Paperino e la minaccia del Loup Garou
Attenzione, questo articolo contiene una trama
Paperino e la minaccia del "Loup Garou" Donald Duck in Pawns of the Loup Garou | |
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Testi di: | Carl Barks |
Disegni di: | Daan Jippes |
1.a versione italiana: | Paperino pilota di linea su Topolino 655 del 16 Giugno 1968 |
Disegni 1.a versione: | Tony Strobl e Steve Steere |
I.N.D.U.C.K.S: | dati storia |
Paperino a la minaccia del "Loup Garou" fa parte della fortunata serie di storie che passano sotto il nome di testi di Carl Barks, ovvero quel gruppo di storie che, scritte da Carl Barks dopo il pensionamento ufficiale per l'insistenza di Chase Craig, allora direttore editoriale della Western Publishing, sono state disegnate da altri artisti Disney. Questa, come la maggior parte di queste storie, è opera del buon Tony Strobl, coadiuvato alle chine da Steve Steere, e racconta di come Paperino e nipotini, accompagnati da Paperone, affrontano un orrore impossibile nell'innevato nord canadese. I cinque paperi, infatti, si ritrovano ad affrontare, tra i boschi di questo grande paese del Nord America la minaccia del Loup Garou, in inglese werewolf, in italiano lupo mannaro: come per altre storie (vedi l'articolo Le fonti di Carl Barks), anche questa affronta le radici in un mito, questo vecchio quanto la storia della civiltà .
I testi di Carl Barks |
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Jippes: Paperino e la fiaba natalizia | Paperino e l'isola misteriosa | Paperino e la bomba atomica | Paperino e i tre buoni piccoli paperi | Paperino e la Cleopatras Extinta | Le GM - Brutta giornata per la squadra 'A' | Le GM e la danza tempestosa | Le GM e le previsioni del generale Quo | Le GM e il traditore nascosto | Zio Paperone e il disastro paperopolese | Le GM e il prezzo della libertà | Le GM e la gara zuccherina | Le GM e la battaglia in bottiglia | Paperino agente per un giorno | Paperino e la minaccia del 'Loup Garou' | Le GM e le balene in pericolo | Le GM e il salvataggio delle aquile | Le GM - Il mastino delle colline mugolanti
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W.Van Horn: Zio Paperone - Una cavalcata nella storia
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Don Rosa: Archimede Pitagorico in Il pifferaio magico di Paperopoli
Gli articoli si basano sulla lettura diretta delle storie sui periodici Zio Paperone e Paperino e sugli articoli critici dei filologi Luca Boschi e Alberto Beccattini. |
Table of contents |
2 Il "Loup Garou" barksiano 3 Il "Loup Garou" di Jippes |
La leggenda del lupo mannaro viene fatta risalire addirittura all'antica Grecia, quando Zeus trasformò Licaone, re dell'Africa, in lupo, perché questi aveva osato sacrificare un bambino sull'altare.
Più tardi (I secolo d.C.), Petronio, nel suo Satyricon, narra di un soldato trasformato in versipellis (letteralmente cambiapelle), ovvero uomo-lupo.
Si arriva, così, ai fatti reali, spesso trucemente e negativamente influenzati dalle leggende: nel 1603, in Francia, un bambino, Jean Grenier, di appena 13 anni, viene rinchiuso a vita in un convento per essersi comportato come un lupo.
Il mito dell'uomo lupo influenzerà molta della moderna fiction, producendo racconti e romanzi (di cui uno dei più importanti è Stirpe di Lupo del lovecraftiano Harold Warner Munn) e molti film (il più celebre The Wolf Man del 1941) e fumetti. Barks si era già occupato di questo mito, in Paperino e le scatole pensanti, in cui un'invenzione di Archimede aveva fornito ad un lupo di passaggio delle caratteristiche umane.
Quando Barks si mise al lavoro su questa storia, consegnata il 20 Marzo del 1967, si pose il problema di realizzare una vicenda avventurosa, come le sue memorabili storie su Uncle Scrooge, ricca di ironia e di una spruzzata di horror e suspense, senza però esagerare, per evitare le rimostranze, innanzitutto dell'editore, e quindi dei lettori. Alla fine Barks scelse di impostare l'intera vicenda su un lupo che, anziché stare su quattro sta su due zampe, con comportamenti umani, ma mantenendo una fisionomia animale.
La storia, affidata alle matite di Strobl, esce nel Gennaio 1968 sulle pagine di Donald Duck n.117, ma, molto più che in altre storie, risulta carente proprio in quelle caratteristiche (espressioni del volto, movenze dei personaggi) tipiche della migliore produzione del Maestro dell'Oregon.
Bisogna aspettare il 1999 e Daan Jippes, l'artista olandese impegnato nel recupero dei testi di Barks, per vedere in una luce diversa l'intera vicenda imbastita da Barks nel lontano 1967. Pubblicata sul Donald Duck del 1999, la storia è disegnata già con un tratto più dinamico rispetto a quello di Strobl e, se vogliamo, con toni ancora più oscuri rispetto al layout barksiano, cui Jippes si attiene con grande fedeltà . Da esempio a quest'ultima affermazione, comunque, confrontare il lupo di Strobl, con quello schizzato di Barks e con quello ben rifinito e decisamente inquietante di Jippes.
La storia, in breve, racconta di Paperino che, pilota per il servizio aereo di Paperopoli, parte per una località segreta nel Nord dell'America per consegnare una cassa dall'ancor più misterioso contenuto. Partito per il fiume Mackenzie, dove deve recapitare la cassa, non si accorge che i suoi nipoti e il ricco zio partono, clandestini, a bordo dell'aereo, spinti dalla curiosità sul contenuto della cassa. In attesa sulle rive del fiume, i paperi vedono giungere uno spaventato autoctono che porta un'altra cassa, anche questa da recapitare insieme a quella trasportata da Paperopoli, che, spaventato a morte, ruba l'aereo di Paperino e fugge via: la seconda cassa, aperta da Paperone, si rivela essere la statua d'oro di un lupo, ancora da completare.
Lunghe peripezie attendono i nostri paperi, che dovranno affrontare un terribile lupo a due zampe che terrorizza la regione, spingendo uomini e animali a rifugiarsi sulle cime degli alberi: una delle scene più crude di questo lungo viaggio tra le nevi del Nord è quando Paperino sfonda una porta di legno in una miniera usando come ariete un poveraccio rimasto congelato dallo spavento. Dietro la porta ci sarà il Loup Garou, mentre a terra ci saranno i pezzi del macabro strumento di sfondamento. Nel frattempo in un'altra stanza della miniera una papera, con gli attrezzi da scultore contenuti nella prima cassa, sta completando la statua del lupo. Secondo una leggenda, infatti, l'unica protezione contro un Loup Garou è una statuetta d'oro raffigurante un lupo e da puntare contro il mostro: grazie a questa informazione Paperone convince il nipote ad aiutare la giovane De Minieris a completare la statua e a sconfiggere così la minaccia del lupo impazzito, ipnotizzato dal conte Drakula (evidente omaggio al Dracula di Stoker) per usarlo come mezzo per ottenere la miniera della signorina e di suo padre.
In definitiva sia il Paperino sia il Paperone che compaiono nella storia, sono molto più umani del solito, alternando momenti di panico a decisive azioni di coraggio, alla fine risolutive per il buon esito della vicenda.
(Per approfondire, fare riferimento all'articolo I fumetti di Carl Barks)La leggenda del lupo mannaro
Il "Loup Garou" barksiano
Il "Loup Garou" di Jippes