Jerry Siegel
Appassionato di fantascienza, Jerry Siegel realizza già nel 1929 una fanzine (la prima fanzine della storia) dove pubblica i suoi racconti. Fondamentale fu, l'anno successivo, l'incontro con Shuster, col quale era destinato a creare l'icona del fumetto supereroico per eccellenza: Superman.
Nato il 17 Ottobre del 1914, a Cleveland, Ohio, Jerome Siegel, questo il nome per esteso, insieme a Joe Shuster, giovane disegnatore canadese conosciuto alla Glenville High School, da entrambi frequentata, crea, come detto nella breve introduzione, il mito di Superman. Il loro personaggio, creato nel 1934, verrà però venduto ad un editore, la DC Comics, solo nel 1938.
Sempre per la DC Siegel lavorerà su altri supereroi, creando tra gli altri il tormentato e mistico Spettro, datato 1940, sotto i cui panni, oggi, si nasconde Hal Jordan, la Lanterna Verde (e forse anche l'eroe) più amata di tutti i tempi.
Nel frattempo Superman è diventato un fenomeno di costume, sfruttato in ogni modo possibile dall'editore: i loro creatori e autori si lamentano, però, di raccogliere solo le briciole di questa messe di denaro. Allora Siegel e Shuster, trasferitisi nel frattempo a New York, decidono di fare causa alla DC Comics, perdendola: il passo successivo dell'editore è quello di licenziarli.
Inizia così un periodo difficile per entrambi. In un primo momento cercano di rilanciarsi proponendo un nuovo personaggio, Funnyman, che però ha vita breve: concluderà la sua vita ediotriale nel 1949. Da questo punto in poi la coppia si scioglie.
Mentre Shuster, dopo pochi anni, abbandonerà l'attività per problemi di vista, trascorrendo alcuni decenni in ospizio, Siegel continua la sua carriera di sceneggiatore su vari albi e quotidiani americani, creando spesso personaggi suoi propri. Tra il 1950 e il 1967 crea Jon Juan, Lars of Mars, Nature Boy, Fly Man, Tiger Girl, nonché una serie di gag per varie riviste satiriche. Per i quotidiani, poi, sceneggia sequenze di Ken Weston e Buck Rogers e, in forma anonima, torna, tra il 1959 e il 1966, a Superman realizzando storie per gli albi e i quotidiani.
Nel 1968, mentre una nuova causa con la DC Comics si trascina senza successo tra i tribunali, si trasferisce con la moglie Joanne a Los Angeles, California.
E' questo il periodo più duro nella carriera del cartoonist: dopo aver minacciato più volte il suicidio, trova finalmente lavoro come dattilografo presso la California Utilities Commission e, nei ritagli di tempo, scrive soggetti per alcuni cartoon televisivi di Hanna e Barbera e di Steve Krantz.
Nello stesso anno arriva dalla Western Publishing la richesta di scrivere alcune sceneggiature per i suoi albi. Realizza, così, storie su Qui, Quo, Qua nelle vesti di Giovani Marmotte, alternandosi, per circa quattro anni, con il già pensionato Carl Barks nella realizzazione di queste storie ecologiche.
Nel 1972, però, Siegel chiude la sua collaborazione con la Western, ma non con il mondo disneyano. Infatti nel Maggio del 1971, a Los Angeles, Jerry incontra Mario Gentilini, allora direttore di Topolino, che in quel periodo si trovava in visita agli Studi di Burbank. Il direttore gli propone di scrivere alcune storie per le riviste Disney italiane e così inizia uno dei periodi più prolifici e importanti dello scrittore americano.
A ragion veduta, quindi, Siegel, oltre che il padre di Superman, è da considerarsi uno dei Maestri Disney d'Italia con ben 155 storie all'attivo, tutte pubblicate su Topolino e Almanacco Topolino, alternandosi con ottimi risultati sia con Topolino e Pippo, sia con Paperino e Zio Paperone: la sua prima storia sarà , infatti, con il marinaretto, Paperino e la macchina dell'eroismo, disegnata da un promettente Giorgio Cavazzano.
Le sue storie disneyane sono dei piccoli gioielli nei quali infonde tutta la sua passione per la fantascienza, sviluppando anche tematiche tipiche delle storie di Superman, come nella già citata La macchina dell'eroismo, o in Zio Paperone e la cometa della sfortuna, sempre con Cavazzano, o nella fantastica Zio Paperone e la scorribanda nei secoli, disegnata da un Romano Scarpa già nel pieno della sua maturità : in questa storia Siegel non solo spedisce in giro per i secoli Paperone, Paperino e Archimede, ma prefigura la distruzione della Terra nell'anno 487000. A tratti bizzarre, ma spaziando sempre in diversi ambiti (vedi, ad esempio, Paperino e il riscatto western, disegnata da Giuseppe Perego, o Zio Paperone e il tesoro di Atlantide, con Scarpa, in cui, come già fatto da Barks, manda i paperi in quel che resta del continente perduto di Atlantide), sono spesso caratterizzate da una vena malinconica, quasi romantica, che a volte lascia l'amaro in bocca pur quando la vicenda si conclude bene, come da tradizione. Un esempio, in tal senso, può essere Zio Paperone e il robot investigatore, su disegni di Giancarlo Gatti, in cui un robot costruito da Archimede per proteggere il deposito di Paperone, alla fine della storia si smonta, nonstante la vittoria finale, perché parte dei guai capitati al suo padrone sono causati dalla sua incuria.
Un altro esempio della sua vena bizzarra sono i personaggi secondari che crea appositamente per le sue storie. Ad esempio l'assurdo mago che, per vendicarsi della ricchezza di Paperone, gli rivolta contro i suoi tesori in Zio Paperone e la minaccia monetaria, su disegni di Scarpa, o ancora il Giocattolaio, presente in ben tre storie, che debutta in Le Giovani Marmotte contro il Giocattolaio\', su disegni di Guido Scala. In questa storia, come in molte altre, Siegel riprende le tematiche ecologiche che avevano caratterizzato il suo lavoro alla Western, presentandoci Qui, Quo, Qua nelle vesti classiche di generali delle GM'.
Finalmente, nel 1978, dopo trent'anni di battaglie legali, la DC Comics, adesso di proprietà della Warner Bros, accorda a Siegel e Shuster una rendita annua di ventimila dollari ciascuno, oltre al pagamento delle spese mediche e al riconoscimento della paternità del personaggio di Superman: tutte le fiction e i fumetti con protagonista l'Uomo d'Acciaio avranno da ora in poi la scritta Superman creato da Jerry Siegel e Joe Shuster.
Dopo tante sofferenze, i due amici possono finalmente vedere riconosciuti i loro meriti e trascorrere serenamente gli ultimi anni della loro vita: Shuster, trasferitosi anch'egli a Los Angeles, morirà nel Luglio 1992, mentre Siegel il 28 Gennaio 1996.
Siegel, alla fine, avrà lasciato un vivido e sentito ricordo in ognuno dei suoi lettori, sia quelli che lo hanno amato, insieme a Shuster, sulle pagine di Superman, sia quelli che lo hanno seguito sui suoi numerosi personaggi, sia (e soprattutto) gli appassionati Disney italiani, che hanno imparato ad amarlo e, perché no, ad adottarlo.
Superman
Un periodo difficile
Alla Western
Un Disney italiano
Creato da...
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