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San Casciano in Val di Pesa

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San Casciano in Val di Pesa
Paese: Italia
Regione: Toscana
Provincia: Firenze di Firenze  (FI )
Latitudine: 43° 39‘ Nord
Longitudine: 11° 11‘ Est
Altitudine:  m s.l.m.
Superficie: 108 km2
Popolazione:
 - Totale
 - Densità

16.169
150 ab/km2
Frazioni: Bargino, Campoli, Cerbaia, Chiesanuova, Faltignano, Mercatale, Montefiridolfi, La Romola, San Pancrazio, Spedaletto, Sant'Andrea in Percussina
Comuni limitrofi: Scandicci, Impruneta, Greve in Chianti, Tavarnelle in Val di Pesa, Montespertoli
CAP: 50026
Prefisso telefonico 055
Codice ISTAT: 048038
Codice fiscale:
Abitanti (nome):  
Sito istituzionale: []

San Casciano in Val di Pesa è un comune di 16.169 abitanti della provincia di Firenze situato sulle colline del Chianti, tra le valli della Pesa e della Greve, a 15 km a sud di Firenze e a 40 km a nord di Siena.

San Casciano in Val di Pesa è un rinomato centro conosciuto soprattutto per il suo vino Chianti Classico, conosciuto in tutto il mondo, ma anche per l'ottimo olio e per i suoi prodotti agricoli in generale. Niccolò Machiavelli vi abitò durante il suo esilio rifugiandosi nella sua villa di famiglia, L'Albergaccio di Sant'Andrea in Percussina, dove scrisse le sue più importanti opere politiche (come Il Principe) e teatrali (come La Mandragola).

Table of contents
1 Luoghi di interesse
2 Vedi anche:

Luoghi di interesse

Museo di Arte Sacra - Chiesa di Santa Maria del Gesù

Contiene le opere raccolte dalle tante chiese sparse nel Vicariato di San Casciano, tra cui dei veri e propri capolavori della storia dell'arte: la "Madonna in trono" (1319) che è la prima opera conosciuta firmata e datata di Ambrogio Lorenzetti, il dossale con le "Storie di San Michele Arcangelo" (1250 circa) di Coppo di Marcovaldo, il fusto scolpito in alabastro del Maestro di Cabestany con scene della natività e del bagno della Vergine.

Chiesa di Santa Maria al Prato

Anche questo piccolo gioiello contiene opere di enorme valore come il Crocifisso di Simone Martini (1321-1325 ca.) e il Pergamo di Giovanni di Balduccio da Pisa (1336-1339).

Pieve di San Pancrazio

La pieve si erge sulla collina che divide le valli della Pesa e del suo affluente Virginio. E' già citata in documenti precedenti il Mille e presenta ancora parte del suo aspetto originario.

L'interno, a tre navate divise da archeggiature di derivazione lombarda, raccoglie diverse opere d'arte tra cui la "Madonna col Bambino" della scuola di Agnolo Gaddi e una Crocifissione di Santi di Tito datata 1590.

Di enorme valore lo studiolo affrescato da Cosimo Gheri, allievo di Santi di Tito, con un ciclo di affreschi rappresentanti nella parte inferiore le Arti Liberali: Grammatica, Dialettica, Retorica, Musica, Aritmetica, Geometria e Astrologia; in quella superiore poeti e scienziati dall’età classica al rinascimento: Socrate, Petrarca, Dante, Varrone, Guido Cavalcanti, Talete, Boccaccio, Strabone, Sofocle, Virgilio, Empedocle e Esopo.

Pieve di Santo Stefano a Campoli

Edificata durante il IX secolo, fu possesso diretto dei vescovi fiorentini che in questi luoghi avevano Signoria feudale. Ha avuto tra i suoi pievani Giulio de' Medici, colui che sarebbe diventato Papa Clemente VII. Nel XVIII secolo il suo interno subì una ridefinizione barocca e venne aggiunto il portico. E' la pieve più a sud del territorio comunale.

Castello di Bibbione

Edificato prima del Mille, il castello appartenne alla famiglia Buondelmonti che lo ristrutturò nel secolo XI. Nel '500 passò alla famiglia Machiavelli che lo tenne come residenza di caccia fino al 1727. L’edificio presenta cortili e saloni maestosi e mostra dall'esterno il suo carattere imponente a metà tra il fortilizio e la residenza signorile cinquecentesca di campagna.

Castello di Gabbiano

Fonti dell'XI secolo informano che l'edificio venne alla luce con la costruzione della torre quadrata come baluardo difensivo sulla strada lungo la Greve, una delle vie più importanti tra Firenze e Siena.

Nel XIII secolo i Bardi, banchieri fiorentini, ampliarono la fortezza costruendo le mura merlate perimetrali. Le torri tonde di influenza francese, poste ai quattro angoli del castello, furono costruite nel 1505.

Castello di Pergolato

Innalzato dalla famiglia Buondelmonti, Pergolato fu prima forte maniero a difesa dei possessi feudali, poi palagio di campagna con ampie sale decorate e loggiati eleganti. Arroccato sui balzi scoscesi che dominano la riva sinistra della Pesa, ancora oggi ha un alto valore paesaggistico, soprattutto per il suo duplice aspetto severo e gentile.

Vedi anche:


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