Pagina iniziale | Navigazione |
Google

Paperon de Paperoni

  
 
Paperon de Paperoni, noto anche con il diminutivo di Paperone o con il nome Zio Paperone, è "il papero più ricco del mondo" ed è uno dei personaggi Disney più di successo e più amati del mondo, nonostante il suo carattere avaro, ricalcato sul modello di Ebenezer Scrooge, protagonista de Il Canto di Natale di Charles Dickens, ne fa alle origini un personaggio tutt'altro che simpatico.

Infatti il ricco papero si presenta ai lettori con questa semplice battuta:

Eccomi qua, nella mia comoda dimora, aspettando che passi il Natale! Bah! Che stupida festa, in cui tutti si vogliono bene! Ma per me è diverso! Tutti mi odiano e io odio tutti! E tutti a comprare regali... Pare che si divertano! Non mi sono mai divertito, io!

tratta da Paperino e il Natale su Monte Orso, edita in originale sul n.178 di Four Color Comics. L'autore della storia, nonché creatore del personaggio, era il grande Carl Barks.

Table of contents
1 L'Uomo dei Paperi
2 Il Paperone italiano
3 D.U.C.K.
4 Gli eredi di Barks
5 Link e riferimenti

L'Uomo dei Paperi

Barks è già da alcuni anni al lavoro per la Western, la casa editrice che cura le uscite a fumetti dei personaggi della Disney, e precisamente realizza le avventure di Paperino e famiglia in quel di Paperopoli (è infatti di Barks l'idea di creare una città apposita per i paperi). Il più grande narratore del novecento, come ama definirlo Don Rosa, suo illustre allievo, decide, ad un certo punto, di iniziare a creare nuovi personaggi per popolare e rendere sempre più interessante la città sul fiume Tulebug. Paperone, così, è solo il primo di una lunga serie di personaggi che varranno al Maestro dell'Oregon il titolo di Uomo dei Paperi.

All'inizio Paperone è assolutamente identico alla sua controparte umana della letteratura, tal Ebenezer Scrooge di dickensiana memoria: un vecchio acido, misogino e piegato dagli anni, ma che già fa intravedere un carattere dedito all'azione ideando una trappola particolare per testare il coraggio del suo nipote (prediletto, ma non lo ammetterà mai!) Paperino. Decide così di invitare i nipoti (Paperino e Qui, Quo, Qua, figli della sorella Dumbella) a passare le feste natalizie nella sua baita di montagna, dove poi, a loro insaputa, li raggiungerà travestito da orso.

Nel frattempo i nostri eroi se la vedranno veramente con una coppia di orsi: un cucciolotto pestifero e sfuggente e la sua irascibile madre.

Una serie di circostanze, alla fine, faranno credere a Paperone che i suoi nipoti (in particolar modo Paperino) sono molto coraggiosi, accordando loro quella fiducia che li porterà, tutti insieme, ad affrontare altre cento e più avventure.

Da allora, però, Barks ha avuto modo di sviluppare il carattere e di Paperino e di Paperone in maniera sempre più profonda e particolareggiata, dando spessore a due personaggi che non solo rappresentano gli aspetti negativi della nostra società, ma che sono anche in grado di tirare fuori risorse nascoste per affrontare le situazioni più disperate.

Il modo migliore, però, per iniziare a descrivere questo Paperone molto più profondo rispetto agli esordi è di lasciare la parola a Giorgio Pezzin, autore italiano, che scrive:

Paperone è stato a lungo uno dei miei personaggi preferiti, soprattutto all'inizio della mia attività. Forse perché ero un pò squattrinato e quindi, frequentandolo, speravo mi restasse attaccato qualche dollaro. Impossibile, direte voi... ma io so che Paperone, in realtà, è più generoso di quanto si pensi.
Attaccato al denaro, è vero, ma non per taccagneria, quanto piuttosto con l'amore del collezionista che conosce ogni moneta una ad una e sa che dietro ad ognuna di esse c'è tanto lavoro e passione. Passione che lo ha fatto sempre pensare più lontano degli altri, e anche fatto agire con una certa "etica" negli affari.
(Giorgio Pezzin, da Fumetti e Storie, sito sull'attività di Pezzin, Marinato, Cavazzano, De Vita e Mottura)

E quello che Pezzin osserva era già più che evidente in una delle più belle storie barksiane di tutti i tempi: Zio Paperone e la Stella del Polo. In questa storia Carl Barks approfondisce come in poche altre occasioni il carattere del papero più ricco del mondo, regalandoci anche un lungo flashback sulla sua vita. La sua ultima pubblicazione italiana, sul volume omonimo della serie I Classici del Fumetto di Repubblica, è nella versione integrale, la stessa presentata su Zio Paperone#77 (nel prosieguo del testo la rivista verrà abbreviata con ZP): infatti questa storia è stata a suo tempo (1953) censurata, scartando proprio le vignette del flashback, perché ritenute troppo violente per i giovani (secondo l'editore) lettori della storia.

