Deserto del Sahara
Il Deserto del Sahara č il piů vasto deserto della Terra, con una superficie di 8.000.000 chilometri quadrati. Si trova nell'Africa settentrionale, tra 16° di longitudine ovest e 35° longitudine est.Pur essendo un deserto, in quest'area, che occupa il 27% del continente, abitano circa 2.500.000 persone. È suddiviso politicamente tra Marocco, Tunisia, Algeria, Libia, Sahara Occidentale, Mauritania, Niger, Ciad, Egitto e Sudan.
Si estende dall'Atlantico al Mar Rosso per una lunghezza di circa 4000 km, con l'unica interruzione della Valle del Nilo, e per una larghezza 1500-2000 km dal Mediterraneo fino alle regioni centrali dell'Africa, dove il passaggio da deserto a savana č a volte assai incerto e stabilito da fattori di ordine climatico.
Table of contents |
2 Clima 3 Flora 4 Fauna 5 Popolazione 6 Economia 7 Preistoria e arte rupestre |
Da un punto di vista morfologico il Sahara č formato da un unico blocco
tabulare dell'epoca paleozoica, alto dai 300 agli 800 m. sul
livello del mare, alla cui base si trovano rocce primarie in strati
orizzontali, coperti per buona parte da terreni piů recenti e interrotte da
rocce eruttive.
In questo immenso tavolato si alzano massicci sedimentari o vulcanici quali
il Gebel el-Auenét (1934 m.), il Tibesti (3415 m.), l'Air
(1800 m.), l'Ahaggar (3000 m.), l'Adrar degli Ifoghas, l'Adrar mauretano,
dalle caratteristiche forme morbide ed arrotondate.
Il Sahara non ha un aspetto uniforme, si identificano infatti diversi tipi di
paesaggio: l' hamada, deserto di roccia nuda, liscia, incisa e lavorata
dai venti che forma acute e taglienti schegge, il serir, formato da uno
strato di ciottoli e ghiaia e l' erg, chiamato anche idean, nel Sahara
centrale, formato dalle caratteristiche dune di sabbia.
Nel Sahara mancano totalmente corsi d'acqua e quindi l'idrografia č
rappresentata da una rete di valli disseccate e di fiumi fossili (uidian)
orientati verso il Niger, il Ciad, e il Nilo, nei quali scorre l'acqua
solo in caso di piogge eccezionalmente abbondanti.
Ricchissima č invece la circolazione sotterranea alimentata da numerose falde
poste a diverse profonditĂ che danno origine alla grande maggioranza delle
oasi.
La caratteristica fondamentale del Sahara č la siccitĂ : le
precipitazioni sono inferiori ai 1000 mm. annui. Elevatissima č
l'evaporazione, fortissimo il riscaldamento diurno e intensa l'irradiazione
notturna che provocano oscillazioni termiche elevatissime (fino a 25-30ø).
Le temperature diurne raggiungono punte molto alte, mentre le piogge,
soprattutto in alcune regioni, mancano del tutto.
Una particolaritĂ del clima del Sahara sono i venti desertici, che prendono
vari nomi: simůn, harmattan, chamsin, ghibli, ecc.
La flora del Sahara non č molto varia; in alcune zone la vita vegetale manca
completamente, in altre la vegetazione ha subito alcune variazioni che
la hanno resa adatta a sopportare il clima della regione. L'estremitĂ
meridionale č ricoperta da savane, quella settentrionale da
steppa mediterranea.
Numerose, fra le piante, le artemisie, le salsolacee e qualche
Secondo alcuni studiosi il Sahara rappresenterebbe, da un punto di vista
faunistico, la regione di passaggio fra la zona paleartica e
quella paleotropicale, ma tale concezione č in parte
superata, in quanto la fauna del Sahara presenta testimonianze di alterne
avanzate e ritirate della fauna sia africana che mediterranea come si può
dedurre dalla incisioni rupestri che rappresentano elefanti, rinoceronti,
giraffe e dai pochissimi esemplari di pesci e coccodrilli nilotici che
sopravvivono in alcune zone centrali del deserto.
