Hugo Pratt
Hugo Eugenio Pratt, figlio di Rolando Pratt ed Evelina Genero, nasce il 15 Giugno del 1927 a Rimini. La sua vita, però, si sviluppera soprattutto intorno alla magica città di Venezia: ben due suoi fumetti sono ambientati nella città veneta, L'angelo della finestra d'oriente e la bellissima Favola di Venezia (Sirat Al-Bunduqiyyah). Il suo legame con la città lagunare, infatti, è molto forte. È proprio qui che fa il suo esordio quando, nel 1943 torna dall'Etiopia dove ha soggiornato per i sei anni con la famiglia.
Superata, tra mille difficoltà , il periodo bellico (nell'autunno del '44 le SS per poco non lo fucilano, credendolo una spia sudafricana), Pratt torna a Venezia con gli Alleati, dove organizza spettacoli per le truppe della coalizione vincitrice. La sua vocazione è però quella di raccontare storie, simili a quelle con le quali è cresciuto, storie e romanzi di James Oliver Curwood, Zane Gray, Kenneth Roberts, e ancora i fumetti di Lyman Young (Cino e Franco), Will Eisner (The Spirit) e soprattutto Milton Caniff (Terry e i pirati). Fonda, allora, la testata Albo Uragano, in collaborazione con Mauro Faustinelli e Alberto Ongaro e che dal 1947 diventa Asso di Picche - Comics, dal nome del suo personaggio di punta, un eroe mascherato dall'aderente costume giallo.
La rivista attira molti giovani talenti, come Dino Battaglia, Rinaldo D'ami, Giorgio Bellavitis, mentre il personaggio di Asso di Picche riscuote sempre maggior successo, soprattutto in Argentina, dove Pratt si trasferisce, su invito della Editorial Abril, con altri amici del Gruppo di Venezia e qui risiederà , nella città di Buenos Aires, per ben tredici anni.
Dopo l'iniziale collaborazione con la Editorial Abril, passa alla Editorial Frontera: è in questi anni che vedono la luce alcune serie molto importanti nella carriera del cartoonist italiano: Junglemen, su testi di Ongaro, Sgt.Kirk, Ernie Pike e Ticonderoga, tutte scritte da Héctor Oesterheld, il compianto sceneggiatore dell'opera fantascientifica L'Eternauta. Il suo tratto inizia a fare proseliti, tanto che Pratt, prima con Breccia, quindi in Brasile, tiene dei corsi di disegno presso la Escuela Panamericana de Arte diretta da Enrique Lipszyc, alterandno tale attività didattica anche con frequenti escursioni in Amazzonia, nel Mato Grosso e in altri luoghi esotici. In quello stesso periodo, però, realizza anche il suo primo fumetto completo, Anna della giungla: un omaggio a quell'avventura classica con la quale si è formato negli anni giovanili e le cui atmosfere avrebbe riportato nelle due seguenti opere complete, Capitan Cormorant e Wheeling, quest'ultima completata dopo il suop ritorno in Italia.
Tra il 1959 e il 1960 si trasferisce a Londra, quindi, senza successo, tenta la via degli Stati Uniti per poi tornare in Sudamerica, da cui ritorna in Italia nel 1962. Qui inizia a collaborare proficuamente con Il Corriere dei Piccoli, per il quale, tra le altre cose, realizza le riduzioni a fumetti di numerosi romanzi della letteratura per ragazzi, come L'idola del tesoro e Il ragazzo rapito di Robert Louis Stevenson, entrambe sceneggiate da Mino Milani.
La svolta importante nella carriera di Pratt, però, avviene con l'incontro con Florenzo Ivaldi: è il 1967 e i due decidono di aprire una rivista, dal titolo Sgt.Kirk, dove pubblicare le storie argentine del cartoonist, alcuni classici americani e degli inediti. E sul primo numero della rivista, il primo inedito ad esordire è Una ballata del mare salato, la prima avventura di Corto Maltese, il più famoso e importante personaggio di Pratt. L'avventura, come la maggior parte delle avventure del suo personaggio, rimanda la memoria ai grandi romanzi d'avventura di Conrad, Melville, Lewis, Cooper, Dumas, che tanto successo e tanta fama hanno avuto presso generazioni di lettori. Questa prima storia è stata, successivamente, ristampata anche sulle pagine del Corriere dei Piccoli.
Tre anni dopo Corto ritorna, questa volta sulle pagine della rivista per ragazzi francese Pif, ove vengono pubblicate ventuno storie di cui il malinconico marinaio è l'assoluto protagonista: la prima di queste storie si intitola Il Segrero di Tristan Bantam. Nella lunga carriera di Pratt, oltre alla saga di Corto Maltese si possono ancora citare la serie degli Gli scorpioni del deserto (di cui Pratt scrisse disegnò cinque storie), Jesuit Joe e Tutto ricominciò con un'estate indiana, scritta per l'amico e allievo Milo Manara.
Oggi sono proprio queste storie che ci restano in eredità : il 20 Agosto 1995, infatti, Hugo Pratt ci ha lasciato, senza riuscire a vedere la sua creatura, Corto Maltese, finire in TV con una bellissima serie tutta per sé tratta proprio dalle avventure così ben scritte da Pratt. Le storie di Corto sono state ristampate da Lizard Edizioni.
L'articolo è una sintesi tra l'articolo on-line (Hugo Pratt) presente su Fondazione Franco Fossati) e quello edito sul 1.o volume della serie I Classici del Fumetto di Repubblica, dedicato a Corto Maltese.
Altre risorse on-line su Pratt possono essere trovate su:
Dopo la 2.a Guerra Mondiale
In Sud-America
Il ritorno in Italia: Corto Maltese
Link e riferimenti
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