Solo nel 1981, quando è stato possibile recuperare quasi tutte le tavole tagliate, La Stella del Polo ha visto la luce in un'edizione integrale, alla quale, però, mancavano all'appello proprio un paio di strisce, sostituite da quattro vignette schizzate dallo stesso Barks in base ai suoi ricordi sulla storia (in seguito Daan Jippes, partendo propio da queste quattro vignette, ridisegnò la scena perduta: l'opera dell'artista olandese può essere vista sul già citato numero di ZP).

Comunque nella storia abbiamo modo di apprezzare non solo un Paperone violento e sanguigno (quanto a volte può esserlo solo il nipote Paperino), ma anche una Doretta Doremì (il primo vero, unico e grande amore di Paperone) cinica e spietata, proprietaria del saloon di Dawson, la città mineraria dove Paperone andava a depositare l'oro raccolto nella sua miniera. La storia, comunque, partendo dall'espediente della scarsa memoria di De Paperoni, porta i paperi a tornare nel Klondike, giocando sull'esile equilibrio tra il papero scorbutico e taccagno che vuole tornare nei luoghi della sua gioventù da minatore per riscuotere un vecchio debito e quello innamorato e romantico che vuole tornare per sapere che fine ha fatto il suo primo (e mai dimenticato) amore.

Altre grandi storie barksiane

Da allora Paperone fa una lunga strada, passando tra le mani di molti altri autori, statunitensi ed europei, ma certamente l'autore più importante per il personaggio resta Barks. Per capire meglio, quindi, Paperone è utile citare altre grandi storie del Maestro dell'Oregon. Innanzitutto c'è da citare l'esordio di Amelia, la fattucchiera napoletana che cerca in tutti i modi di impossessarsi della Numero Uno, la prima moneta guadagnata da Paperone in quel di Glasgow, sua città natale. Infatti in Zio Paperone e la fattucchiera (ultima pubblicazione italiana ZP#82) fa il suo ingresso la bella papera dai capelli corvini, italiana di Napoli, che è alla ricerca di monete rare per realizzare l'amuleto magico che la renderà la più ricca del mondo.

Da allora inizia una lunga e terribile sfida tra Amelia e Paperone che periodicamente si rinnova sulle pagine delle varie pubblicazioni Disney sparse per il mondo (a titolo di esempio, nello stesso numero di ZP, sempre di Barks, viene pubblicata Zio Paperone e la cassaforte di cristallo, oltre che Zio Paperone in Decini e destini, di Don Rosa, in cui l'artista italo-americano ci racconta l'origine della Numero Uno, dopo averci narrato, nella Saga di Paperon de Paperoni, come era stata guadagnata) e che inevitabilmente portano i paperi a visitare l'Italia, il paese che oggi è uno dei principali produttori di storie Disney del mondo!

Ma non si può andare oltre senza aver citato una delle migliori storie (la migliore, per molti critici del settore) di Barks: Zio Paperone e le sette città di Cibola. Per questa storia Barks si sipira alla leggenda delle mitiche sette città lastricate d'oro e a lungo cercate invano dai conquistadores spagnoli. Queste città vengono ritrovate proprio dai paperi, che erano andati nel deserto alla ricerca di punte di freccia indiane, ma, come al solito, i Bassotti rovinano tutto e alla fine nessuno ricorda niente dell'avventura appena trascorsa.

La prima avventura di ampio respiro con il nuovo personaggio Disney è Zio Paperone e la disfida dei dollari: il ricco papero deve difendere il suo pecunio dagli assalti dei Bassotti e, per fare ciò, costrisce un lago artificiale dove immerge il suo denaro; inizia così una vera e propria disfida tra i criminali e il finanziere che, neanche a dirlo, vede quest'ultimo trionfare. A questa storia dobbiamo una delle più belle e spettacolari quadruple del Maestro dell'Oregon.

Si possono poi citare: Zio Paperone e il tesoro sottozero, dove viene citato l'avveniristica sostanza per fare i gelati, il bombastium; Paperon de Paperoni e la Luna a 24 carati, dove il papero più ricco del mondo, in competizione con i Bassotti, uno sceicco arabo e un miliardario texano, cerca di raggiungere un satellite tutto d'oro che si trova poco oltre la Luna. Giunti sul satellite si scopre che questo appartiene all'uomo più ricco di Venere, che baratta il satellite per una manciata di terra, che i paperi avevano portato a bordo per far stare più tranquillo Paperino. Paperone, però ha la sensazione di non aver fatto un buon affare.

L'anno dopo (1960, mentre La Luna è del 1959) i paperi, in Zio Paperone astronauta, sono ancora nello spazio: Paperopoli è una vera e propria città del domani, straboccante di astronavi e con una propria stazione spaziale. Anche Paperone, allora, si dà all'esplorazione spaziale, scoprendo un mondo abbondante e ricco di cibi freschi, che però abbandona per aiutare dei piccoli alieni che assomigliano a piccoli indiani. Altra storia fondamentale è Zio Paperone e il torneo monetario, che introduce l'antagonista per antonomasia: Cuordipietra Famedoro. In questa storia il miliardario di Paperopoli e quello sudafricano ingaggiano una sfida per stabilire chi è il più ricco dei due.

