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Bosnia-Erzegovina

Bosnia-Erzegovina
(Dettaglio) (Dettaglio)
Motto: nessuno
Denominazione ufficiale: Bosna i Hercegovina
Inno nazionale: Intermeco
Lingua ufficiale: bosniaco,
serbo,
croato
Capitale: Sarajevo
Forma di governo: ?
Attuale capo di stato: Sulejman Tihić
Attuale premier: Adnan Terzić
Continente: Europa
Superficie:
 - Totale
 - % acque
124a
51.129 km²
trascurabile
Abitanti (al 2001): 3.922.205 119a
Densità: 78,0 ab./km²
Festa Nazionale: ?
Indipendenza: 5 aprile 1992
Valuta: Marco convertibile
Sigla automob. intern: BIH
Fuso orario: UTC+1
TLD: .BA
Prefisso telefonico:
387
Membro ONU dal ?
La Bosnia-Erzegovina è una nazione montagnosa nei Balcani occidentali. La sua capitale è Sarajevo ed era precedentemente parte della Jugoslavia. È divisa in due entità: Federazione di Bosnia ed Erzegovina e la Republika Srpska.

Table of contents
1 Storia
2 Politica
3 Divisioni politiche
4 Geografia
5 Economia
6 Demografia
7 Cultura
8 Argomenti vari
9 Collegamenti esterni

Storia

Articolo Principale: Storia della Bosnia-Erzegovina

Durante i primi secoli dell'età cristiana, la Bosnia fu parte dell'Impero Romano. Dopo la caduta di Roma, la Bosnia venne contesa da Bisanzio e dai successori occidentali di Roma. Gli Slavi si insediarno nella regione nel VII secolo, e i Regni di Serbia e Croazia si divisero il controllo della Bosnia nel IX secolo. L'XI e il XII secolo videro la regione sotto il dominio del Regno di Ungheria. Il regno medioevale di Bosnia ottenne l'indipendenza attorno al 1200, e la mantenne fino al 1463, quando i Turchi Ottomani conquistarono la regione.

Durante il dominio Ottomano, molti bosniaci abbandonarono i loro legami con la Cristianità in favore dell'Islam. La Bosnia fu sotto il controllo Ottomano fino al 1878, quando venne data all'Austria-Ungheria come colonia. Mentre coloro che abitavano in Bosnia furono dal 1908 ufficialmente all'interno dell'Impero Austro-Ungarico, gli Slavi del sud in Serbia e altrove, iniziarono a richiedere uno stato slavo meridionale; la prima guerra mondiale iniziò quando un nazionalista serbo, Gavrilo Princip, assassinò l'Arciduca Ferdinando a Sarajevo. Dopo la "Grande Guerra", la Bosnia divenne parte del Regno di Jugoslavia, solo per essere ceduta alla Croazia controllata da un governo fantoccio nazista durante la seconda guerra mondiale. La Guerra Fredda vide l'istituzione della Repubblia Federale Socialista di Jugoslavia guidata da Tito,e il ristabilimento della Bosnia come repubblica, con i suoi confini medioevali.

La dichiarazione di sovranità bosniaca, nell'ottobre del 1991, venne seguita da un referendum per l'indipendenza dalla Jugoslavia nel febbraio del 1992. I Serbo-Bosniaci, appoggiati dalla confinante Serbia, risposero con la resistenza armata, che aveva come obbiettivo il partizionamento della repubblica su base etnica e l'unificazione delle aree controllate dai serbi. Nel marzo 1994, Bosniaci e Croati ridussero il numero di fazioni in lotta da tre a due, firmando un accordo e creando una Federazione di Bosnia e Erzegovina. Il 21 novembre 1995, a Dayton (Ohio), le parti belligeranti firmarono un accordo di pace che portò alla fine di tre anni di guerra civile interetnica (l'accordo finale venne firmato a Parigi il 14 dicembre 1995). L'Accordo di Dayton divise Bosnia e Erzegovina in maniera grossomodo uguale tra la Federazione di Bosnia ed Erzegovina e la Republika Srpska Serbo-Bosniaca.

Politica

Articolo Principale: Politica della Bosnia-Erzegovina

La poltrona della Presidenza della Bosnia-Erzegovina ruota tra tre membri (bosniaco, serbo e croato), ognuno eletto per un mandato quadriennale. I tre membri della presidenza sono eletti direttamente dal popolo (voti della Federazione per il bosniaco e il croato, della Republika Srpska per il serbo). La poltrona del Consiglio dei Ministri viene assegnata dalla presidenza e approvata dalla Camera dei Rappresentanti. Il Primo Ministro è responsabile della nomina del Ministro degli Esteri, del Commercio, e di altri.