Esempi di unione tra la fauna delle due zone si trovano soprattutto nei
massicci quali l'Ahaggar, o lungo le coste dell'Atlantico o del Mar Rosso
dove gli elementi mediterranei giungono oltre il limite meridionale del
Sahara raggiungendo Dakar, le isole di Capo Verde, la Somalia e
l'Acrocoro etiopico.
Gran parte della fauna del Sahara ha subito trasformazioni che la hanno resa
capace di sopportare il difficile clima del deserto, i prolungati periodi di
siccitĂ e i lunghi percorsi alla ricerca di cibo. Scarsi sono i mammiferi,
mentre sono numerosi i rettili, spesso molto velenosi, i coleotteri,
gli acridi, le mosche, le zanzare,
soprattutto presso le acque stagnanti, e alcuni molluschi terrestri.
Nelle oasi vivono forme animali adatti agli ambienti umidi quali i crostacei
Entomostrachi delle pozze salate e delle acque temporanee.
Da un punto di vista etnico, il Sahara rappresenta la zona di separazione tra
la razza bianca dell'area mediterranea e quella nera dell'Africa centrale,
che tuttavia, con continue correnti migratorie, si sono spesso fuse fra loro.
Popoli caratteristici del Sahara sono i Tebu, assai ridotti numericamente
e stanziati nel Sahara centrale, dall'oasi di Cufra fino al Tibesti, e i
Tuareg, nomadi, dell'Algeria meridionale e del Fezzan libico. Nelle
oasi settentrionale vivono Berberi e Arabo-Berberi sedentari e in quelle
meridionali anche gruppi di Sudanesi.
La densitĂ della popolazione del Sahara č molto varia e mentre vastissime
aree sono disabitate, nelle oasi si raggiungono i massimi valori. La
religione prevalente č quella islamica.
La scoperta nel sottosuolo del Sahara di ingenti ricchezze minerarie ha
cambiato radicalmente l'economia dei paesi sahariani. I principali prodotti
sono: minerali di ferro e rame nel Sahara occidentale, giacimenti
petroliferi e metaniferi nel Sahara centrale, e infine, cromo,
manganese, ferro, platino, diamanti, sodio, ecc.
La scoperta di idrocarburi ha portato alla costruzione di numerosi
oleodotti per il loro trasporto fino ai centri di
raffinazione e di imbarco, ponendo al fianco dei tradizionali prodotti
dell'agricoltura (datteri) e della pastorizia (pelli) quelli
del sottosuolo. I trasporti attraverso il deserto, un tempo molto ardui e
faticosi, affidati unicamente alle carovane che portavano ai
paesi mediterranei prodotti ricercatissimi provenienti dall'Africa centrale
(avorio, penne di struzzo, schiavi), sono ora risolti grazie alle
linee aeree, mentre poco sviluppate sono le comunicazioni ferroviarie e
quelle stradali che seguono le antiche carovane.
Il Sahara fu abitato fin dalla preistoria come dimostrano i resti di
industria litica del Paleolitico, Neolitico, Pleistocene,
Olocene e persino del periodo acheulano, anche se il tipo di industria
predominante appartiene al periodo ateriano.
Numerose sono le pitture e le incisioni rupestri che danno una
interessante testimonianza sulla fauna e sulle genti che un tempo abitarono
il deserto. Il nascere della pittura rupestre si può collocare nel Neolitico
e si può distinguere in due fasi, l'una pre-camelica (anteriore
all'introduzione del dromedario), naturalistica e assai raffinata, l'altra di
epoca camelina schematica e scadente.
Tra i soggetti rappresentati si notano spesso animali tipici della fauna
tropicale da cui si deduce che anticamente il Sahara ebbe un clima diverso.
Le migliori iscrizioni si trovano a Zenaga (Grande Atlante) e presso
l'uadi GerĂ t (Tassili degli Azger), nel Tibesti, nel Tassili e
nell'Ahaggar.
Morfologia
Clima
Flora
graminacea (stipe) e soprattutto cespugli xerofili (
Zizyphus, Pistacia, Tamarix, Retama,
Calligonum, Acacia, Rhus, ecc.).
Una voce a parte meritano le oasi in cui crescono
palme da dattero, agrumi, miglio (botanica), ortaggi,
orzo, frutta, erbe aromatiche.Fauna
Popolazione
Economia
Preistoria e arte rupestre