Il Paperone italiano

Nella primavera del 1952, Paperon de Paperoni è ormai una presenza ben consolidata negli albi americani. Oltre al suo creatore, anche altri artisti come Murry, Moore, Thompson stanno lavorando sul papero più ricco del mondo: proprio quell'anno è finalmente la volta giusta per vedere la prima comparsa italiana per Paperone!

Il direttore di Topolino, Mario Gentilini, insiste con Guido Martina, il suo (unico) sceneggiatore di punta, per iniziare ad inserire anche nelle loro storie il personaggio di Paperone. Il buon Martina, però, non ha grande dimestichezza con il personaggio, e così lo fa esordire nelle vesti di narratore in Topolino nella valle dell'Incanto, disegnata da Rino Anzi. In questa storia, in cui fa il suo esordio un ricco e imponente maniero, che sembra riprendere la Villa de Paperoni, presente, con alcune variazioni, nelle prime storie di Martina con il personaggio, si mescolano i personaggi Disney, proprio come succede anche in USA, ma con la differenza che in Italia, prima che in America (dove avverrà circa un decennio fa), inizia a crearsi una identità anche per la città di Topolinia, che, almeno nel nostro paese, nasce proprio in quell'anno.

Le due storie successive, Paperino e le onorificenze, su soggetto di Alberto Testa, e Le miniere di Re... Paperone, su testi di Carlo Chendi, sono opera del maestro di Rapallo Luciano Bottaro, che così ha l'onore e l'onere di realizzare le prime vere storie italiane su Paperone. Quest'ultima edita sugli Albi d'Oro 322 del Luglio 1952, in formato comic book. Dopo Bottaro toccherà quindi a Scarpa: il ghiaccio è stato sciolto e il primo Paperone italiano, così legato alle sue origini di avaro, tirchio e acido, sarò destinato ad evolvere, al pari della sua controparte americana, divenendo un modello anche per il resto del mondo.

(per i dettagli sulle storie italiane, fare riferimento agli articoli degli artisti citati sia qui, sia nell'Elenco disney italiani)

D.U.C.K.

(in fase di sviluppo)

Gli eredi di Barks

(in fase di sviluppo)

Link e riferimenti

(in fase di sviluppo)

Le famiglie di Paperopoli
Il Clan de Paperoni: Pah-Peh-Rheo | conte Braccio di Ferro | duca Quaquarone | marchese Scarampola | Pancia di Ghisa | duca Bambaluc | Malcolm de Paperoni | capitano Hugh lo Schiumatore de Paperoni | Patrizio de Paperoni | Dingo il Sozzo de Paperoni, Molly Mallard | Angus Manibuche de Paperoni | Jake de Paperoni | Fergus de Paperoni, Piumina O'Drake, Paperon de Paperoni | Matilda de Paperoni, Pico de Paperis | Ortensia de Paperoni | Gedeone de Paperoni | Rumpus McFowl
La famiglia Coot: Cornelius Coot | Clinton Coot | Gertrude Folaga | Elvira Coot | Casey Coot | Greta Grebe | Pistacchio Coot | Fanny Coot | duca dell'Oca | Ciccio
La famiglia Duck: Paperinocchio Codacorta | Dubney Humperdink Duck | Dafne Duck, Gustavo Paperone, Gastone Paperone | Eider Duck, Lulubelle Loon, Paperoga, Chiarafonte | Quackmore Duck, Paperino, Della, Qui, Quo, Qua
Amici e altri parenti: Archimede Pitagorico | Paperina | Ely, Emy, Evy | Sgrizzo Papero | Reginella | Filo Sganga | Brigitta Mc Bridge | Doretta Doremì, Paperetta Yé Yé | Battista | Miss Paperett
Nemici e avversari: Wiskervilles | Cuordipietra Famedoro | Soapy Slick | Mc Viper | John D.Rockerduck | Banda Bassotti | Amelia | Maga Magò | Arpine Lusène | Mr.Jones | Anacleto Mitraglia | Spennacchiotto
Il Duck Universe sull'I.N.D.U.C.K.S.
Storia e gloria della dinastia dei paperi - Saga di Paperon de Paperoni
Altre città Disney: Topolinia, Anderville, Ocopoli

Carl Barks
I fumetti di Carl Barks | Le fonti di Carl Barks | Le copertine di Carl Barks | I testi di Carl Barks
Zio Paperone | Paperon de Paperoni | Uncle Scrooge
Al Taliaferro | Don Rosa | Marco Rota | Walt Disney


GNU Fdl - it.Wikipedia.org




Google | 

Enciclopedia |  La Divina Commedia di Dante |  Mappa | : A |  B |  C |  D |  E |  F |  G |  H |  I |  J |  K |  L |  M |  N |  O |  P |  Q |  R |  S |  T |  U |  V |  W |  X |  Y |  Z |