Juan Gimenez
Juan Gimenez č uno degli esponenti piů amati della scuola di fumetisti sudamericani. Fa parte della scuola che inizia da Hugo Pratt, a lungo residente in Argentina, e come Francisco Solano Lopez o JosĂ© Muñoz predilige il bianco e il nero, anche se i suoi ultimi lavori hanno ottenuto numerosi attestati di stima proprio grazie alla colorazione, basata sui colori primari, scelta che lo accomuna ad un maestro italiano come Sergio Toppi: anch'egli utilizza pochi colori per una intera storia, pur se utilizza una gamma di colori piů varia.
Table of contents |
2 Lo stile 3 Link e bibliografia |
Nato a Mendoza, in Argentina, nel 1943, inizia a lavorare professionalmente come fumettista a sedici anni, con una breve storia di soldati nel deserto, ispirata ai lavori di Hugo Pratt, come detto sua prima influenza stilistica. Come molti artisti sudamericani, come ad esempio Vicar, abbandona presto questa sua vocazione per conseguire il diploma di perito industriale e dedicarsi così a questo lavoro. Sul finire degli anni Settanta si trasferisce in Europa, dove, in quel di Parigi, fa un incontro fondamentale con lo sceneggatore Ricardi Berreiro: rinasce la passione per il fumetto che si concretizza con la realizzazione di moltissimi racconti di genere solitamente bellico o fantascientifico.
La lunga serie Asso di Picche segna il suo ritorno nel mondo dei fumetti, Stella nera č il primo tentativo a colori su una storia di ampio respiro e La CittĂ segna la sua definitiva affermazione presso il grande pubblico. Il suo lavoro desta l’interesse del gruppo editoriale americano National Lampoon, che all’epoca editava Heavy Metal, dalle cui storie migliori avrebbe tratto un film d'animazione: Gimenez darĂ la sua impronta inconfondibile all’episodio del tassista Harry Canyon. Nei primi anni Ottanta l'autore argentino collabora con varie riviste europee, come la spagnola 1984, la francese Metal Hurlant e soprattutto l’italiana L'Eternauta, sperimentando ardite innovazioni grafiche e testuali: č in questo periodo che ralizza brevi storie, le sue migliori nella produzione completa dell'autore, che vanno sotto il titolo di Paradosso Temporale, in cui osserva la narrativa fantascientifica in maniera ironica e leggera, nello stile dello scrittore Ray Bradbury.
Tra i suoi molti lavori ci sono da annotare poi anche collaborazioni con il mondo della pubblicitĂ (realizzazione di layout per gli spot), copertine per riviste, storie con autori importanti come Carlos Trillo, Emilio Balcarce, Roberto Dal PrĂ , Alejandro Jodorowsky: con quest'ultimo porta avanti l'imponente Saga dei Meta-Baroni.
Ben lungi dal voler fare una critica accurata sull'opera di Gimenez, ricavando le informazioni dall'articolo uscito su Fucine Mute (per il link all'articolo, vedi nella sezione Link e bibliografia), l'intento di questa sezione č quello di ricostruire una storia, certamente incolmpleta, dell'opera dell'autore argentino, con un occhio di riguardo alle pubblicazioni italiane (rare) che si sono occupate della sua arte.
Come molti critici hanno avuto modo di asserire, l'arte di Gimenez viene suddivisa in tre periodi, o piů precisamente stili (i vari stili, infatti, nel loro periodo di passaggio, si sono temporalmente sovrapposti). All'inizio, come detto, la sua produzione č influenzata da artisti del calibro di Hugo Pratt e Solano Lopez, l'acclamato disegnatore de L'Eternauta. Di questa prima e breve fase, restano tracce su alcuni vecchi Lanciostory e Intrepido di fine anni Settanta e soprattutto su Skorpio, che dedicherĂ uno spazio fisso alle storie fantasy e di science-fiction, e quindi anche ai lavori di Gimenez.
A questo periodo, però, appartiene una delle sue opere piů importanti, quell'Asso di Picche realizzato su testi di Ricardo Barreiro, con il quale collaborerĂ a lungo per altre storie. Il fumetto che la coppia propone č un'opera bellica molto ben curata fin nei minimi particolari, senza nascondersi dietro la facile retorica.
A questo periodo, o stile, risalgono Avamposto, del 1979, sempre su testi di Barreiro, e quindi La CittĂ , opere piů cupe, dal tratto piů pesante, per potersi adattare ai testi piů pessimisti del connazionale.
Sia quest'ultima serie, sia Asso di Picche sono ispirate a due serie di HĂ©ctor German Oesterheld, Amapola Negra e L'Eternauta. Di origine tedesca, l'artista argentino č uno dei tantissimi desaparesidos, una delle molte macchie del governo presieduto dal generale Jorge Rafael Videla: in un certo senso quest'opera č un omaggio ad Oesterheld, anche se il progetto doveva essere ben piů complesso di come non č alla fine avvenuto.
Il terzo periodo non inizia dopo La CittĂ , ma inizia prima, con l'introduzione del colore nelle sue tavole. E' soprattutto questa scelta stilistica che alla fine lo porterĂ a collaborare con la pubblicitĂ e a realizzare diversi lavori come costumista, designer, visualizer, per prodotti cinematografici.
Tornando ai fumetti: alla fine degli anni Settanta Gimenez realizza una breve storia con la tencica dell’acquerello, Giocando, su testi suoi, ma il risultato non lo convince molto. Nel successivo lavoro in coppia con Barreiro, Stella Nera, utilizza così una tecnica di colorazione piů tradizionale, stendendo il colore solo dopo aver tracciato i contorni a china e definito i dettagli come di consueto. Il risultato non č ancora eccezionale, ma certamente Gimenez si sta avvicinando alle vette qualitative che avrebbe raggiunto con la fortunata serie Paradosso Temporale, nella quale utilizza pochi colori, preferibilmente quelli primari, e raccogliendo enormi consensi.
Dal 1986 Juan Gimenez inizia a cimentarsi anche nella stesura dei testi per le sue storie lunghe, senza però ottenere grandissimi risultati. In questo filone si inserisce la serie di Leo Roa e il volume Il Quarto Potere. Da qualche tempo, poi, l'artista argentino sta sperimentando nuove tecniche, come l’aerografia, gli acrilici per le copertine e le immagini digitali.
Purtroppo, della produzione di Gimenez, in Italia č stato raccolto poco in volume ed anche quel poco piuttosto male. Gli unici volumi con sue opere editi in Italia, sono i seguenti:
La serie č realizzata su testi di Alejandro Jodorosky. I primi due episodio sono stati pubblicati nel 1994 sui numeri 8 e 17 di Skorpio, quindi editi in volume da Alessandro Editore. La serie č attualmente costituita dai seguenti volumi:
Note biografiche
Lo stile
Prima fase
Seconda Fase
Terza fase
Le opere di Gimenez in Italia
La Casta dei Meta-Baroni
Link e bibliografia
Il mondo dei fumetti e dell'animazione |
---|
Fumetto | Anime | Glossario dei fumetti | Cartoon | Manga |
Elenco autori di fumetti e animazione: ordine alfabetico, per nazionalitĂ |
I personaggi dei fumetti e dell'animazione |