamente calato. Oltre alla caccia, il kiwi ha subito e subisce la pressione dovuta alla distruzione del suo habitat naturale, che cominciò gia prima della colonizzazione europea, quando i maori bruciavano ampi spazi di foresta per crearne spazi per le coltivazioni, la distruzione fu intensificata con l’arrivo degli europei, che sostituirono la vegetazione originale con piante esotiche e con il pascolo delle fattorie; questa conversione continua tutt’oggi e crea grossi problemi alla conservazione del kiwi nella North Island.

L’introduzione di predatori mammiferi ha accentuato la crisi delle popolazioni di kiwi, non in grado di adattarsi a certi tipi di predazione. Ermellini e donnole furono introdotti per combattere la diffusione dei conigli (anch’essi introdotti quali animali d’allevamento) inselvatichiti, cani e gatti accompagnavano i coloni, tutti questi animali, insieme, hanno collaborato nel distruggere i kiwi. Un singolo cane, in tempi recenti, ha devastato la popolazione di kiwi australe della Foresta Waitangi (North Island), su una popolazione di 900 uccelli si stimò che il cane ne uccise 500 in meno di due mesi. Un’altra causa di mortalità sono le esche avvelenate e le trappole per catturare i trachisuri volpini (Trichosurus vulpecula). Le trappole ora sono regolate dalla legge, devono essere costruite in modo tale da non poter imprigionare i kiwi così come nessun altro uccello terricolo.

Tutti questi motivi, oltre alla pressione causata dall’incremento demografico in Nuova Zelanda, hanno significato una notevole diminuzione nel numero delle tre specie di kiwi. Il kiwi australe č l’unica specie che sopravvive nella North Island, può essere trovato anche nella South Island e in misura minore nell’isola Stewart. In generale, il suo status può essere considerato abbastanza soddisfacente, ma la sottospecie [[Apteryx australis mantelli | mantelli] della North Island č minacciato dalla distruzione delle rimanenti foreste. Oltre alla distruzione dell’habitat, subisce la minaccia di essere bruciato vivo negli incendi controllati che vengono appiccati per distruggere le ceppaie. Squadre di volontari, si dedicano alla cattura dei kiwi che abitano le foreste che devono essere abbattute, per trasferirli in altre aree. La cattura degli uccelli, non č comunque un compito facile ed č quasi impossibile coprire le immense aree coinvolte.

Il Kiwi maculato minore era ampiamente diffuso sia sulla North Island che sulla South Island, i motivi della sua scomparsa nel passato non sono ancora stati chiariti, prima dell’arrivo degli europei, rimanendo circoscritti alla parte settentrionale e orientale della South Island, dove venne distrutto con l’introduzione dei carnivori europei. Ad oggi, č considerato vulnerabile, poichĂ© rimane una sola popolazione in buono stato nell’isola Kapiti, destinata a riserva naturale (2.000 ha). Il suo successo riproduttivo qui č molto basso, ogni coppia genera in media solo 0,08 pulcini l’anno e la predazione di Wekas (Gallirallus australis) č molto forte. Negli ultimi anni, alcuni uccelli dell’isola sono stati trasferiti altrove, nel tentativo di creare nuove popolazioni e far sopravvivere la specie.

Lo status del kiwi maculato maggiore, con solo tre popolazioni isolate nella South Island, č poco conosciuto.

Fortunatamente, sono stati gestiti buoni piani di protezione che includevano riproduzioni programmate in cattivitĂ , protezione dell’habitat e creazione di nuove popolazioni in riserve create appositamente per questo scopo. Un esempio importante č quello dell’acquisto di un’area boschiva da parte di varie organizzazioni naturalistiche unitesi insieme che ha dato origine alla Tangiteroria Kiwi Reserve.

Tenere e riprodurre i kiwi in cattivitĂ  non č semplice, infatti solo la sottospecie di kiwi australe della North Island si trova in zoo al di fuori della Nuova Zelanda. Le altre due sottospecie di kiwi australe, oltre al kiwi maculato minore e al kiwi maculato maggiore, sono presenti solo in zoo della Nuova Zelanda e gli ultimi due, solo recentemente si sono riprodotti in cattivitĂ  (anni 1990), il primato spetta al Otorohanga Kiwi House, al Nature Bird Park e al National Wildlife Centre of New Zealand.

Bibliografia

Link


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