L'Assemblea Parlamentare è il corpo legislativo della Bosnia-Erzegovina. Consiste di due Camere: La Camera dei Popoli e la Camera dei Rappresentanti. La Camera dei Popoli è composta da 15 membri, due terzi dalla Federazione (5 croati e 5 boniaci) e un terzo dalla Republika Srpska (5 serbi). La Camera dei Rappresentanti è composta da 42 membri, suddivisi con lo stesso principio di quella del Popolo.

La Corte Cosittuzionale della Bosnia-Erzegovina è l'arbitro supremo e finale delle questioni legali. È composta da nove membri: quattro scelti dalla Camera dei Rappresentanti della Federazione, due dall'Assemblea della Republika Srpska, e tre dal Presidente della Corte Europea per i Diritti Umani dopo consultazione con la Presidenza.


Mappa della Bosnia-Eerzegovina

Divisioni politiche

Articolo Principale: Divisioni politiche della Bosnia-Erzegovina

La Bosnia-Erzegovina è divisa in Federazione di Bosnia ed Erzegovina e Republika Srpska. Il distretto di Brčko; non appartiene a nessuna delle due.

La Federazione è ulteriormente divisa in 10 cantoni:

  • Una-Sana
  • Posavina
  • Tuzla
  • Zenica-Doboj
  • Podrinje Bosniaca
  • Bosnia Centrale
  • Herzegovina-Neretva
  • Erzegovina Occidentale
  • Sarajevo
  • Bosnia Occidentale

La Republika Srpska è composta da 5 regioni:

  • Banja Luka
  • Doboj
  • Bijeljina
  • Sarajevo-Romanija
  • Trebinje

TI cantoni e le regioni sono ulteriormente divisi in municipalità.

Geografia

Articolo Principale: Geografia della Bosnia-Erzegovina

La Bosnia si trova nei Balcani Occidentali, confina con la Serbia e Montenegro ad est e con la Croazia a nord e sud-ovest. La città portuale di Neum nel Cantone di Erzegovina-Neretva è l'unico accesso al mare.

Economia

Main article: Economia della Bosnia-Erzegovina

Assieme alla Repubblica di Macedonia, la Bosnia-Erzegovina era la repubblica più povera della Jugoslavia. In larga parte l'agricoltura era in mani private, ma le fattorie erano piccole e inefficenti, e il cibo è stato tradizionalmente importato più che esportato nella repubblica. L'economia a pianificazione centralizzata ha prodotto delle eredità nell'economia. L'industria ha più impiegati delnecessario, il che riflette la rigidità della pianificazione economica. Sotto Josip Broz Tito, nella repubblica vennero spinte le industrie militari; la Bosnia ospitava una grossa fetta dell'industria jugoslava della difesa.

Tre anni di lotta tra etnie ha distrutto l'economia e le infrastrutture della Bosnia, provocando un incremento della disoccupazione e un crollo della produzione dell'80%, oltre a causare la morte di un numero di persone tra le 60 e le 200mila e aver reso profuga metà della popolazione. Con una pace instabile in vigore, la produzione riprese nel 1996-98 con alti tassi percentuali ma su una base ridotta; ma la produzione rallentò apprezzabilmente nel 1999, e il PIL rimane molto al di sotto dei livelli del 1990.

Demografia

Articolo Principale: Demografia della Bosnia-Erzegovina

Secondo il censimento del 1991, la Bosnia e per il 44% etnicamente bosniaca (all'epoca dichiarati musulmani), per il 31% serba, e per il restante 17% croata, con il 6% delle persone che si dichiarano jugoslave, queste comprendedo le persone provenienti da matrimoni misti cos'come alcuni irriducibili patrioti jugoslavi. Esiste anche una forte correlazione tra identità etnica e religione; l'88% dei croati è cattolico, il 90% dei musulmani etnici pratica l'Islam, e il 99% dei serbi sono ortodossi.

Secondo i dati del 2000 del CIA World Factbook, La Bosnia è etnicamente al 48% bosniaca, 37,1% serba, 14,3% sroata, 0,6% altro.

Le città principali sono la capitale Sarajevo, Banja Luka a nord-ovest, Tuzla a nord-est e Mostar, la capitale dell'Erzegovina.

Vedi anche: elenco di città della Bosnia-Erzegovina

Cultura

Articolo Principale: Cultura della Bosnia-Erzegovina

Vedi anche:

  • Nazioni della Bosnia-Erzegovina
  • Musica della Bosnia-Erzegovina
  • Elenco di parchi nazionali della Bosnia-Erzegovina
  • Festività della Bosnia-Erzegovina

Argomenti vari

  • Comunicazioni della Bosnia-Erzegovina
  • Trasporti della Bosnia-Erzegovina
    • Air Srpska
    • Air Bosna
  • Esercito della Bosnia-Erzegovina
  • Relazioni estere della Bosnia-Erzegovina

Collegamenti esterni


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