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Topolino

   

Se stai cercando informazioni sull'auto d'epoca, vai all'articolo Topolino (auto); se stai cercando informazioni sui vari fumetti con il titolo di Topolino vai a Topolino (fumetto).
18 novembre 1928. Al Colony Theatre di New York si proietta il film "Gang War". All'uscita dal teatro, però, gli spettatori parlano non tanto del film quanto del cortometraggio distribuito come spettacolo di contorno: "Steamboat Willie", un'opera vagamente ispirata allo "Steamboat Bill" di Buster Keaton, attore del cinema muto allora assai in auge. Si trattava del corto che segnava l'esordio - la nascita vera e propria, di fatto - del mitico Topolino (o Mickey Mouse per gli anglosassoni), destinato a conquistare i cuori di grandi e piccini di tutto il mondo.

Table of contents
1 Strisce quotidiane
2 Floyd "Big Bang" Gottfredson
3 Il Topolino di Murry
4 Le storie italiane

Strisce quotidiane

Dopo sedici corti, finalmente Topolino esordisce anche nei fumetti e precisamente sulle daily strips: a firmare le sue avventure sono Walt Disney e Ub Iwerks, i suoi creatori.

Le sue prime storie sono avventure scanzonate, in linea con il personaggio che compare al cinema, sempre pronto al divertimento come un monello qualsiasi in una città rurale senza nome. Tale caratteristica sarà successivamente presente soprattutto nelle tavole domenicali, poiché sulle strisce quotidiane il topo sta crescendo.

Il 1° Aprile del 1930 fa infatti il suo esordio, sulle pagine di Topolino e la valle della morte, un promettente cartoonist, Floyd Gottfredson, destinato a cambiare il carattere del personaggio, traghettandolo da monello scansafatiche a cittadino modello e infallibile e perspicace detective.

Floyd "Big Bang" Gottfredson

Con queste parole d'affetto, Rota sintetizza l'importanza di Gottfredson nel panorama Disney internazionale.

Posso dire che, personalmente, lo considero il più grande artista Disney di tutti i tempi! Ho cercato di sintetizzare in tre parole il mio pensiero, paragonando Floyd Gottfredson al Big Bang, l'esplosione primordiale che ha dato origine all'universo: nel nostro caso, a... quello disneyano. Dobbiamo tutti riconoscenza a questo impareggiabile disegnatore: i lettori, per le splendide storie che ha realizzato, e i disegnatori, anche per gli insegnamenti che hanno potuto trarre dal suo lavoro (Marco Rota)

Il suo esordio è in una storia noir scritta con lo stesso zio Walt e disegnata con Win Smith e molto probabilmente con Hardie Gramatky. Quindi viene lasciato come unico signore e padrone delle strisce topoliniane.


Il 14 novembre 2002
durante lavori di restauro
ai muri esterni di una chiesa
della città di Malta, Austria,
è stato scoperto questo particolare
di un affresco del XIV secolo
raffigurante San Cristoforo, spesso
rappresentato in compagnia di
creature fantastiche: all'apparenza
un "Mickey Mouse" "in pectore"

()

Dopo vari tentativi e storie proposte, dopo aver provato varie spalle, iniziando da Paperino (Topolino e il mistero dei cappotti, su testi di Ted Osborne), e passando anche per Orazio (Topolino e i due ladri, con un Gambadilegno magro, accompagnato dal losco Lupo), finalmente vengono trovate in un sol colpo la formula giusta per il Topolino dei quotidiani e la spalla ideale: Topolino poliziotto e Pippo suo aiutante, vera e propria pietra miliare nella storia del personaggio, ristampata anche sul recente 75° Topolino, l'albo che ha celebrato i 75 anni del personaggio.

Coadiuvato da Merril de Maris ai testi e da Ted Thwaites alle chine, Gottfredson costruisce una bella storia di investigazione in cui, come spesso accade anche nelle odierne opere della thriller-fiction, ben due vicende sono intrecciate una con l'altra: da un lato dei falsari che stanno inondando la città (ancora chiamata, in originale, Homeville), dall'altro dei curiosi ladri che si accontentano di capelli e mutandoni. Topolino, però, con l'aiuto di Pippo, risolverà entrambi i casi, dimostrando che, in realtà, sono uno solo!

Alcuni anni più tardi Gottfredson continua con le ambientazioni misteriose proponendo un giallo corale interpretato dal fantastico terzetto Topolino-Paperino-Pippo: mentre le due spalle interpretano gli intermezzi comici, è Topolino a risolvere, con abilità, uno spinoso caso, dall'inquietante titolo di Topolino nella casa dei fantasmi.

Per l'occasione Gottfredson viene coadiuvato ai testi da Ted Osborne, altro storico collaboratore del cartoonist dell'Utah insieme a Bill Walsh: i nostri tre eroi aprono un'agenzia investigativa cui si rivolge il colonnello Bassett, il proprietario di una villa infestata dai fantasmi.

In un primo momento tutti sono pienamente convinti di avere a che fare con 7 fantasmi, ma Topolino, poco alla volta, riesce a ricostruire l'intera vicenda, un pezzetto dopo l'altro; nella seconda parte della storia, infatti, il nostro eroe scoprirà che, in realtà, l'intera casa è piena di passaggi segreti, che venivano utilizzati da una banda di contrabbandieri per tenere viva la leggenda dei 7 fantasmi e tenere lontane le persone dai loro loschi traffici. La produzione di Gottfredson e le avventure che fece vivere a Topolino sono molto vaste e non tutto si può citare. Con Floyd, il nostro partecipò anche alla Seconda Guerra Mondiale (Topolino e gli orfani di guerra, su testi di Bill Walsh, o Topolino e il corvo misterioso, sulla ripresa economica che l'America intraprese dopo il conflitto, entrambe storie vicine alle tematiche spionistiche), affrontò acerrimi nemici come il già citato Gambadilegno, o l'inafferrabile Macchia Nera, le cui fattezze riprendono quelle del grande capo, Walt Disney in persona.

Tra i personaggi che Gottfredson affiancò a Topolino si ricordano poi il prof.Enigm o Eta Beta, la cui storia d'esordio Topolino e l'uomo del 2000, esordisce sul primo numero del Topolino Libretto.

Non ci si potrebbe stancare nel lungo gioco delle citazioni di storie gottfredsoniane, tutte caratterizzate dal sapiente incastro tra le gag e le situazioni comiche, in cui a volte si ritrova lo stesso Topolino, e le scene di tensione disegnate con grande sapienza a volte su testi propri, a volte su testi d'altri (soprattutto su testi di Walsh, abilissimo giallista). Gottfredson, poi, ha anche realizzato pregevoli storie di vita quotidiana, come Topolino e l'elefante, in cui il topo si trovò all'improvviso con un elefantino da accudire, o Topolino e lo struzzo Oscar (con Ted Osborne) in cui ebbe a che fare ancora con un animaletto, uno struzzo, che gli procurò più guai che soddisfazioni. Non dimentichiamo poi Topolino e la musica infernale, su testi di Bill Walsh, che con una serie di strisce della metà degli anni Quaranta esplorò le potenzialità comiche del personaggio facendogli canticchiare un motivetto decisamente ossessivo.

Il Topolino di Murry

(in fase di sviluppo)

Le storie italiane

(in fase di sviluppo)

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